Capitolo 14

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PLEASE DON'T SAY YOU LOVE ME - GABRIELLE ALPIN

Vi consiglio davvero di ascoltarla. Le parole, la melodia, tutto descrive la relazione fra Stiles e Lydia alla perfezione, secondo me!

Kira sbadigliò un'altra volta.

"Scott mi ha detto che una volta siete andati al ballo insieme."

Lydia parve aver ricevuto un pugno nello stomaco. Si piegò su se stessa scendendo dalla finestra e tornando a letto, come se l'aria della notte si fosse improvvisamente fatta più fredda.

Annuì, ed i suoi capelli si scompigliarono ancora di più.

Ormai aveva rinunciato alla prospettiva di tenerli in ordine. Kira l'aveva già vista in stati pietosi, una volta in più non avrebbe certo peggiorato la situazione.

"Mi ha accompagnata al Ballo d'Inverno. L'anno scorso." Mormorò coprendosi le gambe con il lenzuolo.

La stessa Lydia si stupì nel notare quanto sembrava essere passato da quella serata, quanto erano cambiati. Tutti.

Eppure non era passato che un anno... uno e mezzo, per la precisione.

"L'anno scorso... intendi in seconda?" Domandò la mora cercando di spronare l'amica a parlare.

"Già. Inizialmente sarei dovuta andare con Jackson, ma... be', la nostra relazione aveva cominciato ad avere problemi, a barcollare... okay, non è vero. La verità è che avevamo già rotto, ma ancora non volevo accettarlo."

Kira annuì incoraggiando l'amica a parlare.

"Allison mi aveva convinta ad andarci con Stiles, mentre lei veniva accompagnata da Jackson. Era convinta che non volessi farmi accompagnare dal moro perché lo reputavo uno dei più grandi sfigati di Beacon Hills. Non sapeva che mi tenevo alla larga da lui perché in ogni singolo istante non provavo altro che l'egoistico desiderio di saltargli al collo, abbracciarlo e chiedergli scusa e, a volte, lo ammetto, persino baciarlo."

Lydia parlò in fretta, mangiandosi le ultime lettere dal nervosismo proprio come faceva con le unghie.

Cercò in tutti i modi di evitare di far barcollare la voce nel pronunciare il nome di quella che era -e che sarebbe sempre stata, nel profondo del suo cuore-, la sua prima amica. La migliore di tutte.

Kira aveva sentito così tanto parlare dell'«altra mora».

Sapeva che era morta alcuni mesi prima, c'era anche lei, quando era successo.

Non la conosceva bene come Lydia, non era penetrata altrettanto a fondo nel suo cuore, ma sapeva benissimo quanto fosse stata importante per l'altra ragazza e non volle risollevare l'argomento.

Lydia aveva bisogno di pensare ad altro.

E Stiles era proprio il tipo di «altro» che in quel momento faceva al caso suo.

"Quando scesi dalla jeep azzurra di Stiles, nel parcheggio della scuola, non riuscii a fare a meno di invidiare Allison, che era accompagnata da quello che avrebbe dovuto essere il mio cavaliere.

Cercai in qualche modo di attirare l'attenzione di Jackson. Avevo messo un vestito sfarzoso per farmi notare da lui, ma quando mi vide mi degnò appena di un'occhiata prima di avviarsi in palestra, dove si sarebbe tenuto il ballo.

Cercai di non far vedere quanto in realtà ci fossi rimasta male, di nascondere il mio orgoglio ferito, ma ovviamente Stiles capì al primo sguardo che il suo atteggiamento era stato un duro colpo.

Mi ero ripromessa di non dargli corda, eppure al primo «secondo me sei bellissima» che mi sussurrò mi sciolsi come un ghiacciolo.

Entrammo in palestra a braccetto, io appesa al suo avambraccio teso in avanti per me.

Memories // Wattys 2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora