5° capitolo

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Sentii la porta cigolare e aprirsi dolcemente a passi di lumaca, fino a mostrare un ombra.

Ma non un ombra alta e robusta, ma un ombra piccola, fin troppo piccola, quasi di un piccolo angelo.

Si mostró un piccolo bimbo, con gli occhi castani e dei ricciolini sul biondo scuro, un pó pacioccone con addosso dei pantaloncini cachi, una camicietta blu, mocassini e un berretto.

Era molto bello, ma non sembrava tedesco, e poi un bimbo qui? È da folli.

«Ma che ci fai qui? Sei bellissima sai» mi parlò con quella sua voce angelica e spensierata«io beh..»stavo per rispondere quando il soldato rispose per me e gli e ne fui grata

Non sapevo come prendere la situazione alle redini«Lei qui è la mia domestica amore»gli disse gentilmente«ah davvero? Hai una bella domestica cuginone»
Con appena un filo di voce risposi
«Grazie tesoro»accennando un sorriso, rispose al sorriso «Andrew andiamo è tardi per essere sveglio e ancora qui» gli disse John
«Eh vabene»Sbuffó ma obbedii

Escirono dalla stanza e il buio si espanse, nessuna traccia di luce, nessun rumore solo odio e disperazione.

Chiudendo la porta, lasciò solo tanti pensieri per la mia mente

Leo, mia madre, mio padre, la mia famiglia il mio popolo.
Tante domande, Poche risposte.

E pensare che ero da due giorni in questa merda e giá sembrava una vita..
Una vita qui dentro, una vita che ora non c'è piú, solo un numero, solo un campo, solo un lavoro, solo un obbiettivo "massacrarci tutti" per un motivo alla quale sono sconosciuta.

Alla quale so che si tratta della nostra razza impura, Della nostra consapevolezza di essere ebrei, di essere ciò che a loro non piace, il motivo per cui siamo qui è perchè siamo nati ebrei.

Non c'è alcun modo per cui la nostra religione sia d'intralcio, noi siamo uguali sotto gli occhi di tutti.
Dio compreso, lui ci procreò e scelse il nostro popolo come popolo del messia.

Ma il mio popolo da quei tempi è condannato a soffrire.
Tutti quanti dobbiamo marcire, ma non importa quale sará il modo, dovremmo solo farlo
O lentamente e dolorosamente o molto avanti con un semplice sparo.

Si ha sempre da imparare dagli uomini.

Sia in negativo che in positivo.
Siamo strappati da tutto ció che ci apparteneva, dalla libertá, dalla libera voglia di vivere, di goderci i nostri anni, di goderci la spenzieratezza di uscire di casa quando ci pareva andare al parco senza nessun timore.

Tutte le anime innocenti non anno neanche assaporato tutto ciò, quelle povere creatute indifese sono state strappate dalla vita, non gli hanno dato tempo scoprire il mondo, non gli e l'hanno permesso.
E tutte quelle cadute e quelle alzate. Quell'orgoglio messo da parte, tutto per una guerra senza motivo.

È questa la guerra, è questo quello che accade, una guerra persa, tante anime innocenti

Tante cose stanno accadendo nel 42.

Volevo vivermi la mia adolescenza serena ma non fu cosí, volevo viverla come nei film

Uscire con le amiche,studiare nei parchi stese sui fiorellini gialli ,indossare i cappotti per l'atteso inverno.

Ma nulla di tutto questo feci,e non penso di poterle vivere e ricrearmi una vita fuori da qui.

Non uscirò da qui,e se solo dovessi salvarmi da questa guerra

La macchia rimarra comunque

Spazio autrice:ecco a voi il capitolo tanto atteso❤ e Che capitolo interessante.
Molto forte,Non uccidetemi per i lacrimoni.
Andrew,john,la guerra.
Ben presto si collegherá tutto.
Grazie a tutte quelle che seguono la storia❤

Un angelo all'infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora