Terzo foglio 22 luglio 1886

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Mi preparo a partire all'alba. Ho preso accordi con il dottor Borescu, che incontrero' tra due giorni, e altri accordi sono stati presi con il dottor Kupfer, che ha promesso di far visita a mia moglie domani sera. Daniel è un brav'uomo e un medico capace, anche se credo che sia superstizioso quanto gli indigeni di terre meno civilizzate. Non manca mai di rimproverarmi perché mi avventuro nelle terre barbare. Da parte sua, per quello che ne so, non si è mai allontanato per più di100 chilometri da casa sua, tranne quand'era studente a Düsseldorf. Tuttavia nutro la massima fiducia in lui. Potrà anche essere di vedute ristrette ma è stato un buon vicino e i suoi pazienti, che vivono tutti nel raggio dei cento chilometri, lo amano e lo tispettano. Lascio la mia cara moglie in buone mani.

[Da quel che ricordo, ho usato raramente, ammesso che l'abbia mai fatto, l'aggettivo " barbaro" in riferimento ad altri Paesi. Più importante ancora, non ho mai sospettato che Van Helsing potesse considerarmi in questi termini. L'ho sempre ritenuto un uomo molto brillante e perbene, sebbene fosse un po' sfuggente e non praticamente bravo ad esprimere i suoi sentimenti. Per quanto riguarda le superstizioni poi, lui era molto più superstizioso di me. Almeno questo pensavo all'epoca, oggi non ne sono più sicuro. ]

Come temevo, il mio tesoro non è affatto contenta di sentire che mi avventurero' in un'altra regione del continente senza di lei. Al mio ritorno dalla visita al dottor Borescu, devo mostrarle la mia gratitudine, dandole tutta la mia attenzione e assecondando ogni suo capriccio. Lei è il mio amore, tollerante, affabile e Libera pensatrice, e non voglio sia delusa da me, né che cerchi consolazione tra le braccia di un'altro uomo. Ma sto divagando.

Il diario del Professor Abraham Van HelsingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora