CHAPTER SIXTY FIVE

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Al Vanilla come al solito c'è un'atmosfera fantastica, quasi come l'aria di casa.

Io e Louis ci siamo seduti al solito posto, nell'angolo accanto ad un enorme finestra.

Ordiniamo le solite cose, un tè alla vaniglia per me e un tè alla cannella per lui accompagnati da alcuni biscotti alla marmellata.

« Ne hai parlato con Harry?», chiede Louis appena le tazze fumanti arrivano al tavolo.

Scuoto la testa, in segno di no ed abbasso lo sguardo sul colore scuro del liquido davanti al miei occhi.

« Perché? », chiede ancora.

« Perché ha già i suoi problemi, credimi. Sarebbe scuotterlo ancora una volta, ed io non voglio che si allontani di nuovo da me.», gli dico sincera e lui mi guarda con compassione, portandomi una mano dentro la sua.

« Stanotte siete da me a cena, ricordalo.», sorride ed io ricambio in automatico annuendo.

Stiamo li per qualche ora, mi dice che Troy è tornato a casa Tomlinson svariate volte. Vuole a tutti i costi che io lo perdoni, ma a quanto pare non sono ancora riuscita a metabolizzare la cosa e di conseguenza, solo sentire il suo nome mi fa venire una nausea incredibile.

« Vorrei davvero che tu potessi dargli una possibilità. .», mi dice Louis improvvisamente serio.

Faccio una smorfia, non mi aspettavo che proprio lui potesse dire una cosa del genere. Ha sempre odiato suo padre e non ha mai dato a lui alcuna chance di avvicinarsi, eppure ora sembra che le cose siano totalmente cambiate.

« Mi vorresti dire che tu l'hai perdonato?», gli chiedo visibilmente sorpresa.

Non risponde subito, ma dopo un lungo respiro lo fa.

« Diciamo che mi ha spronato parecchio questa cosa..»

« Cosa?», non lo capisco.

« Il fatto che sia tu mia sorella, questo mi ha spronato a provarci, a dargli una possibilità. », dice lui guardandomi con un mezzo sorriso.

Scuoto la testa e rido, ma per l'irritazione che sto provando.

« Non c'entra un cazzo che sia tua sorella, Louis. », dico arrabbiata. « se tu perdoni una persona, vuol dire che lo vuoi fare, non perché subentra un'altra e quindi decidi di graziarla.»

Mi alzo dal tavolo con l'intento di andarmene. Pensavo che capisse cosa sto provando, cos'ho provato in quel momento, che cosa mi è capitato quando ho sentito tutta la storia.

Credevo che per qualche strano motivo, il fatto che fosse il mio migliore amico e mio fratello, lo aiutasse a cambiare prospettiva.
Ma non è cosi e dubito che lo sarà mai di questo passo, non come in passato.

Louis mi blocca per un braccio poco prima di uscire dal Vanilla.

« Prima o poi lo dovrai perdonare, Beth!», dice lui arrabbiato misto alla delusione.

« Si, ma non devi dirmi tu quando.», gli rispondo e me ne vado.

Harry Pov's:

Non ho la minima idea di quello che si stanno dicendo ma dopo aver aspettato venticinque minuti decido di andarmene e tornare a casa.

Una volta fatto ritorno, mi spoglio di tutto quello che ho addosso e mi butto sotto la doccia calda.

L'acqua accarezza il mio corpo in maniera dolce e non riesco a fare a meno di pensare alla scena a cui ho assistito.

Sono ancora sbigottito dal fatto che quell'abbraccio fosse cosi forte, cosi pieno di amore. Eppure so che Beth ama solo me, ma ho una paura folle che Louis voglia portarmela via con ogni mezzo possibile.

La rabbia mi sale e lascio un pugno sul muro facendomi sanguinare le nocche della mano destra, costringendomi ad uscire e ricoprire la mano ferita con una garza.

Sento la voce di Beth rimbombare nella casa qualche minuto dopo, la sua testa sbuca in camera proprio quando mi metto su i boxer neri.

« Ei..», dice guardandomi dolcemente.

La vedo avviccinarsi e fermare l'abbraccio che mi stava per dare a causa della vista della mia mano.

« Che hai fatto??», mi chiede preoccupata, prendendomi la mano.

Emetto un lamento di dolore quando la prende tra le sue mani fredde.
Mi guarda preoccupata ed io ricambio lo sguardo tristemente, mi sento davvero a pezzi.

« Harry?», mi richiama.

Mi limito a guardarla ed allontanarmi mettendo su dei jeans neri e un maglione grigio.
Cerco sotto il letto i miei stivaletti in camoscio chiaro e li metto ai piedi.

« Dovresti prepararti, o faremo tardi per la cena a casa di Louis.», le dico senza guardarla.

« E tu dovresti imparare a parlarmi.», ribatte lei duramente.
Mi vien da ridere per quello che ha appena detto.

« non c'è niente per cui ridere, sono seria.»

« Dovresti imparare a fare lo stesso, sai?», le dico infine e la guardo tristemente aprendo la porta e scendendo da quella stanza piena di segreti non svelati.




** Ciao Amori❤
Scusate se non sto aggiornando come prima, ma sto davvero facendo tantissime cose e non ho tanto tempo come prima. Spero con tutto il cuore che mi possiate restare accanto, nonostante i ritardi nell'aggiornare.

VOTATE!!!

Ne sarei davvero felice se avesse tantissimi voti questo sequel!

Volevo anche dirvi che ho scritto un'altra storia, la trovate sul mio profilo ed è incentrato sul nostro Louis Tomlinson e si chiama YOU AND I, passate a leggerla, votarla e commentate per farmi sapere se vi piace.

Vi mando un bacio grande e vi ricordo che se volete entrare sul gruppo di whatsapp di Little Things basta chiedere!❤

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