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Se prima ero spaventato e confuso, adesso come dovevo sentirmi?
Theo sapeva qualcosa.
E se prima sentivo un grande macigno dentro di me, adesso venivo trascinato passo per passo nell'oblio.
Odio sentirmi obbligato a compiere qualche azione, non mi piace sentirmi oppresso, eppure lo dovevo fare e dovevo porre la mia fiducia in una persona sconosciuta, del quale non sono neanche sicuro al cento percento da che parte stia quella persona.
E lui cosa ci faceva in biblioteca quella sera?
Quell'unica volta dovevo pensare meno ed agire direttamente.
Senza pensarci due volte mi scagliai contro Theo, sfogando la rabbia che avevo dentro. Lo presi per il colletto e lo feci sbattere contro la cabina ad alto voltaggio.
Il suo viso era impassibile, quasi divertito. Sembrava che stesse andando secondo i suoi piani.
"Non voglio nulla, voglio soltanto esserti simpatico. Non ti farà male condividere il tuo piccolo segreto con me. Io voglio fare parte del branco di Scott, ma se sapesse qualcosa del genere non mi farebbe entrare mai... vero?"
Disse, con quel suo dannato sorrisetto da prendere a pugni.
Alla fine il suo ragionamento non faceva una piega, Scott non mi avrebbe più voluto nel suo branco se solo avesse saputo. Forse sono egoista ma a mali estremi, estremi rimedi.

Il pomeriggio ci siamo trovati divisi in gruppi ed ognuno doveva svolgere il proprio compito.
Abbiamo portato la Chimera alla clinica veterinaria e finalmente qualche idea era arrivata alla mia testa.
Sfortunatamente ero capitato in coppia con Theo, così io avrei potuto sorvegliare lui e lui me, in modo che nessuno dei due avrebbe aperto bocca.
Dovevamo scoprire assolutamente chi si nascondeva dietro colui che porta via le Chimere chissà dove, così lasciai il cellulare dentro la stanza dove c'era il corpo, così che da fuori io e Theo avremmo scoperto il colpevole.
"Tu non ti fidi di me, vero?"
Preferii non rispondere. La sua presenza mi urtava, non mi sentivo assolutamente a mio agio con lui intorno. Poggiai le mani sullo sterzo e muovevo nervosamente le dita. Tenevo gli occhi incollati allo schermo collegato al cellulare, così da evitare di ascoltare le sue parole.
"Se ti dicessi che tutto ciò che voglio è la vostra fiducia, mi credi?"
Dalle labbra mi uscii un freddo e secco "no", in modo da dargli un segnale che era meglio se tacesse.
Cominciò a parlare del suo passato e di sua sorella, come se volesse convincermi, come se cercasse di credere lui stesso alle sue parole.
Anche lui si sentiva in colpa per quello che era successo a sua sorella, che gli era servito come punizione.
"Theo, senti, io so qual è la mia punizione per essermi comportato così, se con tutto questo farfugliare vuoi intendere ciò.
Io perderò il mio migliore amico, perderò Scott per essermi comportato così."
Avevo pensato tantissime volte a questa frase, ma non fece male quanto me ne fece nel momento in cui la pronunciai. Abbassai la testa e socchiusi le palpebre per rilassarmi.
"Ehi, sono sicuro che Scott capirà. La tua è stata auto-difesa, tranquillo, io ti capisco. E soprattutto... come ti sei sentito appena hai visto Donovan in quello stato?"
Un dolore lancinante alla fronte. Quelle parole, quel nome, quel significato, mi ruggivano dentro. Lo dovevo dire, dovevo ammetterlo.
"Mi sono sentito bene."
La meritava quella fine, il bastardo.
"Vedi? Non c'è nulla di male ad ammetterlo e scommetto che ti senti già meglio."
Non potevo mentire di nuovo, soprattutto a me stesso. Ero soddisfatto di ciò che avevo fatto.
Aveva minacciato mio padre e me. Non poteva esserci un piano B, non quella volta. Andava giustiziato.
Se non l'avessi ucciso quella sera, cosa avrebbe fatto?! Ci sarebbero state soltanto ulteriori vittime!
In quel momento non avrei desiderato altro che ucciderlo, e probabilmente lo rifarei.
Forse è per questo che non voglio dirlo a Scott. Non voglio che lui scopra i miei pensieri, perché lui non sarebbe d'accordo.
"L'Alpha"
Il discorso tra me e Theo venne interrotto da un'esplosione, o una sorta di incendio da dentro la clinica.
Da dentro non riuscimmo a vedere nulla, soltanto la nebbia e infine frequenze indistinte.
Cosa stava succedendo?
Dopo neanche un minuto, Theo venne strattonato fuori e la Jeep completamente rivoltata in giù.
Pensavo che fosse arrivato il mio momento.

Mi risvegliai e il fuoco ormai si era estinto.
Successivamente arrivò una messaggio sul cellulare di Theo, rimasto dentro la Jeep, con lo schermo rotto.
Era Scott.
Liam e Hayden sono scomparsi.
Altri guai in arrivo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 07, 2015 ⏰

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