capitolo 4

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Arya guardò attentamente Alcamon. Vederlo cosí le faceva uno strano effetto, lui era sempre stato un "tipo duro". Almeno davanti ad Arya. "Mi dispiace."ripetè il ragazzo per la millesima volta. "Smetti di dirlo e dimmi cosa diavolo succede." Arya era arrabbiata, ma avrebbe preferito non dovere parlare in quel modo al fratello. Alcamon si alzò improvvisamente dalla sedia "adesso ascolta." Le disse serio, mentre frugava in una delle sue tasche. Tirò fuori un ciondolo, Arya sbarrò gli occhi toccandosi il collo. Era sicura di averla e di non essersela mai tolta, perchè l'aveva lui? "Spiegami perchè era nella tua tasca!" Disse la ragazza ormai sfinita. "Te l'avevano levata. Io l'ho recuperata, non te la mettere ma tienila con te. Da quello che ho capito è molto importante." Ci fu un secondo di silenzio. Poi Alcamon prese parola. "Tu non sei davvero mia sorella." Arya sbarrò gli occhi, voleva scoppiare a piangere, non disse una parola, pregando mentalmente Alcamon di continuare. "Indossavi questa quando mamma e papá ti hanno trovata, nella foresta." Disse, indicando il ciondolo. "Quando quel giorno morirono..." disse Alcamon, non riuscì a continuare che si asciugò subito la lacrima che aveva cominciato a solcargli il volto. "...non vollero dirmi chi fossero i tuoi veri genitori, dicendo che se lo fossero venute a sapere le persone sbagliate, tu saresti stata in pericolo. Ma queste persone sapevano il mio cognome e sapevano che la mia presunta sorella era la figlia di...quel qualcuno di cui vorrei sapere qualcosa, per questo non volevo che tu dicessi il cognome assolutamente a nessuno. Ti trovi nella tana dei lupi e tu sei un agnello ora, Arya. Devi stare attenta. Ascolta, molto probabilmente io finirò nelle celle sotterranee...non voglio sapere cosa mi faranno. Ma tu devi lottare, e scoprire chi sono realmente i tuoi genitori. Devi cercare la tua spada, ti ho allenata tutti questi anni, ricordi? È il momento di scoprire di più sul tuo passato, Arya."
La ragazza fissava imbambolata il vuoto. Cercava di immagazzinare tutte le informazioni che le erano appena state date. "Arya, io credo in te. Ce la puoi fare. Cerca la tua spada all'interno degli edifici sotterranei, sará quasi sicuramente li." Lacrime cominciarono a rigare il volto della ragazza, di nuovo. Se le asciugó immediatamente. Doveva essere forte e mettere in atto l'addestramento del fratello. Annuì leggermente con la testa. Alcamon si avvicinò per abbracciarla, ma esattamente in quel momento la portá si aprì sbattendo, moatrando uno Xerneth scocciato. "Avete finito con i convenevoli voi due?" Afferró Arya per un braccio, allontanandola da Alcamon. Keren entrò nella stanza, fissando con un sopracciglio alzato la scena. "Tranquillo fratellino, non le succederà nulla per adesso!" Disse ironico, spostando i capelli biondi da davanti il viso.

Arya era stata portata in quella cella, ovviamente, la fecero mangiare e bere, ma questo solo perchè non si reggeva letteralmente in piedi. Doveva uscire da li, si guardò attentamente intorno. Poi le venne un'idea. Si alzò controllando che non ci fosse nessuno nei paraggi. Poi si slacció il vestito, mostrando il corpetto stretto che portava sotto. Afferró uno dei ferretti che lo teneva chiuso, tirandolo, cercando di usare tutta la forza che aveva.
Quando finalmente si staccó si diresse verso il lucchetto. Lo afferrò dall'intermo della cella, usando il ferretto e cercando disperatamente di aprire il lucchetto. Quando dopo circa 10 minuti di prove sentì finalmente il click che segnava l'apertura del lucchetto lo sfilò lentamente. Dopo aver aperto la cella cercando di far il meno rumore possibile si ritrovò nel buio dei sotterranei, senza avere la minima idea di dove andare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 04, 2015 ⏰

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