Capitolo 3

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-brutto figlio di puttana! Grida Harry, contro il ragazzo seduto vicino a me.

-e tu! Mi indica con il dito.

-ti avevo detto di essere da sola!

-mi avevi detto. Non sei mio padre. Dico con fare ovvio, e anche molto tranquillamente. Ma non sono molto tranquilla.

-tu mi vuoi fare incazzare davvero! Grida Harry, e mi afferra per le spalle e mi scaraventa contro il muro.

Di nuovo.

-ascoltami bene. Qui, chi comanda, sono io. Capito?! Mi urla lui a denti stretti.

-Harry lasciala immediatamente! Urla una voce davanti a me. È Luke, che intanto sta sopra Harry, e lo sta calpestando.

Un pugno a destra, un pugno a sinistra, un pugno sul naso, uno sulla bocca.

-tutto qui quello che sai fare?

E in un attimo, la situazione si ribalta.

Harry sta sopra Luke, e lo sta riducendo davvero molto male.

-Harry smettila ti prego! Grido, con le lacrime che stanno scendendo lungo le mie guance.

-solo se stiamo da soli per un po'! Mi urla lui di rimando.

-okay, okay! Ma lascialo ti prego! Gli grido, sperando che il ragazzo sotto di lui sia sempre vivo.

Dopo un ultimo pugno, Harry si alza e accompagna gentilmente Luke all'uscita.

Le lacrime scendono ancora più velocemente rispetto a prima.

Non posso immaginare cosa voglia farmi Harry.

Appena chiusa la porta, mi rannicchio sul pavimento ricoperto dalla moquette.
Piango disperatamente.

-alzati. Mi ordina Harry.

Faccio come mi dice lui, con le poche forze che mi rimangono.

Si avvicina lentamente a me.

-guardami. Mi ordina di nuovo lui.

Lentamente, alzo la testa verso la sua, notando la differenza d'altezza enorme che c'è tra me e lui.

Fisso i suoi occhi, e per la prima volta mi accorgo che sono di un verde smeraldo.

Non un semplice verde, ma un verde così puro.

E tutto ad un tratto, ritrovo le sue braccia intorno al mio collo, intente a stringermi in un abbraccio.

Lo ricambio molto affettuosamente, e gli sento sussurrare un 'scusami'.

-di niente. Gli rispondo.

-sarebbe carino conoscerci, visto che dovremmo passare un anno insieme.
Mi dice lui, prendendo le parole che gli avevo detto questa mattina.

-già, sarebbe molto carino. Concordo con lui.

Non ci stacchiamo ancora dall'abbraccio, e restiamo accoccolati per un paio di minuti.

Poi, Harry rompe l'abbraccio, fissandomi negli occhi.

-andiamo a sederci sul letto? Mi chiede lui.

-oh, okay. Rispondo.

Ci dirigiamo verso il letto e cominciamo una bella conversazione.

Mi racconta cosa gli piace fare nel tempo libero, e io ricambio dicendo che mi piace molto studiare.

-secchiona. Scherza lui.

-smettila imbecille! Ribatto ridendo.

-come mi hai appena chiamato? Mi grida lui, scherzosamente.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 18, 2015 ⏰

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