Chiara

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E la vidi. Ci eravamo dati appuntamento per le 19 di quel pomeriggio nel parco della nostra città, luogo di incontro della maggior parte dei ragazzi di qui. É un luogo abbastanza grande pieno di vegetazione e posti dove passare del tempo con chi preferisci, perfetto per uscire con un amica.
Ma scusatemi ho dimenticato di presentarmi. Mi chiamo Pierluigi anche se per tutti sono Piero, diminutivo che mi va più che bene,mi piace. Ho 15 anni e vado al liceo scientifico..un ragazzo per bene insomma..ma che non ha mai baciato nessuna ragazza..forse.
Ma ritorniamo a quel giorno. Ero appena arrivato al parco e la vidi..vicino alla grande fontana,simbolo della villa e luogo dove avevamo deciso di vederci.
Lei era bellissima, come sempre d altronde aah, aveva i suoi lunghi capelli castani non sulle spalle ma racchiusi in una coda, com era solita fare. Indossava una maglietta con una scritta non troppo grande e glitterata al centro : " come on and kiss me" vieni e baciami. "Magari fosse cosí semplice. É cosí dannatamente carina" pensai. Aveva anche degli shorts di jeans, che la rendevano ancora più bella, e poi delle converse bianche.
Ah comunque la ragazza di cui sto parlando si chiama Chiara, ha due mesi meno di me e andavamo nella stessa classe alle medie, alle superiori no ma continuiamo a vederci, per fortuna ahah. É sempre stata carina ma col passare del tempo credo stia migliorando..credo che inizi a piacermi.
"Purtroppo io non sono il piu bel ragazzo del mondo e non credo di piacergli uff" pensavo. Facendomi coraggio mi avvicinai a lei e la salutai timidamente" ciao Chiara". Lei,essendo una ragazza abbastanza estroversa, non come me, mi venne incontro e mi abbracció baciandomi sulla guancia. Io feci lo stesso,da buon amico, come sempre. Dopo avermi salutato decidemmo di fare una passeggiata. Parlavamo di come avevamo passato l estate..si non ci vedevamo da piu di un mese ed era estate piena. Lei era stata in crociera e in posti magnifici, io a casa o al mare coi i miei" Come sempre che bello. No davvero bellissimo stare a casa o andare al mare con i miei ogni estate ah ma lasciamo stare ". Dopo aver parlato un po e riso insieme sulle mie straordinarie vacanze, standole vicino inziai a sentire il suo profumo"vi premetto che secondo me tutte le ragazze hanno un proprio profumo o lo mettono sempre non so" ma il suo era piu intenso e buono, sapeva di aghi di pino e lavanda, col tempo avevo iniziato ad amarlo..e quel giorno era buonissimo, la rendeva ancora più affascinante.
Dopo un po si fece ora di andare a mangiare.
"Ei non ti pare ora di mangiare qualcosa,Chia?"
"Si hai ragione, ma dove?"
"Conosco una buona rosticceria, non molto lontano da qui. Fa degli ottimi calzoni"
"Ok va bene..mi piacciono i calzoni" rispose lei ridendo.
Ci iniziammo a incamminare verso " Nico's" che alla fine era a meno di un isolato di distanza da lí.
Mentre camminavamo iniziai a osservarla piû da vicino, senza dare nell occhio ovviamente. Il fermaglio che aveva ai capelli era glitterato dorato come le scritte della maglietta. In faccia aveva poco trucco..ma tanto lei era carinissima anche acqua e sapone.Al collo aveva appesa la collana dei potterheads e quella di hunger games..infatti é un amante dei fandom come me. La maglietta era a maniche corte e dietro era semitrasparente lasciando intravedere. Al polso destro aveva il braccialetto con il mezzo cuore che le avevo regalato io qualche mese prima e che lei portava sempre..come me d altronde. All altro polso aveva altri braccialetti e un bell anello. Negli short dietro aveva il suo iphone. Mentre finivo di osservarla arrivammo alla rosticceria.
"Cosa vuoi prendere Chiara ?" le chiesi
" per me un calzone al forno e una Coca,grazie"
Andai alla cassa e presi due calzoni e due Coche, anche per me.
"Preferisci stare seduta o mangiare mentre camminiamo ? "
"Possiamo anche passeggiare per me va bene" disse
"Ok basta che non ti sporchi come l ultima volta eh stai attenta". Dissi ridendo e facendo ridere anche lei.
Iniziammo a camminare nel centro storico parlando e poi ritornammo al parco. Io avevo già finito il mio calzone ma lei é abbastanza lenta e stava ancora a metà. A un certo passammo da una zona vecchia del parco e lei( ovviamente) inciampó in una mattonella sconnessa e si rovesció mezzo calzone sulla sua bellissima maglietta. " Stai bene ? " le chiesi
"Sisi ma ho la maglietta che sembra abbia fatto una strage..é tutta rossa"
"Be effettivamente..non dire che non te l avevo detto.. ti conosco bene" affermai
Dopo presi un fazzoletto dal mio pacchetto che porto sempre con me ( si proprio per queste evenienze eh) e le pulí la maglietta visto che lei aveva anche le mani sporche.
Dopo avermi ringraziato ed essersi lavata le mani decidemmo che era ora di riposarsi e scegliemmo una panchina dove sederci. Ovviamente tutte piene anche se erano le dieci di un tranquillo venerdi sera. Comunque dopo una corsetta riuscimmo a prendere una panchina appena liberata..ringranziando il signore.
"Stanca ?" Le chiesi
"Nono figurati, abbiamo fatto di corsa solo mezza piazza !"
" Mmm saranno stati duecento metri..non abbiamo fatto certo una gara olimpionica" dissi ridendo. "Forse ma sono stanca scusa, che ora sono ?"
"Le dieci e mezzo,perché? "
"Oh alle 11 devo stare a casa e non mi vengono neanche a prendere uf"
"Ah a me si ma se vuoi posso accompagnarti a casa, non abiti lontano mi pare"
"Ti ringrazierei..non mi piace camminare da sola a quest ora e sono comunque tre isolati." Disse dopo averci pensato un po
"Non ti preoccupare, sarà un piacere Chia".
L atmosfera lí era veramente bella..si sentiva l acqua zampillare nella fontana, il fruscio degli alberi al caldo vento serale e non c era molta luce. E poi c era lei, stanca ma felice, almeno lo speravo, che guardava ipnotizzata l acqua della fontana.
"Piero, dobbiamo andare é tardi"
disse a un certo punto.
Iniziammo a imboccare il viale principale della mia città. Molti negozi erano chiusi a quell ora ma c era ancora molta gente. Pochi turisti ormai ma tante coppiette felici( ovviamente, tutti felici) ma quella sera lo ero anch io un pó.. avevo passato del tempo con la mia migliore amica dopo tanto. Certo vedendola quella sera iniziavo a credere di volerle più che bene, " cavoli perché dev essere cosí carina ?!"pensai. Purtroppo sono un tipo timido e mi fa difficile fare il primo passo..non so quanto mi sarebbe convenuto. Non ebbi il tempo per pensarci perche mi squilló il telefono. Mio padre ovviamente. " Pa cosa c e?"
"Dove vengo a prenderti Piero ?"
"Vieni davanti a casa della Chiara fra un po "
"Perche lí ? Cosadevi fare ?" Chiese lui curioso come sempre.
"Devo riaccompagnarla a casa, sta da sola"
"Ok faccio finta di crederci"
"Sisi ciao pá".
Ormai eravamo arrivati e non avevo avuto il tempo di pensare a niente..sarebbe stata una serata come le altre eeh.
Arrivammo davanti casa sua e dovevamo salutarci,purtroppo.
Ma l atmosfera era troppo bella, quasi più di lei che era illuminata da una luce chiara( si scusate la luce era come lei ma Dio mi faceva uno strano scherzo) o forse era solo il lampione non lo so ero confuso ancor prima di far niente.
Presi coraggio e prima che se ne andasse la chiamai.
"Chiara, devo dirti una cosa"
"Dimmi Piero" disse lei curiosa
"Lo sai che non sono bravo con le parole io ma..."
"Lo so, ti conosco da 5 anni dannazione" rispose lei
"Okok volevo solo dirti che..ehm..Mi piaci.. ecco"
( ovviamente ora credevo che mi friendzonasse o che non mi rispondesse neanche ma mai potevo pensare quello che fece)
Scese le scale della casa e avvicinandosi, sorrideva.
"Per gli dei dell olimpo Piero! Aspettavo che me lo dicessi da mesi. Mi piaci anche tu"
Be io ero sempre piu confuso dalla situazione ma iniziai a impazzire quando mi mise le braccia al collo e mi bació.( un momento, premetto che quello era il mio primo bacio e in piû proprio da lei, immaginate cosa provavo e non sapevo che fare, cristo".
Comunque risposi al bacio improvviso meglio che potei, mettendole timidamente le mani intorno ai fianchi e avvicinandola a me. Mi sentivo strano, pervaso da uno strano senso di piacere mai provato e avevo le farfalle nello stomaco, cavolo. Non duró moltissimo ma bastó. "Non male eh, ora devo andare, ci sentiamo"
"Ssi si ci sentiamo" ormai pensavo di esser pazzo e di stare immaginando tutto ma un clacson di una macchina mi sveglió da questo sogno.
Mi girai e la vidi, con mio padre che mi salutava. Aveva visto tutto, per la miseria !

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