È in te

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Devi spogliarti di tutti gli abiti con i quali il mondo, con le sue leggi, ti ha vestito fino ad ora. Mettiti a nudo davanti a Dio ed individua il tuo nemico senza mentire a te stesso: spesso è più facile di quanto sembri.
Con la massima sincerità lascia che si manifesti la tua più grande debolezza.
Il popolo d'Israele era in una situazione di oppressione e sapeva bene il perché, infatti, al cap. 6, vers. 1, vediamo come: facevano ciò che è male agli occhi di Dio. Quando però si resero conto che la situazione di miseria in cui si trovavano li stava schiacciando, si pentirono e cominciarono ad invocare l'aiuto del Signore.
Il nemico che si è accampato dentro di te vuole metterti in miseria: ti prego, non abbatterti, ma alza anche tu un grido d'aiuto al Signore.
Cercherò di fare alcuni esempi tratti dal nostro quotidiano.
Tempo fa ho conosciuto una persona che si lamentava spesso della sua situazione economica, il suo portafogli era sempre vuoto e sospetto che avesse anche un sacco di debiti. Questa sua condizione lo stava opprimendo, ma scavando più in profondità venni a sapere che era legato da un tremendo vizio. Il gioco d'azzardo.
Stava ore davanti ai video poker arrivando a spendere cifre allucinanti.
Una volta mi disse di aver speso più di 800 euro in un pomeriggio.
Questo era il suo nemico.
Ora poteva scegliere se continuare a lamentarsi o se fare qualcosa per sistemare la sua situazione.
Doveva ammettere a se stesso di avere questo problema e di non essere in grado di risolverlo senza l'aiuto di qualcuno. Di Dio.
Un altro mio conoscente era in un momento in cui la sua vita stava andando a rotoli.
Dopo più di vent'anni di matrimonio la moglie lo aveva lasciato.
A suo dire era lei che sbagliava. Successivamente ebbe grossi problemi anche con il lavoro.
Venni poi a sapere che aveva una forte dipendenza dall'alcol.
L'alcol era il suo nemico. Il Madianita che si era accampato nella sua vita e che lo stava riducendo alla miseria.
Per avviare un cambiamento era necessario ammettere questo problema a se stesso e a Dio, riconoscendo di aver bisogno d'aiuto. Doveva scegliere.
Ora ti prego di considerare la tua realtà, forse il tuo nemico è meno pericoloso dei due esempi che ho appena esposto, ma se lo lasci accampare nella tua vita continuerà a generare miseria attorno a te.
Ricorda come il popolo d'Israele era costretto a vivere nelle caverne (Cap. 6, vers. 2).
In conclusione, questa prima roccia su cui posare il tuo primo passo consiste nell'individuare la fonte della tua oppressione e ammettere onestamente di aver bisogno d'aiuto.
Non avere fretta, fermati e fai un'analisi profonda della tua situazione.
A questo punto ricordo l'ultima frase del capitolo 6 al versetto 6: alzare un grido d'aiuto al Signore.
Se leggi attentamente anche il versetto 7 dello stesso capitolo vedrai che Dio si mobilita subito e manda al popolo d'Israele un profeta.
In poche parole, se sai che c'è un nemico che ti sta opprimendo e vuoi sbarazzartene, Dio è pronto a mobilitare la sua potenza per aiutarti.
Individuare il tuo nemico è fondamentale, ecco perché ti chiedo di compiere questo tuo primo passo con molta serietà. Non è un gioco.
Ricorda che un piccolo virus può scatenare un'epidemia.
Ora che hai fatto il primo passo, potrai scorgere davanti a te la prossima roccia.

Vinci il tuo nemicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora