Il mio sonno fu interrotto dal fastidioso squillo del telefonino che tentai inutilmente di ignorare tirandomi il cuscino sulla testa. Smise di suonare solo quando partì la segreteria e dopo qualche secondo ricominciò. Ancora ad occhi chiusi allungai una mano cercando a tentoni i jeans sul pavimento, armeggiai un po' per tirare il cellulare fuori dalla tasca.Risposi ancora sbadigliando.
Dall'altro capo qualcuno respirava furiosamente «finalmente! Dove sei?»
«Abby?» avevo la bocca impastata dal sonno
«Aspetta ti ho svegliata? Dormivi? Dove? » sembrava quasi isterica.
«A quale domanda devo rispondere prima? ok andiamo per ordine: si mi hai svegliata di conseguenza si dormivo, e nel mio letto a casa mia» al contrario io non potevo essere più calma e assonnata di così
«da sola?»
«no!» feci una pausa «con Meredith» al che la mia "adorabile" gatta infastidita per essere stata anche lei svegliata scese dal letto senza nemmeno provare a scavalcarmi ma passandomi direttamente addosso.
«è stato bello anche per me» le urlai dietro mentre scodinzolava in corridoio.
«la smetti di scherzare? Ero preoccupata!» mi rimproverò Abby
«perché?»
«perché alla festa ti sei appartata con uno sconosciuto e poi nessuno ti ha più vista. Diciamo che ho fatto qualche ricerca, ho chiesto in giro e non sembra godere di un ottima reputazione »
«quindi non eri preoccupata, ti sentivi in colpa»
«non sono stata io a dirti di andare con lui»
«infatti hai fatto di peggio: hai usato la tua "occhiata" quindi è come se lo avessi fatto»
«sai che quasi ti preferivo quando pensavo ti avessero rapita e chiusa nel bagagliaio di un'auto?»
Ridemmo entrambe.
«hai mai notato che le nostre telefonate mattutine di domenica il 90% delle volte non hanno il minimo senso?» constatai.
«si, ma questa non è una di quelle volte»
«eri davvero cosi preoccupata?» non era esattamente una cosa da me però, non ero io la pazza incosciente tra le due.
«intendo che non è una di quelle volte perché oggi è venerdì! non ti ho visto a lezione, tuo fratello ha detto che non ti ha sentito rientrare...»
Avevo già smesso di ascoltarla alla parola "venerdì"
«poi pensi davvero che se non mi trovassi a scuola ora non sarei li a strangolarti con le mie mani?»
Da quando era lei quella che mi metteva in guardia o mi sgridava?
Non sentì il resto di quello che ormai era diventato un monologo dato che avevo mollato il telefono ed ero letteralmente saltata giù dal letto quando mi resi conto che ero così in ritardo da aver perso la prima ora.
mi accorsi di avere addosso soltanto i pantaloni del pigiama e di aver dormito con la maglietta addosso solo quando passai di fronte la grande specchio del bagno.
Tra studio, impegni e feste non avevo quasi chiuso occhio e la cosa si notava.
Corsi di nuovo in camera e ripresi il telefono
«ti ricordi quel film sugli zombie che mi hai costretto a vedere?» omisi un "nonostante tu sappia che li odio"
«uhm-uhm»
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Haunted
RomanceIn quel momento, una parte di me, sapeva che avrei dovuto girare i tacchi e tornare dalla mia migliore amica, perché quella era la cosa giusta da fare, era quello che la Taylor che conoscevo avrebbe fatto e invece lo segui. C'era l'altra parte di m...