Seduta da Granny's con una tazza di cappuccino davanti a sé, teneva d'occhio la porta d'entrata. Qualche minuto dopo la persona che stava attendendo comparve finalmente.
-Ciao Belle! Scusa il ritardo!- ansimó Will, togliendosi la giacca mentre si sedette di fronte a lei.
-Non ti preoccupare, Will- sorrise la ragazza.
Il giorno prima si erano incrociati brevemente in biblioteca e lui le aveva chiesto se si sarebbero potuti incontrare, perché a quanto pareva aveva qualcosa di importante da dirle. Lei aveva accettato e poi ne aveva parlato a Tremotino. Quest'ultimo non era rimasto entusiasta dell'idea che Will volesse vedere la sua Belle, ma come al solito lei era riuscita a tranquillizzarlo.
Cosí ora erano seduti uno di fronte all'altra, entrambi un poco imbarazzati.
-Beh...- tentó Will di rompere il ghiaccio. -Come stai?
-Tralasciando che qualche giorno fa mi è stato strappato il cuore dal petto ed ho ficcato un pugnale nelle costole di Tremotino convinta che fosse quello vero... Piuttosto bene.
Entrambi si sorrisero divertiti.
-Mi hanno raccontato l'accaduto- annuí Will. -Mi dispiace molto... Non oso nemmeno immaginare come ci si deve sentire a non poter sfuggire in nessun modo al controllo di qualcuno...
-È piuttosto spiacevole, sí- acconsentí Belle. -Ma la cosa peggiore è non provare sentimenti mentre guardi negli occhi la persona che ami.
Subito dopo si morse la lingua.
-Scusami...- mormoró. -Non è di certo particolarmente sensibile da parte mia rinfacciarti che...
-Non ti preoccupare. Ho accettato il fatto che tu sia innamorata di Tremotino, e senza dubbio anche lui lo è di te. Sono felice per voi.
Il ragazzo le rivolse un sorriso sincero.
-Tu come stai invece?- le domandó lei. -E dimmi come stai davvero.
-Sto abbastanza bene, sul serio. Sai... Inizialmente ci sono rimasto un po' male che tu abbia interrotto la nostra relazione tutto d'un colpo. Peró mi sono reso conto che in fondo noi due stavamo insieme per lo stesso motivo: speravamo di lasciarci alle spalle il nostro vero amore. Ma non è possibile, non è mai possibile. Una volta che sei stato innamorato davvero, non puoi più liberartene.
Belle era colpita dalle parole saggie di Will.
-Dunque anche tu amavi già qualcuno?- gli chiese quindi.
-Sí, si chiamava Anastasia... Ma è una storia della quale preferisco non parlare.
-Lo capisco- annuí Belle.
-C'è peró un'altra cosa di cui ti vorrei parlare molto volentieri.
-Dimmi tutto! Sai che sono curiosa...
-Certo che lo so, cosí come so che siete alla ricerca di uno specchio magico, o meglio, dello specchio magico, dico bene?
-Sí!- esclamó la ragazza raddrizzandosi. -Sai dove si trova?!
Will si sporse verso di lei e sottovoce sussurró un "Sí".-Ho scoperto dove si trova lo specchio!- esclamó Belle fiondandosi nel negozio di oggetti usati, luogo del quale Tremotino amava occuparsi (in prima linea perché la maggioranza delle cose contenute lí dentro se le era appropriate lui nel corso della sua vita da Signore Oscuro).
Lui era dietro il bancone e prima ancora di poter chiedere qualcosa alla ragazza, si ritrovó attorno al collo le sue braccia.
-È a Londra! Dobbiamo andare a Londra, Tremotino!
Lui sorrise e prendendola per i fianchi la allontanó con delicatezza, per guardarla meglio in volto.
-A Londra? E come lo hai scoperto?
-Me lo ha detto Will! Lui stesso tempo fa ha utilizzato quell'oggetto per giungere nel Paese delle Meraviglie. Ora è convinto che si trovi da qualche parte nella casa dove viveva Alice, a Londra.
-Non vorrei scoraggiarti già in partenza, mia cara... Ma il fatto che Will lo abbia visto lí per l'ultima volta non ci garantisce che nel frattempo non lo abbia preso qualcun altro- obiettó Tremotino.
-Lo so, ci ho pensato anche io... Ma perlomeno abbiamo già una traccia! Potremmo partire il prima possibile e andare a Londra, che ne dici?
Lo guardó con sguardo supplichevole che lo fece intenerire ancora di più. Ma non poteva negare la presenza di un ostacolo piuttosto difficile da superare.
-Arrivare a Londra non è facile, Belle... La linea di confine è ancora sotto un sortilegio; chi la supera perde nuovamente la memoria del proprio passato.
-Oh, giusto... L'ho sentita questa faccenda.
La ragazza si mordicchió il labbro nervosamente. Dopo un attimo le balenó un'idea per la testa:
-Nessuno ci obbliga peró a lasciare Storybrooke per via stradale... Esiste anche il mare per qualcosa, no?
-Certamente, ma... Ci serve qualcosa per viaggiare sul mare, e le barchette nel porto non sono di certo adatte ad un viaggio oltreoceano.
-E di questa che mi dici?- Belle si avvicinó ad uno degli oggetti posti sullo scaffale alle spalle di Tremotino. Si trattava di una bottiglia di vetro con al suo interno il modellino di un veliero. -Sono certa che non ci voglia chissà quale incantesimo complicato per farla ingrandire un po'...
La sollevó con delicatezza e la pose sul bancone. Tremotino deglutí:
-Non so se sia una buona idea, Belle...
-Perché non dovrebbe esserlo?
-Perché si tratta della Jolly Roger, la nave di Jones... del pirata insomma.
-Ancora meglio!- esclamó Belle. -Ció significa che abbiamo già trovato qualcuno che potrà condurci.
-Non se ne parla!- sbottó lui. -Innanzitutto non faró mai e poi mai un viaggio con lui. Secondo, non accetterebbe mai di farci un favore, se non per farci annegare in mezzo al mare.
-Ti ricordo che è stato lui a spezzare il patto con Zelena, a rinunciare alla sua vendetta su di te per aiutarci e infine a restituirmi il mio cuore. Sono sicura che se provassi a parlargliene io riuscirei a convincerlo... Dopotutto abbiamo qualcosa di suo.
Indicó con un cenno del capo la piccola Jolly Roger, e Tremotino sospiró.
-Va bene, peró... ci parli tu sul serio, e non da sola! Ti fai accompagnare dalla signorina Swan, che sembra avere una certa influenza sul pirata.
-I tuoi ordini saranno eseguiti!
La ragazza lo abbracció con slancio, prima di precipitarsi fuori dal negozio.Belle si precipitó nella centrale di polizia, per la seconda volta nel corso di pochi giorni.
-Emma! Ho bisogno il tuo aiuto!- esclamó.
-Che succede Belle?
La bella donna bionda scattó subito in piedi, allarmata.
-No, non ti preoccupare, non è nulla di grave e nemmeno urgente... Cioè forse un pochino sí- sorrise la ragazza. -Avrei più che altro bisogno di te per convincere Uncino a fare una cosa.
-Ah, il pirata...- borbottó Emma poco convinta. -E cosa pensi che possa fare io?
Belle sorrise maliziosa.
-Pare che lui abbia un debole per te, e non dirmi che non lo hai mai notato...
-Certo che lo ha notato! Pure i sassi lo hanno notato!
Da dietro un voluminoso libro sbucó il viso allegro di Henry. Belle lo salutó con un cenno della mano e lui ricambió, mentre Emma si scompiglió i capelli, un po' in imbarazzo.
-Okay, ma di concreto cosa stai pianificando di fare, Belle?
-Ho bisogno che lui ci conduca a Londra, dove potremo trovare lo specchio magico per giungere al Paese delle Meraviglie e recuperare Jefferson. Tremotino possiede la sua nave, la Jolly Roger... Deve solo farla tornare alle dimensioni di un tempo.
-Oddio, ma è fantastico! Un viaggio sulla Jolly Roger!- esclamó Henry raggiante. -Posso venire anche io?
-Certo che sí!- assicuró Belle, divertita dall'entusiasmo del ragazzino. Quando vide peró l'espressione perplessa di sua madre, si rese conto che forse aveva risposto in maniera leggermente precipitosa.
-Non so se fidarmi a lasciarti solo su una nave con il cosidetto Signore Oscuro ed un pirata...
-Ma c'è Belle!- obiettó Henry, e questa si sentì onorata della fiducia che il bambino riponeva in lei.
-Beh, sí...
-Vieni anche tu, Emma- propose Belle. -Più persone siamo, meglio è.
Forse Tremotino non sarebbe stato d'accordo, ma a quello ci avrebbe pensato poi.Dopo che Emma aveva finalmente accettato di partecipare al viaggio e di parlarne con Uncino, andarono tutti e tre insieme a cercarlo. Lo trovarono da Granny's, in compagnia di Will. Belle subito gli spiegó che Tremotino era in possesso della sua nave e gli chiese se era interessato a riottenerla.
-Certo che rivoglio la mia Jolly Roger! Il solo pensiero che tutto il tempo si sia trovata tra le mani del dannato coccodrillo in questo buco di posto a mia insaputa mi fa sclerare!- imprecó il pirata.
-Ottimo allora!- proseguí Belle. -In cambio dovrai portarci a Londra peró.
-A Londra?- ripetè Uncino.
-Sí, ha detto a Londra...- fece Will, rivolgendo un sorriso complice a Belle.
-Beh, d'accordo, perché no... Ma con voi intendi chi? Tu e il coccodrillo?
-E noi!- aggiunse Henry, indicando se stesso e sua madre. Alla vista di Emma l'espressione sul volto di Uncino cambió immediatamente.
-Oh, Swan! Sei un'avventuriera anche te?
-A quanto pare devo diventarlo, se voglio rendere felice mio figlio...- sospiró la donna.
-E dopotutto sei la salvatrice!- intervenne Henry orgoglioso. -Ci sarà sicuramente bisogno di te!
-Dubito altamente della mia utilità...- mormoró Emma, che ancora non aveva imparato ad abbracciare con fiducia la realtà magica di Storybrooke e della sua famiglia.
-Suvvia, Emma... Non vedo perché una donna come te dovrebbe sottovalutarsi in questo modo- disse Uncino, fissandola. Emma ricambió lo sguardo per alcuni secondi, finché Belle tossicchió.
-Insomma... Siamo d'accordo quindi?Il mattino dopo un'enorme veliero era pronto a salpare e lasciare il porto di una piccola cittadina del Maine. Il proprietario della nave già si aggirava sul ponte, felice come una Pasqua.
-Quanto mi sei mancata, bella mia!- ripeteva, controllando da cima a fondo che il coccodrillo non la avesse danneggiata nel corso degli anni.
Intanto i passeggeri iniziarono a salire uno dopo l'altro. Tremotino e Belle erano ancora sul molo e osservavano la situazione, lei sorridente mentre lui più cupo.
-Dai, cosa c'è Tremotino? Stiamo per viaggiare, sono emozionatissima!- esclamó la ragazza con occhi raggianti.
-Certo, ma... c'era proprio bisogno di tutta questa gente? Insomma, Henry non mi dispiace siccome è mio nipote, cosí come la presenza di mio figlio Bae... Ma Emma, Regina e Will cosa c'entrano?
-Emma voleva accompagnare Henry perché non si fidava, e Regina ovviamente non vuole che Henry si allontani da lei in compagnia della sua madre biologica. È tutto per amore materno!- spiegó lei.
-Devo considerarmi fortunato che non si siano aggiunti i Charming allora...- sbuffó Tremotino.
Belle si trattenne dal dire che effettivamente avrebbero partecipato volentieri al viaggio, se non fosse stato per il fatto che qualcuno dovesse gestire Storybrooke in assenza dello sceriffo e del sindaco.
-Will invece è necessario, siccome lui conosce Londra e sa dove si trova la casa di Alice.
-D'accordo...- sospiró lui. -Sei l'unica persona a cui non riesco mai a dare torto!
Belle ridacchió e prese Tremotino per mano, e insieme salirono finalmente sulla Jolly Roger. Mentre si imbarcarono, Tremotino pregó dentro di sè che tutto sarebbe andato bene, perlomeno per la sua amata, suo figlio e suo nipote... e sè stesso, ormai.Eccomi con un nuovo capitolo, finalmente! Spero che vi piaccia, come al solito ;) l'ho scritto un po' di fretta ora perché ero ansiosa di aggiornare finalmente, quindi chiedo scusa se forse dovessero esserci degli errori.
Buona serata! :)
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Un cuore solo
De TodoSeguito di "Lasciati amare" La magia è tornata a Storybrooke, e ci sono molte avventure e prove ad attendere Tremotino e Belle