Capitolo 2: Scuola!

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"Ehi Ririchiyo." la chiamò Alessia.
"Dimmi."
"Ho saputo che c'è un nuovo professore all'indirizzo di biologia e chimica."
"Davvero? Io non ne sapevo niente."
"Si. E dicono che sia davvero un fusto fighissimo! Tutte le ragazze gli sbavano dietro!"
"No! Davvero? E ce l'abbiamo noi??"
"Si! Tutto per noi!!"
"Yeee!" sbottarono in coro le due amiche saltellando verso l'ingresso della loro scuola.
Non vedevano l'ora di scoprire chi fosse il nuovo professore.
***
'Uffa... queste lezioni sono una palla...' pensò Kagome mentre il professore spiegava algebra.
Stavano tutti aspettando con ansia l'arrivo degli studenti dell'Aoba, e così le ore si erano "allungate" per i ragazzi lì presenti.
Kagome aveva scelto un linguistico e studiava francese e tedesco, oltre l'inglese. Il suo sogno era andare a visitare Amsterdam, Parigi e Londra, per lei delle stupende città e importanti patrimoni culturali di bellissime nazioni.
Ci sarebbe andata un giorno, ne era sicura ...
I suoi pensieri vennero interrotti dalla campanella e Sango le si affiancò mentre rifaceva la borsa, improvvisamente nervosa.
Sentirono dei rumori ed alcune esclamazioni provenire dalle finestre e dedussero che gli ospiti erano arrivati.
Sango sorrise prendendola per mano e insieme alla loro classe si avviarono per il giardino, dove avrebbero passato l'intera giornata.
Scesero le scale e superarono le porte d'ingresso, avendo accesso così ad un giardino munito di campo da calcio e pallavolo, pieno di studenti, la maggior parte ragazzi, che chiacchieravano e ridevano tra loro.
I professori elencarono poche e semplici regole da seguire e poi lasciarono i ragazzi in giardino.
Kagome e Sango rimasero con Ayame in disparte, mentre Jakotsu aveva già fatto conoscenza con alcuni ragazzi abbastanza carini ma dall'aria un po' svogliata.
"Il solito Jakotsu!" rise Sango e Kagome le diede ragione.
"Però a me sembrano abbastanza strani questi ragazzi, sapete, ragazze?" disse ad un certo punto Ayame
"Dici?"
"Si. Mi sembrano un po' troppo svogliati e sicuri di sè."
"Beh, se lo dici tu ..." mormorò Kagome appoggiandosi al muro della scuola.
Ad un certo punto un gruppetto tanto folto quanto bizzarro ai diresse verso di loro...
***
Ririchiyo continuava a ticchettare le unghie sul legno, impaziente.
A breve avrebbe scoperto chi fosse il nuovo professore delle facoltà di biologia e chimica assegnato alla sua classe, e ora per l'attesa stava impazzendo.
"Ririchiyo ..." mormorò Alexia mentre metteva il cellulare spento in borsa.
"Si? Che c'è?"
"Sei agitata."
"No, affatto."
"Ti basta guardarti." la apostrofò Alexia "Meglio se metti via il cellulare, prima che ti vedano."
Ririchiyo parve riscuotersi e balbettando qualcosa in risposta, si apprestò a mettere via il suo palmare.
Quando ebbe finito la maniglia della porta della loro aula si abbassò con uno scatto.
Le due amiche si tesero come due corde di violino, quando la persona tanto attesa entrò lentamente avviandosi verso la cattedra.

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