POV'S LOLA
Dopo quello che mi aveva detto Cam aprì la bocca per dire qualcosa ma le parole non uscivano, quindi pensai prima di schiarirmi la voce e poi chiedere spiegazioni e così feci-Scusa puoi ripetere l'ultima parte perché credo di non aver capito bene? - cercai di mantenere il tono della mia voce il più calmo possibile
-Certo, ho detto che sono il capo di un'organizzazione mafiosa e tu sarai il mio braccio destro, cosa c'è di strano? -chiese lui in modo molto calmo
-Vedi Cam non è da tutti conoscere un mafioso che ti offre la possibilità di essere il suo braccio destro. - cercai di spiegargli ma con scarsi risultati
-Vedi Lola io non ti sto dicendo che ti offro la possibilità di essere il mio braccio destro, te lo sto imponendo perché conosco cose sul tuo padre biologico che nemmeno tua madre conosceva.- dice lui e io rimango spiazzata da quello che ha appena detto, quello che credevo fosse mio padre in realtà per me era un perfetto sconosciuto che si faceva chiamare ''papà'' da me. - C_Cam se mio padre non è Theo allora chi è? - chiedo io balbettando- Dopo lo incontrerai, stai tranquilla.- mi rassicura Cam .
Stai tranquilla, STAI TRANQUILLA ?
Come si fa a stare tranquilli dopo una notizia del genere, infatti dopo poco comincio ad andare nel panico e mi parte il solito attacco d'asma che stranamente non avevo da anni e che solo una persona che mi trasmette sicurezza può far smettere.-Lola, Lola guardami- continuava a dirmi Cam fin quando non lo guardai-Brava e ora respira con me, ispira ed espira come faccio io, d'accordo? - chiese lui dolcemente ed io annuì . Dopo due minuti respiravo normalmente così capì che Cam sarebbe stato l'unico in grado a controllare i miei attacchi. -Cam ora che sono calma mi porti a conoscere mio padre, per favore? - chiesi io ancora un po' scossa
-Certo poccola ma quando saremo li non agiterti che potrebbe venirti un'altro attacco e soprattutto aspetta prima di parlare .- mi disse sempre in modo dolce.
Prima di andare da mio padre chiesi a Cam se potevamo comprare una moto così ci saremmo spostati più in fretta e lui acconsentì. Comprai una Ducati nera e rossa, insieme a Cam salì sulla moto, misi il casco e sfrecciai per le vie di Miami fino al palazzo che mi aveva indicato precedentemente Cam.
Scendemmo dalla moto ed entrammo in quel lussuoso palazzo-Quindi mio padre è un ricco sfondato e io non lo sapevo? -chiesi a Cam che intanto aveva pigiato il tasto per chiamare l'ascensore- Sì, è l'uomo più ricco di Miami ed è il criminale più temuto in tutta l'America .- Arrivati al piano dove si trova l'ufficio di mio padre ci venne in contro una signorina- Posso aiutarti Cameron? - chiede a Cam come se io non ci fossi-Sì, Jessica la ragazza vuole vedere il signor Mascolo.- disse Cam con un sorriso stampato in volto.
-Bene seguitemi, Benjamin non dovrebbe essere occupato a quest'ora quindi può ricevere anche senza appuntamento.- quando finì di parlare eravamo già arrivati, busso e ci annuncio al signor Benjamin Mascolo che ci disse di accomodarci.
-Ciao Cam come mai sei qui? - chiede a Cam in modo ironico- Non sono io che voglio vederti ma bensì tua figlia in persona- disse Cam indicandomi.
-Perché glielo hai detto? -chiede mio padre infuriato, così intervengo io nonostante i consigli di Cam
-Perché avevo il diritto di saperlo-
-Così poi anche tu, come tua madre, mi darai del mostro senza cuore- dice lui urlando prima di cadere in ginocchio e piangere disperatamente
-Non lo potrei ma fare, tu sei mio padre e nonostante tutto so che mi vuoi bene anche se non ci sei stato durante la mia infanzia e non mi hai visto nascere .- gli spiego io dolcemente per poi fare segno a Cam di lasciarci soli. Lui senza protestare esce e mio padre comincia a parlare. -Quando sei nata io c'ero e ti ho cullata fino a che né tu né tua madre avete chiuso gli occhi a quel punto ti ho messa nella culla e ho scritto una lettera a tua madre dicendo che non potevi crescere con un padre come me perché saresti stata in pericolo- io lo interrompo chiedendogli- E secondo te con Theo sarei stata al sicuro?- lui mi guarda e solo ora vedo i suoi occhi azzurri pieni di lacrime.
-No ma tua madre la pensava diversamente così mi disse che dovevo sparire dalla tua vita e fare finita che tu non esistessi ma io non ne fui capace e ...- si fermò, io spinta dalla curiosità gli chiesi- Cosa hai fatto PAPÀ? - a quel nome alzò lo sguardo su di me- Non so se dirtelo perché dopo mi odierai a morte e non solo me- io allora con voce autoritaria gli chiesi-COSA HAI FATTO? -
-Ho ordinato a Cam, dato che sono il suo capo, di uccidere Theo in qualsiasi modo basta che morisse in modo tale che io potessi riavere mia figlia, ma non avevo specificato che doveva morire solo Theo, mi dispiace bimba mia, mi dispiace così tanto.- disse singhiozzando e io svenni.