Capitolo 11 *Mancati Corvonero, ricordi e stagioni

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San Valentino era alle porte e così pure la primavera. Gli alberi erano in fiore, la fredda neve invernale lasciava il posto al caldo primaverile e tutte le coppie sembravano rinvigorite, dando fastidio a chi, come me, aveva il cuore a pezzi.

Vagavo per i corridoi vedendo più coppie di quanto ricordassi, le ragazze giravano per la scuola in preda all'eccitazione perchè a breve avrebbero potuto dichiararsi o ricevere fiori e cioccolatini dai ragazzi.

Io dal canto mio mi buttavo a capofitto nello studio traendo piacere da ogni buon risultato che ottenevo.

Con Malfoy, mi sforzavo a chiamarlo così perchè il ricordo del suo nome mi faceva troppo male, non parlavo da settimane. Dopo quella lite mi venne difficile andare di nuovo ad incontrarlo nel nostro posto segreto e quindi le occasioni per chiarire non erano state molte.

<< Levati di mezzo Malfoy! >> Harry come al suo solito non perdeva occasione per provocarlo, senza sapere le fitte che mi provocavano le sue continue insinuazioni. Dal canto suo il Serpeverde rispondeva velenoso come sempre.

<< Perchè Potter altrimenti che fai? Hai intenzione di chiamare mammina o papino? >> Tiger e Goyle trovavano la battuta del loro Alfa molto divertente.

<< Forse potremmo chiamare il tuo di padre Malfoy! >> scoppiai io.

<< Non nominare mio padre Granger! >> rispose ma senza il suo solito veleno.

<< Non voglio nemmeno sentirne parlare di tuo padre! >> sputai e mi allontanai a grandi passi, i ragazzi che mi seguivano preoccupati << Non finisce qui! >> urlò Ron. Non volevo stare con loro, volevo solo buttarmi sul mio letto e piangere nascosta dalle grosse tende di velluto del baldacchino, così aumentai la distanza ta me e loro.

<< Ma cosa era quella storia? >>

<< Io non ne so niente... >>

<< Chissà cosa voleva dire... >> parlottavano Harry e Ron.

Quando salii sulla torre dei Grifondoro corsi subito in camera. Mi accorsi che sul davanzale erano poggiati due uccellini marroni che cinguettavano allegramente. Fu una tortura peggiore di quanto mi sarei mai aspettata. Scoppiai in lacrime singhiozzando contro il cuscino. Potevo ancora soffrire per lui in questo modo? Eppure avevo capito che lui non sarebbe mai cambiato veramente, mi ero rassegnata. O forse era ciò che volevo credere. Mi spogliai e mi infilai sotto le coperte tirando le tende, non avevo intenzione di vedere più nessuno per l'intera serata, quando finalmente la coppia di volatili sparì in cielo e io entrai in uno stato di dolorosa dormiveglia.

<< Hermione non vuoi scendere a mangiare? >> Ginny era premurosa come la signora Weasley.

<< Non ho fame, grazie... >> borbottai da sotto il cuscino.

<< Ok...se vuoi parlare, dopo cena mi trovi nella sala comune comunque... >>

Mi resi conto che la mia reazione aveva probabilmente preoccupato tutti. Cosa avrebbero pensato? Avevo avuto uno scambio di battute alquanto bizzarro con Malfoy, poi ero scappata e mi ero chiusa in camera, e ora non stavo scendendo nemmeno per la cena. Speravo solo che nessuno riuscisse a capire nulla di ciò che realmente aveva dentro la testa.

Dopo cena scesi in sala comune con una tuta e un cappello nonostante non facesse freddo per niente, perchè volevo simulare un mal di testa, o un raffreddore, non sapevo bene cosa dire in realtà.

<< Tutto ok? Sei corsa via e poi non sei scesa...se è stato per quello che ha detto Malfoy... >>

<< Ho avuto dei forti crampi allo stomaco e ho vomitato...forse sto covando un'influenza...credo che andrò a stendermi di nuovo a letto...grazie per l'interessamento ragazzi... >> e risalii le scale fino alla mia camera.

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