Guardo il telefono, aspettando l'arrivo di quello che sarebbe stato il treno degli inferi.
L'arrivo del mezzo di traporto mi fa alzare lo sguardo dalla conversazione appena chiusa con mio fratello, Louis.
Prendo le mie valigie e salgo su quello che mi avrebbe portato a Londra.
Ho lasciato tutto ad Edinburgo: i miei amici, il mio ragazzo, mio fratello.
La famiglia, non ne parlo: mio padre tossico dipendente e mia mamma in preda ad una più totale depressione.
L'unico che si salva è Louis.
Prendo un posto a sedere e aspetto che il treno parta. Aspettiamoci sei lunghissime ore di agonia.
Metto le cuffiette e scelgo 'Firestone'.
Il solito tormentone.Il treno parte, e mi addormento lentamente.
Mi sveglio dalla frenata brusca del treno, prendo le valigie e aspetto che il treno rallenti.
Mi alzo, e mi dirigo verso l'uscita.
Un'altra frenata brusca mi fa cadere, con le pesanti valigie che mi sovrastano.
-Ecchecazzo però. Impreco a voce alta.
Cerco di rimettermi in piedi e un ragazzo mi aiuta.
Prende le mie valigie e mi aiuta a tirarmi su con la mano.
-stai bene? Mi chiede.
-sisi, tutto apposto. Almeno...credo...
-qualcosa di rotto?
-no, quello no! Rispondo esclamando.
-comunque, io sono Liam. Piacere di conoscerti.
-piacere mio, Liam, io mi chiamo Elizabeth. Rispondo, tendendogli la mano, per poi stringerla.
-piacere Elizabeth.
Il treno si ferma e scendiamo.
Ringrazio questo ragazzo e vado fuori dalla stazione, dove mi sta aspettando un autobus che mi porterà al mio college. Nuovo, college.Mi siedo ad un posto, e noto Liam più avanti, con un posto libero al suo fianco.
Mi alzo per andarmi a sedere insieme a lui, e sbatto contro un ragazzo riccio, molto alto e massiccio.
-fai più attenzione. Mi risponde con voce fredda lui.
Non gli rispondo nemmeno, e mi avvio verso Liam.
Prendo posto accanto a lui, e mi rivolge uno sguardo stupito.
-che ci fai tu qui?
-dovrei dire: cosa ci fai TU qui. Marco la parola 'tu' con la voce.
-io vado all'Imperial College. Tu?
-anch'io!
-wow, allora ci vedremo spesso. Mi risponde lui. Bene, un nuovo amico.
Continuiamo a parlare del più e del meno, e non ci accorgiamo che siamo arrivati.
Appena mi alzo, sbatto di nuovo nel ragazzo di prima.
-ti ho detto di stare attenta, cazzo. Mi capisci? Mi risponde lui.
-calmo, signor principesso.
-non chiamarmi così. Troia. Mi risponde lui.
-STYLES! SI VERGOGNI! La voce dell'automobilista lo richiama.
Ti sta bene.
Ecchecazzo.
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عاطفيةElizabeth è la solita ragazza studiosa, ma diversa dalle altre, perché non é timida ma é molto convinta di se. Harry il solito ragazzo fumo ed alcool. Ma dopo il loro incontro, qualcosa cambierà. *CONTENUTO PER ADULTI*