CHAPTER SIXTY TWO

1K 67 18
                                    

« Ma cosa.. No. Non è possibile.» dico con gli occhi lucidi.

Louis è rimasto di pietra e fissa il padre come se avesse detto qualcosa che mai si aspettasse in tutta la sua vita.

« Perché la stai spaventando cosi, me lo spieghi?» gli chiede a Troy.
« sono io il tuo fottuto problema, non lei. »

Troy sospira e mette le mani nella tasca dei suoi pantaloni, togliendo fuori il portafoglio.
Cerca qualcosa, con calma assoluta e appena la toglie fuori, ci accorgiamo essere una foto sbiadita.

" 1991, Elizabeth and Monique."

Mi metto le mani sulla bocca e inizio a sentire il mio respiro affannarsi in fretta. Non possi davvero credere che quest'uomo, abbia una foto mia e di mia madre.

« non voglio far impazzire nessuno, voglio solo conoscere la mia bambina.» dice tristemente, tira su un sorriso dalla mia parte e mi porge la foto.

« sei cosi uguale a lei..» continua emozionato.

Mi sposto automaticamente quando vedo che si avvicina, poi mi fermo e penso che forse, per una volta nella mia vita, vorrei davvero sapere la mia storia. Quella reale che da piccola mia madre mi ha sempre tenuto nascosto.

« Dai, cazzo! È tutto cosi impossibile! Elizabeth è nata esattamente il mio stesso anno, nel mio stesso mese.» inizia a dirgli Lou, cercando di sembrare più calmo possibile.

Troy sospira: « è per questo che sono stato lasciato da entrambe le vostre madri. Perché non riuscivo a controllare le mie scapattelle.» ride amaramente e a me sale solo lo schifo.

Nonostante tutto, però, voglio che lui mi racconti tutto. Dal primo all'ultimo giorno.

« Non.. Non ti perdonerò mai. Ma ho davvero bisogno di sapere tutto, Troy.» inizio a dirgli. « non ho mai saputo metà della storia e ora desidero capire se tutta questa cosa ha davvero un senso.»

Louis si siede nella sedia in plastica bianca accanto a me ed io faccio lo stesso.
L'uomo annuisce e deglutisce appena incomincia a raccontare:

« È iniziato tutto da quando feci quel viaggio in Italia nel 1990.
L'Inghilterra mi stava ormai stretta, tua madre, Jay, sapeva già che tipo di uomo fossi. Amavo la mia libertà e volevo a tutti i costi scappare quando ne sentivo la necessità, ma lei si voleva sposare ed io ero troppo giovane per farlo. Cosi decisi di andare in Italia, a Firenze, dove per l'appunto incontrai la madre di Beth, Monique.»

Si interrompe e ci guarda, tutti e due gli facciamo cenno di continuare.

« Era la donna più bella che avessi mai visto. All'epoca aveva solo diciannove anni, lunghi capelli neri le coprivano quel viso lungo e asciutto, i suoi occhi erano grandi color nociola e lei era.. Fantastica. Cosi vogliosa di libertà. »

Lo interruppi irritata e con ironia.
« se, quella aveva voglia d'altro!»

Louis scoppia in una risata ed io ricambio, facendoli un gestaccio immaginando la scena e Troy fece una smorfia di disgusto.

« continua.» gli dico, seria adesso.

« la conobbia davanti al Battistero, in mezzo a tutta quell'arte. Mi chiese se volevo una birra, che a lei piaceva stare sola di tanto in tanto ed io rimasi li a chiaccherare e ridere. Non mi ero mai sentito cosi bene in vent'anni.» gli occhi di Troy ora sono lucidi, cosi tanto che per poco penso pianga.

« con mia madre non eri cosi felice?» chiese Louis, curioso e un po' triste.

« no. Con Jay non mi sono mai sentito cosi, ma con sua madre.. Beh. » disse in risposta.

« cristo! Non voglio sapere i dettagli! Spiegami cos'è successo, perché sei andato via, perché l'hai mollata cosi senza dire niente e senza cercare me per tutti questi anni!» gli dico io, arrabbiata e agitata.

Vorrei solo tornare a casa da Harry, raccontargli tutto e farmi stringere dalle sue forti braccia.

« Tua madre rimase incinta dopo la prima notte. Nessuno dei due aveva badato a prendere delle precauzioni. Quando mi disse che aspettava te, lei aveva già conosciuto un'altro uomo ed io avevo un biglietto in mano per Doncaster. » disse infine.

Louis si passa nervosamente le mani tra i capelli, confuso più che mai.

« quindi sei tornato qui, da mia madre, l'hai messa incinta appena sei arrivato e poi sei scappato anche da lei? » gli chiede all'uomo che ci lega.

Lui annuisce. « sono una merda umana, lo so. Ne sono consapevole. Ma credetemi, tengo a voi più di quanto crediate.»

Io e Lou ci guardiamo e scoppiamo a ridere istericamente. Questa è sicuramente una battuta, dev'esserlo per forza, perché altrimenti non mi spiegherei per quale losco motivo lui ci abbia abbandonati.

« Che merda!» sputo io, diventando subito seria.

Mi alzo da dov'ero seduta e inizio a fare su e giù per il giardino.
Troy non dice una parola, ma osserva Louis ora, che muove freneticamente la gamba.

« per tutti questi anni ho amato mia sorella..» lo sento dire a ripetizione, quasi sussurrando. « non voglio crederci.»

Faccio finta di non aver sentito e sento il telefono vibrare: Harry.

« Elizabeth, cazzo! Dove sei finita?!» sento Harry urlare dall'altra parte della cornetta.

Rido come una stupida, la prima risata vera di questa serata troppo stretta.

« perdonami, amore. È successa un urgenza a casa Tomlinson e mi sono dovuta trattenere.» gli rispondo io e lo sento sospirare e tranquillizzarsi.

Ma i miei occhi si gonfiano appena ripenso a quello che ho appena saputo. Le lacrime scendono e senza accorgermene i singhiozzi mi escono forti dalla bocca.

Louis e Troy si girano, l'uomo sta seduto e non si muove, mentre Lou mi viene incontro ma io porto la mano su e gli faccio capire che non desidero la sua presenza ora.

Sono troppo arrabbiata, delusa e triste in questo momento. Ho davvero bisogno di metabolizzare tutto quanto.

« cristo, piccola.. Stai bene?» mi chiede Harry, preoccupato.

« mmh.. Si.. Si. Mi vieni a prendere?» gli chiedo singhiozzando. « ti prego. Ho bisogno di te.»

« Arrivo.» dice e chiude velocemente.

Blocco il display e mi asciugo le lacrime. Non voglio vedere la faccia di nessuno, ora. Mi correggo.. Le loro facce.

Mi farebbero solo salire la nausea, più di quanto io non l'abbia già.

Mi incammino verso la porta per rientrare in casa, quando sento dire dalla bocca di Troy un "Mi dispiace". Non mi giro neanche e aprendo la porta, percorro il corridoio, da in fondo la voce di Louis rieccheggia nelle pareti: « Beth, non scappare. Stai qui. Ho bisogno di te.»

Non mi giro neanche stavolta e proseguo la mia corsa verso l'uscita di quella casa che mi ha solo portato più problemi di quanti già ne avessi.

Sbatto la porta e quando finalmente sono fuori, respiro a pieni polmoni.

La porta si apre appena ed io urlo:
« lasciami in pace! Ti scongiuro, Louis. Lasciami sola.» dico, piangendo e portandomi le mani sul viso, accasciata per terra.

Lo sento mugolare qualcosa: « ti amo.»

E mi tappo le orecchie, insieme al suono della porta che si chiude.







VOTATE, VOTATE E VOTATE!

** Ciao Amori❤
Come state?
Spero che il capitolo vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate e cosa avete provato leggendolo, mettendoci sopra qualche commento! Ne sarei davvero felice :)
Anyway.. Cosa accadrà ora?

Vi mando un bacio ❤

Little Things 2 || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora