«Sei sicura?» mi domandò Abby mentre, con l'aria grave di un dottore nel pieno di una complicata operazione chirurgica mi girava attorno scrutando minuziosamente le ciocche di capelli, nel caso, qualcuna fosse sfuggita al grande pennello - imbratto di tintura - il quale veniva impugnato dalla rossa, a testa i su, con fare alquanto inquietante.
Annuii, facendo scontrare tra loro le stagnole abilmente arrotolate che mi pendevano dalle punte dei capelli.
Il liquido appiccicaticcio che colava dal pennello pareva avere la consistenza ed il colore di una caramella gommosa la lampone.
«Mi sembra tardi per cambiare idea adesso» constatai sospirando e l'odore di tintura mi punse il naso.
Un occhiata al timer mi disse che avevo ragione.
«Ok» proferì una volta suonato l'allarme.
Ero disposta con la testa appoggiata al lavandino del bagno, rivolta nella direzione opposta allo specchio, sotto stretto ordine della mia amica, con gli occhi categoricamente chiusi.
«Adesso ferma così finché non ho finito»
Un'ora, 5 secchi di acqua gelida e una piega impeccabile dopo ebbi il permesso di voltarmi.
Ammirammo entrambe soddisfatte le punte ora rosa shocking che erano in netto contrasto con i mio solito biondo platino.
«Cazzo li amo!» esclamai facendo ridere orgogliosamente Abby.
«Sei definitivamente pronta per il tuo appuntamento questa sera» constatò con il sorriso di chi la sapeva lunga.
«Non è un appuntamento» la corressi. «è soltanto ultimo giorno prima della fine delle vacanze e voglio divertirmi»
Sorpresi persino me stessa con quell'atteggiamento positivo e festoso.
«Mi piace come ragioni ragazza!» Disse dandomi una pacca scherzosa sul braccio «ma ricordati che io non sarò lì, quindi non esagerare»
Da quando era lei che ammoniva me?
«La stessa cosa vale per te»
«In caso si metta male, almeno oggi , sappiamo chi chiamare.
Mentre venivo qui ho notato il furgoncino di Drew parcheggiato davanti casa. Credo sia nostro dovere non fargli sentire la mancanza del noioso e desolato stato del Texas doveva lo hanno spedito.»
Pensare al mio migliore amico mi fece tornare immediatamente il sorriso.
Così lo chiamai anche se ormai, io ed Abby eravamo già per strada verso casa sua.
«Hey cowboy!» Lo salutai «com'è il Texas?»
«Alla buon'ora. Dillo che ti eri dimenticata di me» risentire la voce sua voce, leggermente roca con quel accenno d'accento, ma cosi familiare mi fece perdere qualche battito.
«No, è solo che gli ultimi giorni sono stati... movimentati, ecco»
«A dir poco» commentò Abby.
«Sapevo che non dovevo lasciarti nelle mani di Abby, sta cercando di trasformarti in una festaiola non è vero?»
Mi lascia scappare una risata «Penso che di questo passo avrò partecipato a più party durante questi 15 giorni che in tutta la mia vita.»
«Abby mi ha detto della tua esibizione, mi dispiace essermela persa» dal tono sembrava fosse sinceramente dispiaciuto «Avrei voluto essere li, con te»
Improvvisamente capì come mai la gente usasse il detto "avere le farfalle nello stomaco"
«Taylor, c'è una cosa di cui vorrei parlarti, il motivo per cui sono partito... »
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Haunted
RomanceIn quel momento, una parte di me, sapeva che avrei dovuto girare i tacchi e tornare dalla mia migliore amica, perché quella era la cosa giusta da fare, era quello che la Taylor che conoscevo avrebbe fatto e invece lo segui. C'era l'altra parte di m...