Ogni tanto, quando mi ritrovo da sola nella mia cameretta a pregare disperatamente che Morfeo mi prenda tra le sue braccia, mi capita di pensare alla mia breve (fino a questo momento) esistenza: penso a quanto sia cambiata nel corso degli anni, a quante cose nuove abbia scoperto e a tutte le altre che devo ancora conoscere. Ma si sa, non si finisce mai di imparare.
Nonostante stia iniziando solo ora, data la mia giovane età, a essere davvero consapevole del fatto che io sia uno dei tanti minuscoli puntini che compongono questo mondo ancora in larga parte sconosciuto, durante le mie riflessioni mi sembra di avere alle spalle un passato molto ricco. Quante persone ho incontrato durante il mio cammino, quante emozioni diverse ho vissuto, quante cose ho imparato... Ogni singolo istante vissuto ha contribuito alla "creazione" della persona che sono ora, un essere che però deve ancora subire molte evoluzioni.
Tra coloro che mi accompagnano in questa strada piena di salite, discese, curve e incroci sempre diversi, e che la percorrono con me trovandosi nelle stesse circostanze, ci sono le mie migliori amiche. Sono cinque, tutte con un proprio carattere, un proprio pensiero, un proprio modo di affrontare le cose. E ciascuna di loro mi ha insegnato qualcosa di speciale, che custodirò gelosamente nella mia memoria.
La prima che ho conosciuto è stata Valeria: non ricordo né il giorno né il luogo; probabilmente ci siamo viste per la prima volta all'asilo, quando io andavo nella classe che frequentavano i bambini più grandi di me di un anno, perché i miei genitori avevano scelto di farmi fare la primina, o forse è stato solo grazie alle nostre mamme, che si conoscevano bene. Spesso ci incontravamo per giocare insieme e poi abbiamo anche iniziato le nostre prime uscite l'una in compagnia dell'altra. Ricordo che mia madre era molto felice che fossi sua amica, perché considerava Valeria una brava bambina, molto gentile ed educata, e lo è ancora adesso, anche se non è più una bambina. Per qualche tempo, poi, ci siamo perse di vista. La causa? I miei genitori hanno avuto la brillante idea di farmi frequentare le scuole medie non nel mio paese, ma in uno vicino, cosa che inevitabilmente mi ha fatto cambiare le amicizie. Per questo motivo, siamo diventate davvero amiche al liceo. Con Valeria condivido molti pezzi della mia vita; lei fa altrettanto, e ciò mi rende felice. Molto spesso la pensiamo allo stesso modo, arriviamo a dire frasi intere all'unisono, e anche se mi ripete continuamente che sono io che la copio solo perchè sono più piccola, le voglio un gran bene. Sa essere decisa, lotta per le sue opinioni e crede davvero nelle cose che dice e che fa. La sua migliore qualità è la sincerità, una caratteristica che inizialmente mi spaventava e mi faceva sentire davvero piccola, ma grazie alla sua testardaggine e al suo immenso orgoglio (a volte esagerati) ho imparato a non avere paura di dire ciò che penso e a seguire un obiettivo fino in fondo. Con lei sono cambiata tanto.
La seconda che ho incontrato è stata Maria. In questo caso ricordo le circostanze del nostro primo incontro: una sera d'estate eravamo in una casa in campagna di una coppia di romani davvero simpatica che i miei genitori conoscono grazie all'ormai ex di mia sorella; la famiglia di Maria, invece, è legata con essa da rapporti di parentela. Siamo subito entrate in sintonia grazie anche alla nostra comune passione per i cani e a partire dal mese di settembre dello stesso anno abbiamo avuto l'occasione di vederci spesso, dal momento che ho iniziato a frequentare il suo stesso corso di danza. Eravamo davvero unite, oserei dire inseparabili, e anche se entrambe siamo molto diverse rispetto ad allora è così tutt'oggi. Ricordo ancora quando giocavamo nella sua cameretta con il Nintendo DS per ore e ore (la mia vista ne ha risentito), e quanto l'ho invidiata quando le hanno regalato la versione "aggiornata" di quel gioco! Di Maria apprezzo tanto la spontaneità, il suo essere "diversa", "atipica", ma senza oltrepassare i limiti. Inizialmente era più o meno una bambina come tutte le altre, poi con il passare del tempo il suo lato "artistico" è venuto sempre più fuori. Lei mi ha insegnato che spesso, dietro un'immagine non comune, apparentemente sicura di sé, si nasconde un animo affettuoso, timido, a volte fragile.
Un'altra persona che in passato frequentava il corso di danza con me e che è lì che ho avuto l'occasione di conoscere è Simona. Anche lei, insieme a me e Maria, ha trascorso molti pomeriggi attaccata ai videogiochi, e ancora oggi ci capita di parlarne e di sorridere ricordando questa nostra passione. Simona è una ragazza gentile, sincera e molto riservata, non timida, come la giudicano in molti. Una persona timida ha difficoltà ad approcciarsi con gli altri, teme il loro giudizio e ha bisogno di acquistare sicurezza prima di aprirsi. Lei invece, a mio parere, scruta silenziosamente chi le sta vicino, osserva con quei grandi occhi ogni particolare, e dopo aver analizzato il materiale raccolto fa le sue valutazioni. Per questo motivo, mi ritengo fortunata ad essere sua amica: evidentemente c'è qualcosa in me che apprezza. A modo suo, inoltre, sa essere molto affettuosa. Grazie a lei ho imparato a scegliere le parole e, ahimè, anche le persone.
Ora tocca alla più grande del gruppo, quella che io chiamo "la capobanda": Marika. E' un vulcano sempre attivo, coinvolgente, con lei non ci si ferma mai. Quando ha un'idea la dice e fa di tutto perché si concretizzi. In questo andiamo molto d'accordo perché anche io non amo stare "a riposo", e molte delle cose trasgressive - si fa per dire - che abbiamo fatto quest'estate le abbiamo organizzate insieme. L'ho conosciuta perché frequentava le scuole medie con tutte le altre, e anche se poi ha scelto il Liceo Scientifico, mentre noi il Classico, siamo ancora unite nello stesso gruppo. In realtà ci siamo avvicinate molto quest'estate grazie all'interesse per un gruppo di ragazzi, ma questo è stato solo la spinta per scoprire che abbiamo tante altre cose in comune. Sono davvero contenta di aver acquisito grande confidenza con lei perché è molto matura, intelligente, e mi piace questo suo lato intraprendente. Cosa ho appreso grazie alla sua speciale amicizia? Che non bisogna avere paura di sperimentare, e che tutto (o quasi) è possibile se lo vogliamo!
Infine, c'è lei: Federica. Nelle sue vene (che odia guardare) scorre sangue napoletano, e questo la rende vivace, scherzosa e piena di calore e interesse per gli latri. Tuttavia quest'ultima caratteristica, che io considero una qualità, a volte la tradisce: la sua grande attenzione per le emozioni altrui fa sì che si dimentichi delle SUE emozioni e che spesso abbia paura di dire la propria opinione, anche se sta imparando anche lei che un pizzico di egoismo non guasta mai. Dice di avere scarsa autostima e di essere molto autocritica, ma noi tutte sappiamo che vale molto e che ha davvero tanto da offrire. La sua amicizia per me è davvero preziosa, sa ascoltare e darmi consigli, sa consolarmi e convincermi a non arrendermi, e mi auguro che anche lei non abbia mai paura di seguire i suoi sogni e di dimostrare al mondo le sue meravigliose qualità. Tra l'altro, mi sono affezionata molto anche alla sua famiglia, così calorosa che mi ci trasferirei senza problemi (ovviamente se non avessi la mia).
Oltre a questa pazza banda di cattive ragazze alle quali sono molto affezionata, ci sono anche altre persone che mi hanno aiutata a crescere. Alcune ormai hanno imboccato strade diverse dalla mia, e nonostante in alcuni casi questo mi abbia fatto soffrire, le ringrazio. Altre vanno e vengono, e il loro "vagare" mi rende più attenta nel fare le mie scelte, sia che si tratti di chiudere loro definitivamente la porta sia di dare una seconda possibilità. E poi ci sono quelle che ancora oggi fanno parte della mia vita, e non c'è niente di meglio che averle con me. Una di queste è Diana, la mia "cugina" preferita. In realtà non siamo parenti, o forse lo siamo alla lontana, ma non è questo che conta. La conosco ormai da sei anni, e la cosa che da sempre ho apprezzato di lei è l'allegria che riesce a regalarmi. Bionda e bellissima, è come un sole in piena estate. Mi consiglia, mi sprona a non avere paura né vergogna, mi ascolta, mi aiuta.. potrei continuare all'infinito. Spesso in me rivedo lei qualche anno fa: stessi graduali cambiamenti, stesse difficoltà, stesso entusiasmo di vivere nuove avventure. Grazie a lei sono riuscita a diventare più sicura di me stessa, a non voler fuggire dalle situazioni diverse dal solito, a vestirmi in modo più audace - che non è sinonimo di volgare - senza temere il giudizio degli altri. Anche se presto partirà per Roma, dove frequenterà l'università, e quindi non avremo più modo di vederci spesso come in questi anni, sono sicura che continuerà ad essere sempre per me un ottimo punto di riferimento e un buon esempio.
Non posso non menzionare la mia famiglia, i miei genitori, mia sorella e mio fratello, presenze fondamentali che ricorrono alla loro esperienza per insegnarmi ad affrontare la vita al meglio, ognuno a modo proprio.
Credo che famiglia e amici siano il tesoro più prezioso che l'uomo possa mai trovare, ma anche quello più difficile da custodire. Molte volte ci si concentra così tanto su quel diamante costoso che non si ha ma che si vorrebbe avere da dimenticare che ciò che si possiede è la pietra più pregiata di tutte.
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Cambiamenti
General FictionRiflessioni di un'adolescente che si trova a vivere una serie di cambiamenti inaspettati.