Sogno o Realtà?

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-Mi portai dietro con forza un mio compagno di classe togliendolo dal suo gruppo di stupidi amici..
...mi scusai con la mia solita dolce voce e sempre con l'aiuto di essa lo invitai ad uscire con me dicendogli di provare un particolare interesse per lui.


"Quanto sei bugiardo Emily? Che intenzione hai?
"Vedrai..per mia fortuna il contadinello davanti a me ha il complesso di Lolita"

Dopo aver scelto il luogo e l'orario Nicolas,così si chiamava, mi salutò con un abbraccio appiccicoso e fastidioso che accettai mal volentieri

"Ha abboccato"
"Che ingenuo che è,povero Nicolas"
"È un lurido come tutti gli altri,gode nel vedermi soffrire e chiedere aiuto"

Portavo un delicatissimo abitino bianco con tre piccoli fiocchetti che adornavano il busto del vestito, la gonna a ruota era abbellita con piccoli dettagli ricamati su di essa e dell'uncinetto nero aggiunto sulla parte finale.
Mi guardai soddisfatta,mancava solo il mio solito fiocco rosso sui capelli ed ero pronta per il mio cosiddetto "appuntamento".

Mi fermai davanti ad un bellissimo parco trapuntato di fiori,il loro profumo mi inebriò ancora una volta ,l'istinto di andare lì ed immergermi in tutta quella meraviglia era troppa..peccato che oggi il mio bersaglio non era un fiore da strappare ma una vera e propria vita umana da demolire.
Mi guardai in giro con la speranza di trovarlo ma ancora quel porco non era arrivato..
..notai per mia fortuna una piccola panchina sotto un meraviglioso salice piangente,ammiravo quell'albero..
Nonostante tutta la sua tristezza continuava a vivere..
Nonostante la sua depressione veniva amato e adorato da tutti per la sua insolita bellezza
Nonostante il suo chiedere aiuto tutti si fermavano all'apparenza senza far caso al sul suo stato d'animo.

"È quello che sta arrivando?"
"Mh,si è propio lui emily"

Mi abbracciò ancora e senza pensarci due volte mise le sue mani sui miei fianchi, lo respinsi brutalmente per poi correre verso il bosco..
..lui ingenuamente e divertito mi corse dietro molto velocemente  per poi braccarmi e buttarmi a terra.
Ero infuriata.
Furiosa.
Arrabbiata.
Mi accanì su di lui con tutte le mie forze,intrecciai le mie dita al suo collo ed iniziai a stringere ridendo della sua sofferenza.
**
Era passato qualche minuto da quando lui era legato dentro casa mia,
aveva dei chiodi impiantati sulle dita prive di unghie,
Le dita dei piedi ormai assenti.
Lucidai la mia forbice,mi ci specchiai su e con molta calma aprii con forza la bocca di Nicolas per poi estrarre la lingua e iniziarla a tagliare lentamente per fargli sentire tutto il dolore che stava subendo in quel momento.
Amavo il suo volto pieno di paura e dolore.
Amavo sentire le sue urla incomprensibili.
Amavo quel momento e volevo gustarmelo nel miglior modo possibile.
Appena finito il lavoro lo scrutai deliziata di tale visione,aveva le lacrime agli occhi ed era ricoperto di un bel rosso intenso, Gli accarezzai la guancia bagnata e avvicinai le mie labbra al suo orecchio
-ora sei perfetto-

Mi svegliai di soprassalto,per fortuna era stato solo un sogno .
Era solo un sogno.
Devo esserne felice o meno?
Ne sono felice,credo.
Mi rigirai nel letto ignara del corpo morente di Nicolas sul pavimento.

Diario di una doppia personalitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora