La Creazione Di Un Nuovo Mondo

Capitolo 2

Il secondo giorno di scuola era trascorso senza nessun intoppo, non avevo visto quella brutta faccia di Parker. Quel giorno mi ero riseduta accanto a Leila, avevamo capito di aver molte cose in comune, la musica, il modo di vestirsi e le balenavano in testa anche le mie stesse malsane idee. Non avevo visto Mick, ma mi ero ripromessa che lo avrei cercato il giorno dopo.

-Tessa come é andato il tuo secondo giorno?- mi chiese Angel appena misi piede in casa.

-Angel fammi almeno posare lo zaino poi ti racconto- dissi posandolo e stravaccandomi sul divano.

-Ora hai posato lo zaino quindi puoi raccontarmi cos'é successo oggi!- detto ciò si si sedette sul divano con la sua sovrumana grazia.

-Okei, okei, Angel ti racconto tutto quello che è successo, allora, oggi ho conosciuto meglio Leila e abbiamo scoperto di avere molte cose in comune e poi mi sono sorbita 5 ore di spiegazioni noiosissime-

-E quel Mick che hai conosciuto ieri?- quella domanda mi fece rattristare, mi dispiaceva di non averlo incontrato, mi stava simpatico e avrei davvero voluto che diventassimo buoni amici.

-Niente, io oggi non l'ho incontrato- dissi con una voce abbastanza neutra.

Finito il pranzo Angel mi accompagnò a iscrivermi al corso di arti marziali, cosa che volevo fare sin da piccola, ma che mi era sempre stata impedita dai miei.

-Come posso aiutarla?- mi chiese il segretario della palestra.

-Vorrei iscrivermi al corso di arti marziali- il signore mi guardò storto, non so per quale motivo ma sul mio volto si dipinse un'espressione di sfida, l'uomo interpretò subito quel mio sorriso, infatti rispose prontamente.

-Qui non ho mai visto arrivare una ragazza ad allenarsi. Ho visto già tanti uomini ben allenati che dopo una settimana smettono perché è troppo faticoso e stancante, sia a livello fisico che a livello psicologico, per lei sarà una bella sfida- disse anch'esso con uno sguardo di sfida.

-Allora sarò la prima a frequentare questa palestra che voi definite così tanto impossibile per una semplice ragazza. Comunque quali sarebbero i giorni e a che ora dovrei allenarmi?- chiesi tirando fuori carta e penna per annotarmi gli orari, conoscendo la mia fantastica memoria che non mi ricordavo nemmeno i compleanni dei  genitori; quegli assurdi bastardi che mi avevano sbattuto fuori di casa chiamandomi mostro. Ma cosa era successo? Come mai mi avevano chiamato così?

-Può iniziare dopodomani, gli allenamenti sarebbero tutti i giorni dalle 8:00 alle 9:30 -con le sue parole mi riportò alla realtà.

-Per caso c'è un abbigliamento specifico?-chiesi distrattamente segnando l'orario della palestra.

-No, nessuna regola d'abbigliamento, però le consiglio pantaloni sotto il ginocchio e maglietta  maniche corte o canottiera-

-Grazie mille per l'informazione. Arrivederla-

Uscii dalla palestra e mi incamminai verso la macchina di Angel, che era intenta a chiacchierare con un suo amico, almeno così pensavo...

-Oh, eccoti qua Tessa, ti presento Rayan-. Rayan mi porse la mano, io come gesto di cordialità gliela strinsi ma il contatto scaturito da questo tocco era strano, molto strano, trasmetteva sicurezza, quella sicurezza che non sentivo da mesi. Non mi capacitavo che una stretta di mano ad un perfetto sconosciuto potesse scaturire in me una reazione tale. Così ritrassi d'istinto la mano, ma subito mi mancò quella bellissima sensazione. Lui alzò un sopracciglio meravigliato della mia reazione. Solo in quel momento mi accorsi quanto era bello, aveva i capelli ricci biondi che sembravano raggi di sole arricciati dal vento, aveva gli occhi di un blu unico, era come guardare il mare in tutta la sua bellezza. Il fisico era anch'esso stupendo, spalle larghe addominali e pettorali scolpiti,  ma non troppo. Non sembrava uno di quegl'uomini fissati della palestra che avevano così tanti muscoli da non riuscire neanche a muoversi. Il suo fisico si intonava  alla perfezione alla sua faccia, sembrava un apparizione. Mi rimproverai mentalmente da sola per quanto la mia fantasia stava viaggiando "Addirittura un apparizione?"