Sono le 06.30 di mattina, perchè sono sveglio? Me lo chiedo anche io.
Beh, un motivo c'è, i miei genitori partono per una crociera smollandomi a casa tutto solo e lasciandomi migliaia di cose da fare. Che novità!
"Fate buon viaggio" fingo di essere felice per mia madre, che sembra non accorgersi del mio finto entusiasmo. "Grazie tesoro, ricordati di fare il bravo" mi bacia la fronte "E niente feste, mi raccomando!" aggiunge, spettinando il ciuffo. "Mamma!" la rimprovero, sa quanto ci tengo ai miei capelli. "Scusa, scusa" alza le mani in segno di arresa ed esce di casa portandosi dietro una valigia; le altre tre le avrebbe dovute portare mio padre. Pover'uomo, mi fa quasi pena; tra di noi non c'è mai stato questo grande rapporto, ci saremmo rivolti tre parole nel giro di due anni.
Come avrete intuito, non è il mio vero padre, ma mi sono rassegnato a chiamarlo così dopo un discorso di tre ore con mia madre su quanto sia stupendo e gentile e bla bla bla.
Ah, non vi ho detto niente su di me, beh, in realtà non c'è molto da sapere, quindi mi limiterò ad un: basso, moro, occhi blu. Mi chiamo Louis.
Può bastare? Beh, non importa.
Mi affaccio alla finestra vedendo la macchina partire e tiro un sospiro di sollievo.
Entro in cucina, dove trovo una lista lunga due metri su quello che devo fare in queste due settimane. Che poi non ho ancora capito perchè non potevano lasciare le mie sorelle qui con me; almeno mi sarei divertito-per quanto sia possibile divertirsi con loro- e per di più loro odiano stare dai nonni.
Decido di non lamentarmi e metto su un po' di caffè. Minuti dopo lo verso nella tazza ancora bollente e ne bevo un sorso.
Ma perchè ho preparato il caffè? Io odio il caffè. Mi rimprovero, buttandolo nel lavandino e preparando del thè. La giornata non poteva iniziare meglio- penso sarcastico, immergendo un biscotto nella tazza.
Quando ho finito di lavare tutto sono ormai le 07.15 e decido di dare un'occhiata alla lista che ha lasciato mia madre. "Staremo via solo due settimane ma rispetta questa lista perchè vorrei tornare con ancora un tetto sulla testa, grazie" Wow! E' riuscita a rimproverarmi in solo due righe! Dev'essere un nuovo record.
Continuo a leggere: "La spesa è già fatta ma se ti manca qualcosa puoi sempre andare al supermercato, ogni mattina dovrai andare a prendere pane e -un giorno sì e uno no- il latte alla bottega. I soldi sai già dove sono e in camera tua ti ho lasciato una carta-carburante che userai per la benzina. Non dimenticarti di venire a prendere la macchina al porto altrimenti sei a piedi. Il phon per i capelli l'ho portato io, quindi dovrai farne a meno...Ah, oggi alle 15.00 hai un appuntamento dal parrucchiere, fatti tagliare un po' quel ciuffo. Ieri ho lavato e stirato tutti i tuoi vestiti ma se ne avessi bisogno, ricordati che i bianchi vanno divisi dai colorati. Oppure puoi andare direttamente in lavanderia." Continuo a leggere per altri buoni 10 minuti-io ve l'avevo detto che era lunga due metri- fino ad arrivare alla fine della lista. "P.S. Divertiti ;) x" .
Saranno due settimane lunghissime- penso tra me e me, poi il campanello suona. Mi alzo con uno sbuffo rivelando la mia vicina di casa tutta felice. Appena mi vede entra in casa "Entri pure" dico sarcastico. "Ti ho portato il pane" dice, poggiando il sacchetto in cucina, per poi tornare davanti a me. "Sei davvero cresciuto lo sai? Ah, mi sembra ieri che lanciavi le palline nel mio giardino, Logan!" dice, probabilmente le è venuto a mente un qualche ricordo di un Louis di quattro anni. "Se hai bisogno di qualcosa, sai dove trovarmi!" dice, sorridendo e andando verso la porta di casa. Io mi limito a rispondere con un semplice "Certo, grazie mille, comunque è Louis" accompagnato da un finto sorriso. "Ma certo Leeroy" sorride ancora, lasciamo perdere và.

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Hold My Hands ~ Larry Stylinson
Fanfic"Smetti di morderti il labbro, o ti scopo qui in ascensore, e non mi importa se entra qualcuno"