14. Distrazioni

36 8 1
                                    

Ormai avevano deciso, i due guardiani, avrebbero combattuto in coppia e al fianco dei lupi, i loro principali alleati. Le paure dovevano essere abbandonate e il coraggio venir fuori.

Conan continuò a spiegare ai ragazzi le caratteristiche della mappa, tutti quei puntini neri contrassegnavano le città che avrebbero dovuto visitare, o meglio, i posti in cui avrebbero combattuto contro le tenebre, contro il male. La prima tappa era l'Alaska, il luogo in cui era riposto l' incantatores, lì i guardiani sarebbero venuti in possesso del loro personale potere. Poi seguivano diverse città alcune metropoli come Londra, ma anche piccoli paesini costieri o di montagna.

Sea e Luc avevano seguito ogni singolo passaggio, attenti ad ogni informazione che si sarebbe potuta rivelare utile nel loro viaggio. Sarebbero dovuti arrivare in Alaska entro il 3 di Gennaio, così avrebbero avuto il tempo di organizzarsi e cercare di inventare una qualche scusa per le famiglie, dato che spiegargli la verità gli era stato proibito fin da subito. Il lupo aveva mostrato loro un itinerario molto lungo ma li aveva rassicurati dicendo che avrebbero potuto continuare a vivere le loro vite, Luc avrebbe potuto continuare gli studi all'università e Sea, ora che aveva trovato il suo guardiano, poteva pensare al suo futuro. Avrebbero fatto una tappa alla volta, con delle pause a seconda delle loro esigenze, il branco aveva proprio organizzato tutto...

Anche quell'estenuante giornata era finalmente conclusa, e i guardiani si incamminarono sulla strada del ritorno.

-Come farò a dare gli esami, e soprattutto a studiare, non capisco come posso essere finito in un casino così grande, ancora mi sembra tutto solo un sogno.-

-Smettila di lamentarti di continuo Luc! Abbiamo accettato entrambi ormai, e non possiamo essere così codardi da tirarci indietro proprio adesso che tutto è stabilito-

-Non capisco come fai ad essere così sicura di potercela fare, come fai a sapere che al primo scontro non verremo squarciati da uno di quei mostri, dei quali oltretutto sappiamo ancora poco niente?-

-Sono fiduciosa nei lupi, sento che uniti possiamo riuscirci. Abbiamo un piano Luc, e vedrai che appena evocheremo la nostra dote, saremo forti e in grado di fronteggiare le tenebre-

-Ah, giusto. Questa storia del potere... dio mi sembra di essere spiderman prima di essere punto dal ragno-

-Senti perché non smettiamo di parlare di tutta questa storia e per una sera fingiamo di essere due normali ragazzi?- Luc rise

-Mi sembra davvero di essere in un fottuto film. Tutto ciò non può essere vero- disse Luc con un'aria divertita. Con quella frase accettò l'invito di Sea che propose di vedere un film a casa sua e ordinare del cibo da asporto.

Sea abitava in un monolocale molto stretto, ma ben arredato ed accogliente. Luc si sedette subito sul divano nero nel salottino e, mentre la ragazza era in bagno, scelse una commedia comica dallo scaffale dei dvd.

-Ottima scelta, quella commedia demenziale ci farà sicuramente distrarre un po'- disse Sea entrando nella stanza e buttandosi sul divano con un forte tonfo.

Fecero partire il film ed era davvero divertente, risero come non facevano da giorni o forse settimane, sempre impegnati com'erano. Dopo mezz'ora arrivò la cena e si gustarono affamati i ravioli al vapore. Era circa mezzanotte quando finirono di vedere il film, ancora divertiti al ricordo delle scene appena viste. -Grazie mille della serata Sea, mi hai davvero aiutato a non pensare per un po'- disse Luc abbracciando la sua compagna guardiana -te ne sono debitore- aggiunse -prima o poi dovrò ricambiare-

-Ci conto- rispose Sea. Luc prese dal divano il suo insebarabile giubbetto di camoscio e si avvicinò alla porta.
Percorse di fretta le scale per scendere in strada e si incamminò felice verso casa. Era ormai arrivato all'angolo della pasticceria di Maria, praticamente sotto il portone del condominio, quando rallentò il passo, incerto e si fermò, accostandosi al muro per non essere visto.
Sul marciapiede, accostata ad un lampione c'era Lena, e sembrava essere immersa in un'intenso abbraccio con un ragazzo. A Luc non sembrava di averlo visto prima di allora, aveva conosciuto alcuni dei suoi amici, quando questi erano venuti a mangiare una pizza insieme, ma con la testa rivolta nell'incavo della spalla di Lena non riusciva a scorgere la faccia. Quando le braccia dei due si sciolsero, Luc lo riconobbe, lo aveva già intravisto nello spazio comune dell'università, doveva avere all'incirca la sua età, aveva una lunga chioma bionda che teneva legata in una coda. In quel momento si ricordò dello sguardo arcigno e quasi schifato che gli aveva lanciato il giorno precedente mentre usciva dall'aula.
"Ah certo". Pensò, "ora capisco perché mi ha fulminato in quel modo, meglio andare a presentarsi".
Quindi per evitare che il biondino si facesse strane idee ricominciò a muoversi verso casa.
Appena Lena lo notò si distaccò un po' dal ragazzo. -Hey Luc-
-Ciao Lena. Non mi devi presentare nessuno?-
-oh si certo. Lui è Tiron, fa il terzo anno della nostra stessa università-
-Piacere io sono Luc- disse porgendogli la mano destra, che lui strinse appena guardandolo con aria superiore -credo di averti già visto, o sbaglio?-
-Probabile- rispose indifferente.
Dopo alcuni secondi di un silenzio imbarazzante. -Allora io levo il disturbo, devo chiamare la mia ragazza. A presto Tiron, buonanotte-
Detto questo salì in casa e aspettò sul divano di sentir girare la chiave nella serratura. Dopo qualche minuto il portone si aprì e Lena oltrepassò con finta disinvoltura Luc.
-Hey, non mi avevi detto che non c'era nessun fidanzato?-
-ehm... sì ed era vero infatti, esco con Tiron solo da qualche giorno. Niente di serio...-
-meglio così. Non mi piace quel ragazzo-
-Scusa?-
-Non so Lena, ha uno sguardo strano- disse Luc alzandosi dal divano.
-sei geloso?-
-ma. No! È solo che non mi sembra adatto a te-
-Senti Luc io non mi metto a giudicare la tua ragazza, che tra l'altro neanche tu mi avevi detto di avere-
-Lo so hai ragione scusami, non so cosa mi sia preso. Vado a letto, buonanotte-
-Tranquillo... notte-
Si ritirarono entrambi nelle loro camere.
Luc aveva detto di essere fidanzato per non far credere a Tiron che tra lui e Lena ci potesse essere qualcosa, in questo modo avrebbe potuto, in futuro, giustificare la presenza costante di Sea nella sua vita.
Tornando a Tiron, era sicuro di non essere affatto geloso di Lena, quella era tutt'altra cosa. Certo, lui si era affezionato a lei, ma non in quel modo.
Gli aveva fatto un brutto effetto quel tipo, se lo sentiva sulla pelle; nascondeva qualcosa, ne era certo.
Dopo essersi rigirato più volte nel letto, nel buio, illuminato solo dalla mezzaluna, riuscì a prendere sonno.

Salve lettori, se avete continuato a leggere fino a questo punto, vi ringraziamo di cuore. Purtroppo infatti non abbiamo più molto tempo per scrivere, con la scuola e gli altri impegni, ma non smetteremo di scrivere questa storia.
A presto,
●Emma e Francesca●

Half-MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora