Capitolo 21:"Oh e chi è la persona fortunata?"

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tratto dal capitolo precedente:
Tornata a casa trovai un biglietto di mia madre sul quale c'era scritto che stava a cena da Jason e non sapeva a che ora sarebbe tornata.
Sorrisi.

La sveglia suonò imperterrita come ogni mattina.
Nonostante ciò mi alzai speranzosa della giornata.
Avrei dovuto parlare con mia madre del corso di danza, così da potermi iscrivere.
Mi lavai e vestii.
Quel giorno avevamo educazione fisica, perciò misi un paio di leggins neri e una canotta abbastanza lunga.
Presi lo zaino, il cellulare e uscii di casa.
Alla fermata dell'autobus incontrai Lucas.
"Ieri ti ho visto eh" mi disse dopo esserci salutati.
"Che ho fatto?" chiesi perplessa.
"Con Alex. Ho visto come ci flirtavi." mi rispose.
"Perchè mai dovrei flirtare con lei? È una ragazza bellissima, insomma.." risposi ma mi interrupe dicendomi "bellissima eh? visto! Comunque anche lei ci stava provando con me. Sei diventata ceca?" rise.
"Non è possibile, se le piaci te.
Oddio cioè, non è che gli piaci, non me l'ha detto, solo che secondo me.. okay sto zitta" mi stavo impanicando.
"Le piaccio io? Perchè non me l'hai detto?" mi chiese sorpreso.
"Era un segreto e non dovevi saperlo. Managgia a me quando non sto zitta." dissi.
"Secondo te dovrei mettermici insieme?" mi chiese.
"Comunque se proprio vogliamo dire la verità sei te quello cecato. Non ti sei mai accorto di come ti guardava e faceva i complimenti.
Beh se piace anche a te potresti, ma non devi per forza" risposi.
Mentre pensavo all'immagine di Lucas e Alex insieme mi presero come dei crampi allo stomaco.
Forse erano troppo simili per stare bene insieme.
E non volevo che soffrissero se la loro storia sarebbe andata male.
Si, era sicuramente per quello che non li vedevo bene insieme, credo.
"Lei è bella, potrei provarci." disse.
"Però non farla soffrire.." quasi sussurai.
"Poi tu eri quella che non ci stava flirtando." mi disse lui.
Intanto era arrivato l'autobus che ci portò a scuola.
Lì incontrammo appunto Alex che ci abbracciò.
"Hai parlato con tua madre per il corso di danza?" mi chiese entusiasta.
"Ancora no, purtroppo, ieri non era a casa, ma oggi glielo chiederò. Sono quasi sicura che dica di si. E te?" le dissi.
"L'ho accennato ai miei e hanno detto che andava bene. Così passeremo del tempo insieme" mi sorrise.
La campanella suonò ed entrammo in classe.
In seconda ora ci avviammo verso la palestra.
La nostra insegnante di ginnastica non voleva per nessun motivo che non partecipassimo alla sua lezione, perciò non ci si provava nemmeno più a chiederglielo.
Quel giorno avevamo lezione con un'altra classe, nella quale c'era anche Francisco.
Che bella cosa. Pensai sarcasticamente.
Oltre a diverse serie di addominali mi sarei dovuta subire April che in pantaloncini e canotta guardava maliziosamente il suo fidanzato falso del cazzo e lui che ricambiava.
"Secondo te hanno già scopato?" mi chiese Lucas, notando che li stavo guardando.
"Mh, se ancora non l'hanno fatto, ci daranno dentro tra poco." sbuffai.
"Secondo me lei non vuole" disse lui.

"Ragazzi, ora basta parlare." la voce dell'insegnate risuonò per la palestra.
"Iniziamo con cinque giri di corsa lenta." disse.
Odiavo correre.
Dopo altri esercizi alquanto faticosi, iniziammo una partita di pallavolo con l'altra classe.
Dato che ero molto negata per questo sport, e anche per tutti gli altri, mi misi in panchina.
Perdemmo, come sempre.
L'ora stava per finire, così andammo nello spogliatoio a cambiarci.
Vedere tante ragazze in reggiseno non penso mi facesse molto bene, soprattutto vedere lei.
Per questo cercavo di sbrigarmi e uscire il prima possibile, a meno che qualcuna non voleva che gli saltassi addosso.
Le altre ore passarono e l'ultima campanella suonò.
"Oggi c'è tua madre a casa?" mi chiese Alex.
"Si, appena la vedo glielo chiedo e poi ti scrivo" le dissi.
"Okay, ci sentiamo dopo allora." mi sorrise.

Arrivai a casa ed entrai.
"Ciao mamma" la salutai.
"Ehy tesoro." mi diede un bacio sulla guancia.
"Come è andata a scuola?" mi chiese.
"Tutto okay.." risposi.
"Che succede?"
Riusciva a capire sempre quando volevo chiederle qualcosa.
"Hanno aperto una nuova scuola di danza qui vicino e volevo sapere se.. potevo iscrivermi. Ho visto i prezzi e sono accessibili. Potrei anche trovare un lavoro se non abbiamo abbastanza soldi.." le dissi.
"Ci tieni tanto vero?" mi chiese.
"Si.." sussurai.
Intanto le passai il volantino con i prezzi.
"Vabbene. Puoi iscriverti" mi disse sorridendo.
"Davvero mamma? Grazie!" la abbracciai euforica.
"Oggi pomeriggio però andiamo a vedere la palestra e l'insegnante che devo chiederle delle cose." mi disse.
"Perfetto." la ringraziai ancora.
Finito di mangiare scrissi ad Alex.
"Ehy Aleex, mamma ha detto che va bene! Oggi pomeriggio mi iscrive."
Da: Alex
"Oh, che bello! Allora ci incontriamo là verso le quattro così dopo usciamo insieme"

"Perfetto, a dopo!" le risposi.

{...}

Erano le tre e mezza, perciò iniziai a prepararmi.
Misi un paio di leggins neri, un po' strappati davanti e una t-shirt rosa.
"Sei pronta amore?" mi chiese mia madre dopo aver bussato alla porta della mia camera.
"Si, ecco, arrivo" le risposi.
Presi il cellulare e scesi le scale.
Salimmo in macchina.
"Sei contenta di tornare a danza?" mi chiese lei.
"Non puoi capire quanto, mamma!"
Ero davvero troppo emozionata.
Arrivammo alla palestra che erano quasi le quattro e Alex era già lì.
"Ehy" mi venne incontro abbracciandomi.
"Mamma lei è Alessandra, ti ricordi?" le dissi.
"Oh si, come sei cresciuta"rispose.
Sorrise.
Dopo qualche minuto arrivò anche la mamma di Alex, che si scusò per il ritardo, ma era stata trattenuta a lavoro.
Entrammo nella palestra e c'era Meredith, l'insegnante.
"Sono felice che siate venute ad iscrivervi" ci disse sorridendo.
"Vorremmo iscrivere le nostre figlie allo stesso corso di danza classica" disse mia madre.
Meredith le disse tutto quello che c'era da sapere, come funzionava per le gare, quando c'era lezione e cose del genere.
Intanto io e Alex uscimmo fuori, che là vicino c'era un piccolo giardino.

"Parliamo di qualcosa" mi disse sorridendo.
"Oh, okay. Tipo di..?" le domandai.
"Per me è uguale" rise.
"Beh anche per me" risi anche io.
Restammo per qualche minuto in silenzio.
"Devo dirti una cosa.." mi disse quasi sussurrando.
"Che succede?" ero perplessa.
"Hai visto, quella volta che ti ho detto che ero indecisa tra Lucas e Megan?" mi chiese.
"Oh si, quando eravamo a casa mia." risposi.
"Beh, penso di aver tipo deciso.."
"Oh, e chi è la persona fortunata?" cercai di sorridere.
"Megan.. Da quel giorno che l'abbiamo incontrata in centro siamo come dire diventate amiche, e penso che le voci su di lei siano vere, o almeno sul fatto che sia lesbica." disse.
"Oh.. e hai intenzione di dirglielo?" le chiesi.
Tutto questo mi faceva uno strano effetto, ma non capivo il perchè.
"Beh si. Non credi sia una buona idea?" mi disse.
"No, si, non intendevo quello. Magari le piaci anche te."
Sentivo delle strane sensazioni.
Mi abbracciò dicendomi "grazie" e mi diede un bacio sulla guancia.
Le nostre mamme uscirono dicendoci che ci avevano iscritte e che avremmo iniziato la settimana seguente.
Poi tornarno a casa,mentre noi ci facemmo un giro.

{...}

"Allora ci vediamo domani a scuola" mi salutò Alex.
"A domani" rispose.
Tornai a casa e andai semplicemente a dormire.
Ero troppo stanca.

spazio autrice
la piccola emily prova delle strane emozioni.. sarà qualcosa di serio, oppure no?
condizioneranno il seguito della storia?
eh eh eh, maybe yes, but maybe no.
okay, vi chiedo di nuovo scusa perchè non aggiorno presto, è solo che vorrei scrivere una bella storia.
come sempre vi chiedo di dirmi che ne pensate, perchè il vostro parere per me è importante.
questo è come un capitolo di 'passaggio' perciò vi chiedo di essere pazienti.
non manca moltissimo alla fine e ho deciso di non farla troppo lunga perchè vedo che comunque le persone che la seguono sono di meno, ma sono felice che continuate a seguirla.
okay, è un controsenso.. ma vabbene.
anche perchè la scuola è ricominciata da poco e a me già è presa l'ansia.
bello.
appena posso aggiornerò.
un bacio❤

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