Una giornata a New York

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Quella mattina Nico si era svegliato contento perché sapeva che quella intera giornata l'avrebbe passata interamente con Will. Un sorriso ebete gli si stampò in faccia, per fortuna sua sorella era già a fare colazione. Nico si alzò e andò a farsi una doccia, si lavò e cominciò a vestirsi: una canotta nera non troppo aderente, pantaloncini corti fino al ginocchio, neri, e un paio di all stars alte rigorosamente nere. E poi arrivò la cosa che Nico odiava di più al mondo: asciugarsi e pettinarsi i capelli neri lunghi fino alle spalle. Era una cosa che Nico proprio non riusciva a fare e quella mattina le cose non cambiarono: i suoi capelli erano in disordine come quando si alzava dal letto. Alla fine Nico lasciò perdere i capelli e si avviò verso il padiglione della mensa. Aveva appena chiuso la porta della cabina 13 quando una voce che conosceva fin troppo bene.

"Ciao Nico!" disse, no urlò, Jason venendo nella sua direzione. Nico lo aspettò e lo salutò con un sorriso.

"Allora Nico, dove devi andare così elegante, o meglio con chi devi andare?" Jason passò un braccio sulle spalle di Nico, facendogli un sorriso un po' troppo ampio con gli occhi che scintillavano di una luce preoccupante, come se lui sapesse già tutto

"Ma che dici Jason..." rispose Nico cercando di non arrossire, ma purtroppo Jason non ci credette.

"E dai Nico a me puoi dirlo, sono il tuo migliore amico!"

Nico si arrese, sapeva che era inutile discutere col figlio di Giove. "Ok, ho un appunt.... cioè vado a fare un giro a New York con Will, e staremo fuori tutto il giorno, torneremo questa sera a cena"

Se possibile il sorriso di Jason era ancora più ampio e Nico pensò che potesse avere una paralisi facciale. "Lo sapevo!"

"Che cosa sapevi?" Piper li raggiunse dalla cabina di Afrodite, bella come sempre, baciò Jason e guardò i ragazzi in attesa di una risposta. Il figlio di Ade lanciò al figlio di Giove della serie "di-qualcosa-e-ti-spedisco-da-mio-padre-con-un-viaggio-di-sola-andata!"

Jason afferrò il messaggio. "Stavamo parlando di cose da maschi"

Fortunatamente erano arrivati al padiglione della mensa e Nico salutò Jason e Piper per poi avviarsi al tavolo di Ade con Hazel.

"Ma buongiorno bell'addormentato!" lo salutò Hazel con un largo sorriso.

"Ahahah molto spiritosa! Buongiorno anche a te, Miss Metal-Detector!" le rispose per le rime Nico, sorseggiando il suo caffè macchiato e mangiando la sua biroches al cioccolato.

Hazel squadrò il fratello. "Per gli Dei, Nico, ma come ti sei pettinato i capelli?"

"Perché sono così in disordine?"

La figlia di Plutone gli sorrise. "Sembra che hai un riccio in testa, ti basta come descrizione?"

Nico sbuffò sconsolato: ormai aveva perso tutte le speranze con i suoi capelli. Fortunatamente Hazel si offrì di dagli una sistemata ai capelli prima di presentarsi da Will. Nico accettò ma non fece domande sul come sapesse della sua uscita con Will. Appena Nico finì la colazione fu trascinato dalla sorella nella loro cabina, lo fece sedere sul letto e prese in mano la spazzola, cominciando a spazzolare i lunghi capelli del fratello. Passò mezz'ora prima che Hazel finisse ma ne era valsa la pena. Hazel gli passò uno specchio e dovette ammettere che la sorella era stata brava: i lunghi capelli neri erano raccolti in un codino fatta eccezione per un ciuffo di capelli, troppo corti per essere inseriti ne codino, che gli ricadeva sull'occhio destro. La pettinatura che gli aveva fatto Hazel gli lasciava completamente scoperte le orecchie, cosparse di orecchini e piercing. Nico stava per ringraziare la sorella quando l'occhio gli cadde sull'orologio al polso: 9.55! Mancavano solo cinque minuti al suo appuntamento con Will! Nico salutò Hazel, afferrò il portafoglio e si legò la fedele spada alla cintura e corse a rotta di collo verso la Casa Grande. Riuscì ad arrivare giusto in tempo e per poco non inciampò addosso a Will. Il figlio di Apollo lo aspettava davanti alla Casa Grande e Nico pensò di non aver mai visto una visione così celestiale: Will indossava una maglietta arancione del Campo, pantaloncini corti fino al ginocchio bianchi, un paio di Vans bianche, le sei perle di terracotta erano legate al collo, i capelli biondi sembravano oro sotto la luce del sole, gli occhi azzurri scintillavano di felicità. In mano aveva in mano le chiavi dell'auto.

L'amore troverà la via (solangelo) SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora