Capitolo 9

12 0 0
                                    

Rimasi a bocca aperta immobile sperando, che forse, tutto questo l'avevo sognato. Nella mia testa avevo ancora l'immagine del ragazzo che usciva dall'appartamento, chiudendo la porta dietro di se, come se fosse casa sua. Alla fine mi ripresi e corsi per il corridoio; mi avvicinai e girai la chiave nella serratura.

Mi voltai di spalle; appoggiandomi alla porta lentamente andando giù per sedermi. Appoggiai la testa sulla porta e chiusi gli occhi. Presi aria nei polmoni, e dopo un po la rilasciai.

'Non è più qui' pensai di nuovo chiudendo gli occhi. Non capivo perché stesse succedendo. Perché proprio a me? Finora ho visto cose del genere solo nei film criminali o horror, e ora? Ora stava accadendo veramente e fa più paura che sullo schermo televisivo.

Dannazione- maledissi nella mia testa. La cosa più importante è che non sia successo niente. Sarebbe potuto succedere molto peggio. Avrebbe potuto uccidermi, o stuprare, ma non l'ha fatto. Non si è arrabbiato anche se l'ho visto.  Forse non se n'è accorto?

Girai la testa verso la stanza. Mi ricordai che stava andando verso l'uscita, quindi doveva essere stato da quelle parti. Mi alzai dal pavimento e corsi nella camera. Sul mio letto c'era un foglio rettangolare piegato a metà, e accanto a lei una scatola quadrata nera e una rosa rossa. Stavo in piedi sulla soglia della porta guardando le cose sulle lenzuola. Certo, ero curioso di vedere cosa ci fosse dentro, ma non ero convinta di aprirla. Che cosa succede se si tratta di una bomba? Oppure una trappola e il pazzo in un momento sarà di nuovo qui?

-Caitlin idiota, drammatizi- mi dissi,  quando mi controllo l'isteria. Stavo perdendo tempo invece di guardare il foglietto e la scatola.

Ma prima che riuscisi a vedere da vicino i regali il mio telefono squillo. La mia testa si inclino a sinistra, appena sentì la canzone Avicii-Levels.

Sapevo che era Cassie. Avevo attribuito questo pezzo al suo contatto, per darle piacere. Grazie a questo, so subito che non chiama nessun altro che la mia amica, il che mi facilità la risposta o meno ad una chiamata.

-Si?- chiesi, camminando lentamente verso il letto e raggiungendo il biglietto.

-Ehi Cait, vuoi che io e Dan ti veniamo a prendere? Perché sai forse è un idea migliore, se bevessimo troppo..- Cas iniziò il suo monologo, mentre io aprivo il foglietto, sedendomi a leggere il suo contenuto

'Non esiste una vera creazione senza bigiotteria, mettilo con il vestito, non deludermi Caitlin.- Ashton xx

ps. Grazie per lo spogliarello, mi hai riscaldato fino a diventare rosso.'

-Cait, ci sei? Cait?- sentì Cassie chiamarmi nel telefono dopo di che appogiai il biglietto.

Che stronzo, pensai stropicciando la carta. Era lui in casa mia! È un pazzo! Il cuore batteva più veloce di un motore, e le guance bruciavano per l'imbarazzo. Non potevo credere, che questo uomo era in grado di commentare in questo modo. Buttandai sulle lenzuola il foglietto stropicciato. Sulla mia faccia c'era dipinta rabbia. Ashton si era intrufolato in casa mia, mi ha vista solo in intimo e si è anche permesso di commentare in quel modo. Strinsi i denti, e dopo la bocca, per non far uscire nessun suono, che potrebbe preoccupare Cassie che inizierebbe una serie di indagini. Ero incazzata, ma non volevo darlo a vedere.

-S-si- balbettai, quando mi resi conto che Cas stava ancora aspettando la mia risposta. Quando ricominciò a parlare io presi la scatola, che giaceva accanto alla lettera. Tenendo il telefono in una mano, con l'altra cercavo di aprire il pacchetto avevo un po di difficoltà. Quando finalmente riuscì a spacchettare il mini scrigno, mi cadde dalle mani cadendo a terra, e il suo contenuto si trovava ora vicino alla scatola quadrata, invece che in essa. Per terra c'era un ciondolo dorato.

Ombra//a.irwin (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora