In precedenza, si era soliti parlare di descrizione dei tipi più che di differenze individuali.
Tutti coloro che studiavano la persona, in termini scientifici, venivano condannati dalla Chiesa, a causa del conflitto tra Scienza e Chiesa, un problema che persiste tutt’oggi. E’ proprio in un contesto di questo tipo che Cartesio (1596-1650) sente la necessità di trovare un modo per riuscire a studiare la mente in maniera scientifica, ma senza andare contro i principi della Chiesa. Decise, così, di scindere i due costrutti, mente e corpo, così da poter studiare quest’ultimo, senza entrare in un conflitto con il paradigma proposto dalla Chiesa. Tuttavia, tutta una serie di paradigmi si sono scontrati con le ideologie della Chiesa.
Per capire come si è arrivati a studiare gli esseri umani come differenti tra loro, e quindi capire quali sono stati gli sviluppi in questo ambito, si è passati da diverse discipline prima, quali: la Psicologia Dinamica (Psicoanalisi), la Psicologia dei tipi, dei tratti e delle disposizioni, il Comportamentismo (che focalizza il suo interesse sul temperamento e il carattere degli individui), la Teoria olistica/dinamica e il Cognitivismo.
Il tutto si svolgeva in scenari e contesti che analizzavano le caratteristiche di un individuo biologico e sociale, e il modo in cui l’ambiente influenzava il comportamento di una persona.
Tutte queste correnti di pensiero, possono essere considerate delle chiavi di lettura per quella che è diventata, poi, la Psicologia attuale.
Per conoscere un soggetto, dobbiamo quindi partire dalla conoscenza di quelli che sono: il fattore biologico, l’aspetto caratteriale e l’ ambiente..
La cultura è la relazione del tessuto dell’individuo, ovvero, il contesto entro la quale interagisce ogni giorno. Non è possibile basarsi solo su uno di questi elementi perché si potrebbe rischiare di commettere un errore metodologico; si devono, invece, prendere in considerazione l’insieme di questi fattori nella loro complessità e senza alcuna separazione.
Si deve utilizzare un tipo di approccio ecologico, che si fonda sull’esigenza di studiare la vita della persona partendo dal contesto da cui si relaziona.
Le differenze individuali caratterizzano il nostro adattamento all’ambiente; lo scopo è dato dalle caratteristiche appartenenti all’individuo; la motivazione favorisce il raggiungimento dello scopo.
Conoscendo i meccanismi di base, si può fare una differenziazione degli elementi che ci accomunano e di quelli che ci dividono dagli altri.
E’ in questo senso che il web 2.0 esalta le strutture differenziali dei soggetti, anche se si rischia di incontrare una difficoltà, ovvero, di creare il caos, poiché diventa un intelligenza di gruppo.
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PSICOPEDAGOGIA DELLE DIFFERENZE INDIVIDUALI
Non-FictionPrimo volume del saggio di Vito Francesco De Giuseppe, in cui sono raccolti i concetti illustrati durante le Lezioni di Psicopedagogia delle Differenze Individuali che ha tenuto presso l'Università del Salento. Si tratta di un lavoro, progettato e p...