~Capitolo 8~

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Finalmente Adam arriva, quando scendiamo in cortile,c'è un venticello piacevole, in giro c'è pochissima gente, arriviamo in un parcheggio poco distante da noi.
-Perchè siamo in un parcheggio?-
-Per non farci la strada a piedi-
-Tu guidi?-
Non risponde e si avvicina a un motorino, non penso di esserci mai salita, ma pur di non camminare, decido di accettare.
Il viaggio è corto, cerco di mantenere un po' di distanza da Adam, ma avendo le braccia intorno alla sua vita, è un po' difficile.
Arriviamo in un posto molto carino,un ragazzo alto e muscoloso ci accoglie e ci fa accomodare a un tavolo vicino la finestra.
Il sole brilla, c'è un bellissimo cielo azzurro, un ragazzo diverso da quello che ci ha fatto accomodare ci porta il menù.
Decido di andare sul sicuro prendendo un panino con la cotoletta e patatine fritte, Adam prende una pizza.
-Inizio ad avere fame- dico sorridendo
-Lo sapevo-
-Pensavo che dopo la colazione di questa mattina non avrei più mangiato-
Non finisco di dire la frase che il nostro pranzo arriva.
Mangiamo fra sorrisi e chiacchiere, e la sua compagnia mi sta iniziando a fare piacere. Per quasi un'ora Thomas e i suoi occhi verdi spariscono dalla mia testa.
Quando ci alziamo, decide di pagare anche quello che avevo ordinato io, non mi piace passare da quella che approfitta, mi prometto di dirglielo più avanti.
Il ritorno a scuola mi sembra più lungo, così mentre aspettiamo il verde ad un semaforo decido di mandare un messaggio a Jess.
'Ehy, ti va se oggi pomeriggio andiamo in giro per negozi?'
Poi chiudo il telefono e lo rimetto nella borsa.
-Tutto okay?- Si gira appena verso di me
-Si-
Ripartiamo e quando arriviamo a scuola, lo ringrazio di essere venuto a pranzo con me e di avermi pagato.
Poi mi lascia un bacio in guancia e si allontana da me sorridendo.
Salgo in stanza, e quando apro la porta trovo Jessica sdraiata con James.
Stanno slinguazzando e non si rendono nemmeno conto della mia presenza.
-Tolgo il disturbo- Prendo il telefono e poso la borsa sul letto,poi esco dalla stanza.
Ora capisco il motivo per il quale la mia compagna di stanza non ha risposto al messaggio,di solito ha sempre in mano il suo telefono.
Ora non ho idea di cosa fare, non ho chissà quanti amici qui, cioè quelli che ho più che amici miei sono amici di Jess, e in più non ho un motorino, quinidi non posso allontanarmi più di tanto.
Ripenso a sta mattina, quando Occhiverdi è venuto in stanza,spero che Jess mi chieda di uscire con loro. Vorrei tanto vederlo,sempre che lui non sia con la sua tipa.
Quella ragazza è una smorfiosa, si comporta come se quel ragazzo fosse proprietà sua, magari lo è anche,però, un po' di contegno, cazzo.
-Scusa hai da accendere?- Un ragazzo con un ciuffo scuro,qualche lentiggine, e un paio d'occhiali da sole interrompe la mia camminata.
-No,scusa.. Non fumo-
La prima volta che ho provato a fumare era stato con la mia migliore amica, Aurora.
Eravamo in vacanza con i suoi genitori, e mentre loro erano usciti a prendere qualcosa da mangiare,avevamo preso una sigaretta dalla borsa di sua mamma.
Lei ha fatto il primo tiro, e me l'aveva passata tenendo lo sguardo su di me.
Quando fu il mio turno, pensai alla faccia di mia mamma e alla sua espressione se mi avesse visto in quel momento.
Il sapore che mi aveva lasciato in bocca non era male, ma non era 'una cosa per me' quindi dopo quella volta decisi di non provare più.
-Ah,okay,grazie-
Si passò la mano sul ciuffo e continuò a camminare.
Decido di chiamare mia mamma.
-Pronto!?-
-Ciao mamma-
-Tesoro! Tutto okay?-
-Si tutto bene voi?-
-Tutto bene.. Sophia vuole parlarti.-
Non avevo ancora sentito mia sorella. È una bambina dolcissima, però come tutte le sorelle minori un po' rompipalle, non sapeva quando era il momento di smettere di darmi fastidio. Quando uscivo la sera cercava sempre di restare sveglia per venirmi ad aprire la porta, ma dopo le 22 crollava.
Sophie ha 5 anni, e il prossimo anno inizierà la scuola elementare..
-Okay,passamela allora-
Parlo un po' con mia sorella, che mi racconta delle puntate di Violetta, della sua amica, e di quando la mamma ha rotto il suo profumo.
Non voglio offenderla quindi decido di ascoltare ogni suo discorso.
Poi saluto tutte e due e chiudo il telefono.
Appena chiudo la chiamata arriva un messaggio sul mio telefono.
'Emi,scusa. Non avevo letto'
'Tranquilla. Ho notato ahaha' rispondo sorridendo da sola
'Dove sei?'
'In cortile'
'Puoi salire, james è andato'
Questa volta non rispondo e ritorno in camera.
Quando entro ci abbracciamo e decido di sdraiarmi un po' sul letto.
-Sta sera esci con noi- Non distoglie lo sguardo dal suo telefono.
-Non mi sembra una domanda- Sorrido
-Non lo è infatti.-
-Da quando decidi cosa devo fare?- Rido
-Dal momento che Thomas sembra averti chiesto esplicitamente di uscire sta mattina.-
-Tu ti fai troppi viaggi mentali amica.-
In realtà lo avevo pensato anche io, ma non mi va di ammetterlo ad alta voce.
-Vabbè. Allora esci?-
-Questa è una domanda o sbaglio?!-
-Se non vieni sarai tu a deludere il tuo principe- Dice soddisfatta
-Il mio.. Principe? Aahaha-
-Si dai, hai capito.- Dice sorridendo
-Va bene, ci sarò-
Batte le mani come una foca impazzita e corre ad abbracciarmi.
Mancano diverse ore e già ho l'ansia.
-
-

BUONAASERA❤

VOI COSA PENSATE SUCCEDERÀ?
EMILY CEDERÁ ALLE ATTENZIONI DI ADAM OPPURE FARÁ NOTARE DA OCCHIVERDI?

IL PROSSIMO CAPITOLO L'HO GIÀ PRONTO, E FINO AD ORA È UNO DEI MIEI PREFERITI❤

Così, all'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora