epilogue.

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Aprii lentamente gli occhi, tutto intorno a me diventò tutto d'un tratto accecante, ma poi i miei occhi sembrarono abituarsi e mi lasciarono vedere bene dove mi trovavo.
Quattro mura candide mi facerono aggrottare le sopracciglia, anche se il tutto si fece più strano quando sentii un rumore regolare alla mia destra.
Mi girai lentamente, mentre sentivo il mio corpo indolenzito e dolorante, e notai diversi macchinari e dei fili attaccati al mio braccio.
Non riuscii realizzare il tutto che qualcuno entrò velocemente nella stanza e cominciò a frugare nell'armadietto che si trovava nella parte opposta delle macchine che dedussi provenivano da un ospedale.
-Cosa é successo?- mormorai piano, facendo sussultare la persona che mi dava le spalle.
Quasi mi venne un infarto quando incontrai le sue iridi verdi, i suoi - non tinti - capelli biondi.
-Michael- aprii leggermente la bocca, mentre i battiti cominciarono ad accelerare improvvisamente.
-Oh, finalmente ti sei svegliata! Non agitarti, tra meno di mezz'ora potrai incontrare tua madre e... come fai a sapere il mio nome?-. Il mondo mi cadde addosso quando mi scrutò confusamente, in cerca di una risposta.
Come faceva non ricordarsi di me? Perchè indossava quella tuta verde? Perchè ero lì? Cosa stava succedendo?
-Io...- parlai incerta, scuotendo poi la testa, -perchè sono qui?-.
Sorrise, -non ricordi? Pare tu abbia avuto un incidente fuori casa tua, se non sbaglio ti hanno investito. Da lì sei stata in coma per un po', non ricordo bene. Posso andare a controllare se hai b...-.
-No, aspetta. Come fai a non ricordarti di me? Ricordi? Sono Tori!- alzai le braccia al cielo incredula risultano sicuramente folle, quando alla fine gli chiesi solo una cosa: -Raccontami di te-.
Lo vidi abbastanza in imbarazzo, quando si decise a parlare.
-Ehm, mi chiamo Michael Clifford. Sto facendo tirocigno come infermiere già da un po' in questo ospedale, anche se in verità ho una piccola band con tre miei amici, ma non siamo famosi- ridacchiò, mentre sentii le farfalle nello stomaco svolazzare senza controllo.
Cercai di respirare normalmente, nonostante tutto fosse abbastanza confuso e surreale.
Poi capii tutto. Solo in quel momento capii che era stato tutto frutto della mia immaginazione, tutto un sogno.
-E come vi chiamate?-, boccheggiai sopraffatta dagli eventi.
-5 Seconds Of Summer- si guardò intorno sorridendo, mentre solo in quel momento notai dei cerotti nelle sue mani.
-Oh mio dio-.
-È tutto okay?- dice velocemente, mettendo le mani sulle mie spalle e guardandomi negli occhi.
E proprio in quell'istante mi innamorai, proprio come nei film.
Si, fu proprio un colpo di fulmine.
Sorrisi raggiante, del tutto determinata a conoscere fino in fondo quel ragazzo che avevo sognato, e probabilmente amato.
-Sto bene. Io mi chiamo Tori, piacere- gli porsi la mano e quando le nostre dita si incontrarono non fui mai più sicura in vita mia.
Quello era Michael, il Michael di cui sono stata innamorata, il Michael che stavo aspettando da tutta la vita.

ilysm xx ➳ michael clifford.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora