Capitolo 15

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Luke's pov
Poggiai una mano sul vetro che separava la stanza tra me e Madison. Il mio respiro affannato, appannava il vetro.

Chiusi gli occhi per qualche istante, sperando che Maggie uscisse dalla stanza per dirmi che Madison stava bene.

Riaprii lentamente gli occhi, portando le iridi color oceano verso la porta.

Sentii un leggero cigolio della maniglia che si spostava verso il basso. Vidi Maggie uscire dalla stanza, asciugandosi le lacrime.

Mi staccai lentamente dal vetro, guardandola. Si avvicinò a me e mi abbracciò, lasciando che le lacrime le rigassino il viso.

Sospirai, stringendola. -Luke..- mormorò tra i singhiozzi. -si?- le dissi, chiudendo gli occhi.

-e se non si svegliasse?- alzò lo sguardo verso di me. Aprii gli occhi e la guardai. -Lei si sveglierà... te lo prometto- le dissi, cercando di frenare le lacrime, che volevano rigarmi il viso.

Il dottore uscì dalla stanza e noi ci staccammo. -Ragazzi...- disse sospirando. -La ragazza ha perso la memoria.- disse. Sbiancai di colpo.

-C-cosa?- dissi balbettando. -Potrebbe anche essere che non la recuperi.- scostai il dottore, entrando in stanza e mi avvicinai a lei.

-Madison...- iniziai a piangere. -Dimmi che ti ricordi di me. Entrarono i dottori che mi presero per un braccio.

-MADISON DIMMI CHE TI RICORDI DI ME- urlai in preda al panico, continuando a piangere.

-MADISON SONO LUKE- urlai e Maggie entrò nella stanza. -Luke smettila, non può sentirti- mormorò Maggie.

-NO LEI PUÒ SENTIRMI... MADISON- urlai con tutta la voce che avevo.

-L-Luke- disse Madison con un filo di voce. Il dottore si avvicinò al lettino della ragazza e lei aprii gli occhi.

-Chi siete voi? Cosa volete da me?- disse. -Luke... Perchè ho questo nome in testa?- iniziò a fare domande, di cui già sapeva la risposta.

Madison's pov
Vedevo tante persone intorno a me, e un ragazzo che piangeva disperato. Mi ricordavo soltanto di un nome, Luke.

-MADISON SONO LUKE, RICORDA TI PREGO..- urlò il ragazzo dalle iridi azzurre, piangendo.

-scusa, ma io non so chi sei... Mi dispiace.- sospirai, guardandolo. Vicino a lui c'era una ragazza, che somigliava molto a me.

Aveva un aria famigliare.. Anche se non ricordavo il perché. Portarono fuori i due ragazzi, e mi sedetti appoggiata al cuscino.

-stia tranquilla signorina, un ultimo controllo e entri sta sera potrà tornare a casa- disse un uomo con gli occhiali e un camice bianco.

Annuii. Non mi ricordavo più nulla del mio passato. E cosa più importante... Chi era quel ragazzo?

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