capitolo 6.

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Eravamo uno davanti l'altra. Avevo deciso di parlare. "Calum io..." ma non mi lascio finire" tranquilla tu sei innamorata di lui e lo capisco fa niente e scusami se avevo reagito in quel modo a casa tua" Mi fece un bellissimo sorriso. Il tempo passava e Calum si distaccava sempre di più da me e visto che Michael, Ashton e Luke erano i suoi migliori amici se ne andavano lontano. Ogni volta che mi vedevano giravano la testa dal lato opposto. Avevo iniziato di nuovo a tagliarmi. Passavo pochissimo tempo con Niall. Quasi niente. Dopo due mesi dal loro distacco erano diventati gli stronzi della scuola. Andavano a letto con tutte. Continuavano a disprezzo un giorno lì vidi fumare e parlare male di me anche se io non gli ho fatto niente. In quel momento i miei occhi si erano riempito di lacrime iniziai a correre verso il bagno delle ragazze. Mi fermai nel corridoio e vidi Niall baciare una troietta. Lui si accorse di me e si staccò dalla biondina. Non ce la facevo più. "Perché?" Chiesi tremante. Non sapeva cosa dire. Sentivo i ragazzi che gridavano il mio nome. Corsi al secondo piano che era deserto. Mi sedetti per terra. Volevo solo sparire. Chiedevo troppo? Non credo. Presi là manetta dalla borsa e lasciai sul mi bracci una lunga scia di sangue. Sentivo qualcuno avvicinarsi perciò tratteni il pianto anche se non serviva. LORO mi trovarono perònon cera Calum. Vennero ad abbracciarmi e mi spiegai che loro non erano stronzi come Calum lo facevano solo per lui però quando mi videro piangere capirono che era sbagliato nei confronti della loro migliore amica. Dà quel giorno non parlavano più con Calum però con me non volevano che mi facessi ancora del male. Erano passate delle settimane. Io ero felice ma non del tutto perché Calum mi odiava non so per quale motivo è Niall mi tardiva da quando è venuto qua. Normalmente andavo a scuola con i ragazzi peròquel giorno non sarebbero venuti. Ero triste. Mi incamminai verso scuola. Appena arrivata notai là banda di Calum. Sicuramente o mi avrebbe insultato oppure non mi avrebbe degnato di uno sguardo così cammina a testa bassa nella speranza che non mi avrebbe notato ma il mio piano falli però non mi aveva neanche esultato. Aveva semplicemente pronunciato il mio nome. Ci rimasi stupita. Mi girai tremante nella sua direzione. Lo vidi. Soliti vestiti neri. Solite Vans nere. Unico. Mi fece segno di andare da lui. Mi incamminai impaurita. Non sapevo cosa fare.

Spazio autrice:

Ragazze scusate sé faccio solo capitoli brevi e che i miei genitori non sanno di questa storia perciò la scrivo dì nascosto. Spero che la storia sia di vostro gradimento.xx

Adry (il mio nome)

the bad boy||calum hoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora