Depressione

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"Visualizzato ma non risposto". Era questo che diceva il buongiorno che avevo mandato a Chiara quella mattina. Erano le 10 ormai e l avevo mandato alle 9 quel fottuto messaggio e lei per giunta l aveva anche letto..cioé c erano le spunte blu oh. "Non c e cosa che mi da piu fastidio della gente che visualizza ma non risponde apposta..mi urta il sistema nervoso questo comportamento" pensai.
Decisi di far colazione con l ansia che saliva sempre di più e cercavo di non pensarci. Ovviamente i miei se ne accorsero ma dissi che non avevo niente, come sempre quando stavo male. "Calma, calma Piero puo darsi che sia un problema di connessione o magari non ha tempo per rispondere"( ma chi prendevo in giro, mi rispondeva sempre subito lei). Cercai di rassicurarmi e giocai un po alla play, per smantire la pressione.
Misi gta V e iniziai a giocare. Passa un po di tempo cosí ma di lei ancora nessuna traccia. " ok é presto ancora dai, dopo pranzo la chiameró". Ma non riuscivo a concentrarmi neanche per giocare alla play..stavo facendo la stessa missione da ormai mezz ora.
Stanco staccai la ps3 e presi il telefono. Inizia a girare sui social per non pensare a lei ma in un modo o nell altro me la ritrovavo sempre davanti. "Chiara ha aggiunto una nuova foto", "Chiara parteciperà a un evento vicino".
"E basta dai". Lanciai il telefono lontano e in quel momento mi chiamó mia madre per pranzare.
Scesi e mi sedetti a tavola senza parlare e si vedeva che ero notevolmente scosso.
"Piero, ci sono problemi ? " chiese mia madre
"No sto bene, sono solo stanco, ho dormito poco" risposi cercando di fingere meglio posibile.
Non penso che funzionó perche mi madre non si rassicurava per niente. Mangiai meno del solito e afflitto tornai in camera. Era ora di chiamare e capire come stavano le cose. "Risponde la segreteria telefonica di..". A questo punto rischiai seriamente di lanciare il telefono ma mi tattenni.
Provai altre 10 volte tipo ma sempre la stessa storia...era staccato. Mandai altri messaggi ma niente...non voleva rispondere.
Tentai di contattarla in tutti i modi possibili e a me conosciuti: messaggi, whatsapp, chiamate intercontinentali, domande, passai da casa ma non rispondeva, pensai anche a messaggi di fumo.
Alla fine mi arresi: "Non sono durato neanche una settimana e già mi ha dimenticato, friendzonato, abbandonato a sé"
Pensai questo a un certo, in preda allo sconforto più puro.
Solamente una cosa poteva aiutarmi: la lettura.
Ebbene si, decisi di leggere Divergent. Mi sarei distrutto ancora di più ma almeno pensavo a qualcos altro. Stetti tutto il pomeriggio a leggerlo e lo finí la sera. Durante la lettura avevo sensazioni contrastanti..lo reputo un libro molto emotivo. Fatto sta che distrutto, crollai a letto.
Il risveglio non fu migliore: ancora nessuna traccia di lei, dispersa.
Ero in uno stato di incoscienza quasi..non volevo neanche mangiare.
"É cosí che ci si sente ad amare qualcuno allora. Ho avuto la mia pena e ora devo soffrire."
A un certo punto sentí la mia suoneria, le inconfondibili note di "should i stay should i ho". Doveva esser lei, ne ero sicuro.
"Chiamata di Andrea". "Cristo no, non ora, Andrea".
Risposi, anche se dispiaciuto, almeno potevo parlare con una persona.
"Ciao Piero" disse lui.
"Ei Andrea, cosa c e" risposi con una voce diversa dal solito
"Come va ? Non ci vediamo da diversi giorni, tutto bene ? "
"Si, sono stato..ehm impegnato"
"Cosa c e che non va, sei diverso e non fingere di niente"
"Okok c e qualcosa che non va ma non voglio dirtelo ora, vediamoci"
"Ok alle 4 a casa tua e poi andiamo al cinema, tanto vengo con lo scooter ok ?
"Va bene, ci vediamo dopo"
Chiusi la telefonata e il malumore prese di nuovo il sopravvento su di me..non ne potevo più, cazzo non ero abituato a soffrire.. per amore poi.
Mangiai da solo in camera guardando la tv e non rispondendo ai miei, non volevo raccontargli niente, non avrebbero capito.
Si fecero le 4 e sentí arrivare Andrea col rumore ormai comune del suo scooter.
Ah forse dovrei dirvi chi é Andrea.
Be posso dire che é il mio migliore amico per cominciare. É un ragazzo bruno carnagione scura anche piu alto di me e più atletico direi. Ci togliamo due mesi.
É la persona con cui parlo di più..non mi fido cosi tanto degli altri amici, sono diffidente l ho sempre detto.
"Fidarsi é bene, non fidarsi é meglio", e io stavo facendo le spese con questo.
Lo salutai e andammo a fare un giro al parco vicino. Una bella zona dove passeggiare o giocare a quello che più si vuole. Ci son piazzali, aree verdi, giostre, ma noi eravam li per parlare.
"Quindi qual e il problema" mi chiese, curioso e preoccupato
"Hai presente Chiara ?"
"Si la tua migliore amica no ?"
"Ecco..be diciamo che siamo andati oltre l amicizia"
"Cioe? Che hai fatto?" Chiese, stranito
"Niente di che..l ho solo baciata"
"Ah era ora Piero! Hai fatto bene, é una bella ragazza, bravo" e poi mi diede una pacca sulla spalla.
"Sisi ok..il problema é che non mi risponde da due giorni ormai"
"Ah cavolo..mi dispiace. Magari non puo rispondere..ha problemi"
"Lo spero davvero"risposi abbattuto
"Dai non ci pensare..ora andiamo al cinema e ci divertiamo ok?"
"Ok dai va bene hai ragione. Come va piuttosto con la Vir a te ?"
"Bene, a parte qualche litigata va
tutto bene."
Ah Virginia, o Vir come la chiamiamo noi, é la fidanzata di Andrea. Vivono nello stesso condominio e si conoscono fin da piccoli. Pochi mesi fa hanno deciso finalmente di mettersi insieme, e hanno fatto bene,cavoli.
Andammo al cinema con lo scooter e decidemmo di vedere un film comico, cosí giusto per sollevarmi l umore, anche se non ne andavo pazzo.
Be, era un bel film ma non ero nella condizione adatta per goderlo in pieno, mi scapparono giusto un paio di risate, meglio di niente.
Arrivó il momemento di salutarci.
"Ciao, Piero, spero che passi questo momento e continui a sentirti, stareste bene insieme"
"Grazie di tutto Andrea, lo spero anch io, ciao"
"Ci vediamo dai"
Mi salutó dandomi la mano e mi riaccompagnó anche a casa.
"Era un vero amico, senza di lui non so come avrei passato quella giornata, stavo veramente male"
Entrai a casa, cenai mangiando giusto due cose e salí in camera mia. Qui avvenne il miracolo, perché solo quello poteva essere.
Suonó il telefono "sarà Andrea che si é dimenticato qualcosa come sempre" pensai. D altronde erano le 10 di sera,chi altri se no ?
"Chiamata di Chiara". "Oh miei dei, non é possibile "
"Piero" rispose lei. La sua voce era diversa dal solito, sembrava dispiaciuta e non felice o altro.
Ma non dovevo farmi convincere, ero troppo arrabbiato per compatirla.
"Chiara, allora sei viva eh. E io che pensavo ti avessero rapita gli alieni insieme al tuo telefono."
"Piero scusa ma posso.."
"No no no"-la interruppi-" non puoi scusarti, cazzo, hai una minima idea di come sono stato questi
giorni eh? Non credo" risposi cercando di esser incavolato.
"Posso immaginare ma posso anche spiegarti"
"No Chia, tu non immagini. Sono stato malissimo, non credo di esser mai stato peggio in vita mia, per dio, non potevi farmi questo. Ancora un giorno e avresti avuto un cadavere sulla conscienza. "
"Oddio, no non dire cosí Piero, io..io non l ho fatto apposta" rispose quasi piangendo ormai, decisi di fermarmi,mi ero sfogato abbastanza.
"Forse ho esagerato, ma allora spiegami perché, perché non rispondevi ma visualizzavi."
"Ok ok. Allora i miei mi hanno fatto una sorpresa, non ne sapevo niente giuro. Siamo andati in montagna per questi due giorni, non ho fatto in tempo neanche ad avvisarti, scusami. Lí non c era né segnale né connessione internet. Potevo vedere i messaggi ma non potevo rispondere"
Mi sembrava abbastanza veritiera come storia e spiegava tutto ma decisi di chiederle un altra cosa...
"Ok ho capito, ma non hai mai pensato a me in questi giorni,a come poteva stare io senza te"
"Si é ovvio ma non potevo farci niente e poi mi é servito anche come pausa per pensare"
"Si a pensare come uccidermi Chia, a cosa hai pensato ?" Ero ancora arrabbiato ed era bene che lo capisse.
"Dovevo pensare a te e a "noi",stupido"
"Si e a che conclusione sei arrivata? Vuoi uccidermi o cos altro?" Risposi sarcastico.
"No, io ti amo Piero, non ne ero sicura ma dopo questi giorni ed aver visto quanto ci tieni a me, lo so per certo"
"I..io non so che dirti..sono stato troppo male e non so più cosa provo per te, davvero son confuso"
"Ok ok avevo solo bisogno di dirti queste cose, sono importanti per me ".
"Va bene..grazie, ci sentiamo eh"
Chiusi la telefonata, non ne potevo più.
Posai il telefono cercando di esser calmo e mi buttai sul letto.
Ora non ero più dispiaciuto ma incazzato, come poteva avermi fatto questo anche senza volerlo?!
Mi aveva solo confuso più di quel che ero prima, non sapevo più cosa fare.
Non volevo avere fretta peró, lei aveva preso un periodo di pausa?!
"Be vorrà dire che lo prenderó anch io" mi dissi.
Con quest idea in mente mi coricai e, stanco degli avvenimenti della giornata, mi addormentai subito.

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