La porta del distretto di polizia si spalancó di colpo e nella stanza piombó una ragazza. Aveva i capelli spettinati e si lasció cadere a terra, disperata.
-Ho ucciso Tremotino! L'ho ucciso!- continuava a ripetere con voce strozzata.
-Belle!- esclamó il pirata quando si rese conto chi era la persona cosí sconvolta. Si accovacció accanto a lei e le sollevó la testa con dolcezza.
-L'ho ucciso...- ripetè Belle un'altra volta ancora. Stava tremando e aveva gli occhi spalancati e vuoti.
Uncino scosse la testa.
-Non sei stata tu... È Zelena a controllarti.
-Forse la sta controllando pure ora- si intromise una sospettosa Regina. -Non dovremmo fidarci troppo.
Belle guardó la donna, confusa.
-Ma sei stata tu a strapparmi il cuore! E comunque ora non sono più sotto controllo; da quando mi è stato ordinato di scappare da casa di Tremotino sento di essere "libera"... Più o meno.
-Esistono delle cose chiamate incantesimi, ragazza- sbuffò Regina. -La mia odiosa sorella ha assunto le mie sembianze ed è riuscita ad incasinare me, te e pure Tremotino, a quanto pare.
-Traditrice- brontolò Uncino. -Eravamo d'accordo che avrei ucciso io il Signore Oscuro.
Belle lo fulminó con lo sguardo.
-Ma sei proprio certa di averlo ucciso?- domandó Regina. Il suo viso aveva assunto un'aria decisamente preoccupata improvvisamente.
-Gli ho... ficcato il pugnale... in una costola...- Belle fece fatica a pronunciare ad alta voce quel che esattamente aveva fatto.
-Se non è ancora morto, è questione di poco tempo... E a quel punto saremo davvero nella merda- disse Regina cupamente. -Perchè in quel momento l'oscurità lascerà il corpo di Tremotino e cercherà un altro ospite... E se quel qualcuno dovesse essere Zelena, non oserei immaginarne le conseguenze.
Uncino scattó in piedi allarmato.
-Dobbiamo muoverci! Andiamo a fermarla!
Corse verso la porta, ma un colpo di tosse contrariato della donna gli ricordò che lei era ancora dietro le sbarre.
-Toglimi questo coso- disse, indicando il bracciale. -Cosí potró uscire da qui finalmente e farlo indossare invece a Zelena, togliendole l'unica cosa che la rende potente.
Uncino fece come Regina gli aveva chiesto. Quindi la donna li fece telestrasportare tutti e tre nelle vicinanze della casa di Gold, dove la Perfida Strega dell'Ovest era di certo diretta.
-D'accordo, voi restate qui e io affronto mia sorella- disse Regina con un tono che non ammetteva repliche. Ma il pirata ovviamente non vi fece caso.
-Vengo anche io, ho delle cose da sistemare con la strega verde.
-No, senti... Non ho proprio bisogno di un intralcio. Ma se vuoi farti strappare il cuore dal petto e assisterne al disintegramento, fai pure!
-Sono un pirata, nel caso tu l'abbia dimenticato. Me la cavo bene con i piani, quando è necessario- ribattè, gli occhi azzurri che brillavano nel buio della sera.
-Io... Io credo che Zelena abbia già compagnia.
La voce di Belle risuonó incerta e tremante. Lo sguardo era fisso verso la casa di Tremotino. Finalmente Regina e Uncino videro ció che stava vedendo lei.
-Cosa ci fa lí?!- sbottó Regina totalmente spiazzata.
-Non lo so, ma pensiamoci dopo! Andiamo a fare fuori la strega innanzitutto!
Con passo deciso l'uomo si diresse in direzione delle due sagome poco lontane da loro. Regina lo seguí e Belle fece lo stesso, rimanendo però un poco più indietro.
-Zelena!- gridó Uncino.
-Ma che fai?!- sbuffó Regina esasperata. -Se il tuo piano è questo, io evaporo!
Si levó una nuvola di fumo e la donna scomparve.
-Zelena!- ripetè intanto Uncino ad alta voce.
-Il tempismo non sembra essere il tuo forte- sospiró la strega infastidita. Tremotino puntó gli occhi sul pirata, senza accorgersi in un primo momento della sagoma più piccola dietro di lui.
-Oh sì, invece- replicó il pirata avvicinandosi ancora di più a Zelena, con passo sicuro. -C'è una cosa che mi devi dare.
-Puó aspettare dopo? Ho qualcuno da sistemare, visto che non l'ha fatto lei.
La donna puntó il dito su Belle. Questa uscí dall'ombra di Uncino e a Tremotino fuggí un gemito sorpreso.
-Belle!
La ragazza corse verso di lui.
-Tremotino...- singhiozzó stringendosi contro di lui. -Scusami... Non volevo ucciderti...
-Non hai fatto nulla tu- la calmó lui, accarezzandole i capelli. Ma dopo un attimo la spinse via da sè con delicatezza. -Ne parliamo meglio dopo però, con più tranquillità, va bene? Adesso devi andartene, non sei al sicuro qui.
Belle scosse la testa con decisione.
-Non me ne vado di certo adesso.
Tremotino lanció un'occhiata verso gli altri due. Uncino teneva qualcosa nella mano guantata e aveva l'aria minacciosa.
-Lo vedi questo? Lo riconosci?
Zelena spalancó gli occhi.
-Da dove l'hai preso? Come l'hai trovato?
-Non è rilevante. Ció che ti deve interessare è che non esiteró un attimo a lanciare un portale per farti scomparire da qui.
-Non lo farai- sibiló lei. Un luccichio indignato le balenó nello sguardo.
-Ho tutto il diritto di vendicarmi, sai? Mi stavi per ingannare. L'accordo prevedeva che avrei ucciso io il coccodrillo.
-Beh, uccidilo adesso se vuoi, visto che è ancora vivo e vegeto. Ma non credo che tu possa combinare molto contro il Signore Oscuro, ora che la magia è tornata... e nemmeno contro di me, tra l'altro.
Sollevó una mano nella sua direzione. Uncino strinse quello che si era ormai rivelato un fagiolo magico tra l'indice e il pollice.
-Dammi il cuore di Belle o lo lancio.
-Dammi il fagiolo magico o ti trasformo in una spugna.
Si fissarono minacciosamente per un attimo, poi una voce alle spalle di Zelena intervenne:
-Troppo tardi, sorellina cara.
-Regina?!- sbottó. Poi un sorriso compiaciuto le si dipinse in volto. -Sei venuta per farti sconfiggere quindi?
La donna scosse la testa.
-No. Sono venuta per farti vedere cosa si prova a non avere poteri. Ho pensato di regalarti le stesse belle sensazioni che mi hai fatto provare tu oggi.
Solo in quel momento la Perfida Strega dell'Ovest si accorse del bracciale comparso intorno al suo polso.
-No...
Spalancó gli occhi pieni di orrore. Strinse le dita intorno al bracciale e cercó di toglierselo, ma non ci riuscí. Non voleva saperne di staccarsi.
-Toglimelo!- urló ad Uncino, terrorizzata ormai. Ma il pirata scosse la testa con noncuranza.
-Allora dammi il fagiolo!- proseguí Zelena.
-Solo se tu prima mi dai il cuore di Belle- ribattè lui.
La strega infiló una mano in tasca e ne tiró fuori l'organo rosso pulsante. Belle deglutí alla vista del proprio cuore in mano all'odiata donna, e istintivamente strinse una mano a Tremotino.
-Uncino...- disse Regina pallida, mentre la strega gli tese il cuore con lentezza. -Non puoi darle il fagiolo; non sei consapevole delle implicazioni!
-Certo che lo sono.
Il pirata prese ció che apparteneva alla giovane ragazza e con un piccolo lancio fece capitare tra le dita di Zelena il piccolo oggetto. Tremotino, Regina e Belle trattennero il fiato, cosí come Emma e David che li avevano raggiunti nel frattempo e osservavano la scena attoniti.
Zelena avvicinó il fagiolo ai propri occhi per osservarlo da vicino. Lo strinse tra le dita, sollevó un poco la mano e poi... cacció un urlo.
Il fagiolo voló lontano, mentre la donna si buttó a terra contorcendosi dal dolore alla mano. Una scia nerastra ne stava attraversando il palmo per poi risalire lungo il braccio.
-Rubus Noctis...- mormoró Tremotino. -Esattamente- confermó Uncino.
-Che sarebbe...?- domandó Emma.
-Il veleno più mortale di tutti, il cui unico antidoto si trova sull'Isola Che Non C'è- spiegò il pirata.
-Ma si puó sapere perchè hai sprecato un fagiolo magico per riempirlo di veleno di Rubus Noctis?- chiese Regina poco convinta.
-Era pensata come arma contro il coccodrillo, in origine- ammise Uncino, lanciando uno sguardo cupo in direzione di Tremotino. -E per la cronaca non era un vero fagiolo magico, era una copia falsa. L'avrei utilizzato per avvelenare lui, sapendo che avesse bisogno di un portale.
-Quindi... Hai appena sacrificato la tua vendetta!- esclamó Emma. -Niente male... per essere un pirata.
All'uomo sembró quasi di leggere una sorta di riconoscenza e ammirazione negli occhi verdi della donna, e forse anche... soddisfazione? Speró tanto che non si trattasse solo di una sua impressione.
-Aiutatemi...- implorava Zelena nel frattempo.
-Che cosa le succederà?- si informó David.
-Il veleno sta infettando ogni parte del suo corpo e il suo sangue, e alla fine giungerà al cuore- spiegó Regina.
-Oh, io ti aiuto molto volentieri- rispose Tremotino facendo un passo avanti. Belle lo trattenne per un braccio peró.
-Lascia il compito a Regina- disse con voce calma. Aveva compreso che l'unico aiuto che Zelena avrebbe ricevuto sarebbe stato quello di accelerare la sua morte.
-Ottima idea, ragazza- commentó Regina compiaciuta.
Tremotino dapprima apparve contrariato, ma Belle riuscì a convincerlo, come al solito:
-Regina ha dei conti da saldare con sua sorella, da tutta la vita. Inoltre ti ricordi cosa dicevamo? Io ti cambio...
Gli pose una mano sull'altezza del cuore e Tremotino sorrise. Questo gli ricordò che Uncino ancora teneva tra le mani il cuore della ragazza. Improvvisamente un pensiero terribile gli attraversó la mente. Si giró di scatto verso Uncino.
-Il cuore- sbottó. -Dammelo subito.
-Faccio tutto il lavoro e poi nemmeno vengo ringraziato- sbuffó il pirata roteando gli occhi. Allungó la mano e gli porse il cuore limpido di Belle.
-So a cosa stavi pensando- aggiunse intanto. -Ma non avevo intenzione di controllarla pure io. Forse al contrario tuo io posso ancora togliermi dall'oscurità che in parte mi ha avvolto.
Tremotino lo ignoró. Si rivolse invece verso Belle e la avvertì:
-Farà male, ma cercherò di fare il più piano possibile, va bene?
La ragazza deglutí e annuí, decisa. Strinse i denti e le sfuggí un gemito addolorato quando il cuore le venne spinto nel petto con forza.
Da un momento all'altro tutto fu completamente diverso. Il vuoto opprimente venne riempito dal pulsare del suo organo e da tutte le emozioni che esso conteneva. Le sembrava di vedere il mondo di nuovo a colori, e quando guardó Tremotino negli occhi finalmente sentí di nuovo quel famigliare calore invaderla ovunque. Lui la sollevó in aria e lei gli circondó il collo con le braccia, mentre si diedero un bacio.Gli occhi azzurri si stavano perdendo nel buio della notte, mentre i capelli scompigliati le ricadevano sulle spalle. Era affacciata alla finestra della loro stanza da letto, con la testa appoggiata sulle mani.
Tremotino le posó una mano sulla spalla e con prudenza le domandó:
-Belle... Sei arrabbiata con me?
La ragazza volse il viso verso di lui.
-Certo che no. Perchè pensi che lo sia, Tremotino?
-Perché... Perché ti ho mentito sul pugnale. Te ne ho dato uno falso invece di quello vero.
La giovane donna sorrise, intenerita dallo sguardo dispiaciuto e colpevole del suo amato.
-E pensi davvero che io possa essere arrabbiata per questo? Non avrebbe senso!
Si giró del tutto verso di lui e posò le sue mani sulle spalle dell'uomo.
-Io mi fido di te, Belle. Mi fido davvero. - le assicuró lui. -Ma la tua insistenza oggi era cosí insolita che... ho sospettato ci dovesse essere dietro qualcosa di oscuro. Per questo ho deciso di far comparire un pugnale falso e consegnartelo, e vedere come avrebbe proseguito la situazione.
-Per fortuna sei stato perspicace... Perchè in caso contrario ora non saresti più qui.
Tremotino accennó un sorriso e le accarezzó la guancia.
-Certo, sono un tipo perspicace... Ma soprattutto conosco la mia Belle come nessun altro, e so che lei non pretenderebbe di ottenere il controllo su di me a tutti i costi... soprattutto perché non ne ha bisogno. Ma se vuoi ora ti rivelo il nascondiglio di quello vero...
-No... Non voglio saperlo. Non mi serve.
Gli posó un dito sulle labbra per zittirlo dolcemente. Lui sorrise e si guardarono negli occhi.
-È stato orribile, sai...- mormoró lei. -È stato tremendo baciarti, toccarti e parlarti sapendo che tutto era finto e senza provare alcuna emozione. Soprattutto quando... Insomma, questa sera...
Arrossí e si mordicchió il labbro, imbarazzata. Lui le sollevó il mento con delicatezza.
-Mi piacerebbe tanto riprendere da dove siamo stati interrotti... Ma questa volta con la vera te, con il tuo cuore e con tutto il nostro amore.
Belle intrecció le braccia attorno al collo di Tremotino e si lasció trasportare da una passione mai provata prima.
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Un cuore solo
RandomSeguito di "Lasciati amare" La magia è tornata a Storybrooke, e ci sono molte avventure e prove ad attendere Tremotino e Belle