Lui, il diavolo.

Faccia da pinguino!

Si avvicina lentamente come una pantera che ha avvistato la sua preda, è molto bello mamma mia, a metà strada si ferma mi squadra dalla testa ai piedi con quei occhi verde azzurro come il mare, lo vedo soffermarsi sul seno, mi sto sciogliendo come un ghiacciolo sotto il sole.

Poi inizia a ridere a crepa pelle non si ferma più mi sto di nuovo incazzando, lo guardo allibita.
- beh, che cosa hai da ridere?-
- huahua, non ti si può guardare-
continua a ridere come un cretino.
- perché, cosa hai da dire eh?-
- guardati sembri una che ha fatto la guerra nel fango.-
Incuriosita dalle sue parole abbasso lo sguardo, ho le scarpe tutte infangate e la gonna beige ora è maculata.
Che peccato era nuova, la camicia è tutta bagnata e anche trasparente.

Eh TRASPARENTE! oddio che figura.

Incrocio le braccia per coprirmi.
- hai visto che ho ragione. Ah ma li che cosa hai? ma non hai niente! una con una maglietta bagnata dovrebbe essere sexy e con due meloni enormi. Tu invece cos’hai una retromarcia?- dice mentre continua a ridere talmente tanto che gli escono le lacrime.
Sto stronzo come si permette. Ora mi sta proprio sul piffero sto' qui e io che l'ho reputato bello pure.
-senti faccia da pinguino, se hai finito di insultare rivoglio indietro la mia borsa e dopo vai a farti fottere tu e la tua stronzaggine.-
Continua a ridere.
-oddio, faccia da pinguino non si può sentire cosa hai cinque anni. Forse hai davvero cinque anni visto le tette che ti ritrovi.-
Ma oh è proprio un bastardo. Mi avvicino per poter prendere la borsa ma lui la sposta all'ultimo secondo
- e no tettina, non così facilmente. Prima nel bar mi hai offeso pubblicamente e ora ti sto pagando con la stessa moneta.-
- quindi ora cosa vuoi, che ti chieda scusa? Nemmeno per sogno faccia da pinguino e dammi la borsa che non voglio rivederti mai più.-
Smette di ridere e mi guarda serio.
- quindi tu, non vuoi vedermi mai più?-
- esatto, io le persone arroganti e prepotenti proprio non le sopporto.- detto questo, mi porge la borsa, si sarà mica offeso? Bah e chissene... Finalmente posso entrare in casa.
Frugo dentro e prendo le chiavi.
- bene ora che hai la tua borsa puoi andartene contenta.-
-  ovvio era ora. Beh addio faccia da pinguino.-

mi giro e inizio a camminare verso il portone metto la chiave dentro e poi vedo due mani ai lati della mia testa appoggiarsi al portone.
Sento il suo respiro caldo vicino al mio orecchio.
- sai tettina, nella tua borsa ho trovato un assortimento di profilattici, per essere una che non ha tette ti dai da fare eh.-
Mi giro di scatto con la mano tesa per schiaffeggiarlo ma lui è più veloce e la schiva in tempo.
- come ti sei permesso a mettere le mani nella mia borsa? Sei proprio un coglione pervertito.-
Sono incazzata nera, appena vedo Dany la uccido, lei e le sue manie.
Lui ridendo va verso la sua macchina, apre lo sportello e mi dice:
- secondo te come facevo a sapere dove abitarvi se non frugavo nella tua borsa? tra l'altro sei bellissima nella foto.-
Continua a ridere come un ebete.
O. Mio. Dio. Quella è una foto di quando avevo quindici anni ed ero orrenda, ero un maschiaccio.
Con la faccia tutta rossa mi giro e apro il portone ed entro senza guardarlo ne salutarlo.
Una volta dentro casa sento delle urla e dei gemiti.
Vuoi vedere che questa si è portata qualcuno qui? Infatti appena entro nel salotto vedo Dany che cavalca un tipo sul nostro divano. Mi fermo e sbatto la borsetta sul ripiano per farmi sentire.

Non ci credo, io ero fuori ad aspettare e lei era dentro a trombare.
-oh no, Ali non sono ancora venuta e dai.- dice e il suo amichetto si ferma .
-mi spiace ma io si, quindi è ora di smammare su.-
detto questo mi avvio in cucina.
- dai Ciccio continua, almeno fammi venire e poi puoi andartene.-
-Cosa?! Ma c'è la tua amica che ci guarda e poi a me non pensi?
- no, non ci vede e muoviti oppure vattene.-
- sì, vi guardo e vi sento pure, aspettate che preparo i pop corn.-
dico dalla cucina che è uno spazio unico con il salotto quindi è come se io in questo momento stessi guardando un porno.
- voi due siete pazze! Me ne vado.-
si riveste e noi lo salutiamo.
Io e la mia migliore amica ci guardiamo e scoppiano a ridere.
-dai pero Dany, non sul divano li mi siedo anch'io. E poi non potevi avvisare che eri in casa?-
- scusami ero presa. Comunque ho messo un lenzuolo.-
dice con la faccina da finta innocente.
Si alza, si rimette slip e reggiseno e viene ad abbracciarmi.
-beh com'è andata?- mi chiede staccandosi.
Si dirige verso il frigo e prende una bottiglia di vino bianco e me la passa, prendo due bicchieri e mi siedo sull'isola in marmo.
- la giornata uno schifo continuo, il colloquio credo bene hanno detto di aspettare una loro chiamata per la conferma.-
-eh capisco. Io invece oggi non ho fatto niente, tranne cinque minuti fa- mi fa l'occhiolino e poi con fare cospiratorio mi sussurra: che detto tra noi mi hai salvata, faceva schifo a trombare.- ridiamo come pazze poi le racconto di faccia da pinguino e di come mi ha finito di rovinare la stupenda giornata.
-ma dai lo voglio vedere, sembra un figo della Madonna da come l'hai descritto-
- sì, è molto bello, peccato che sia anche molto coglione. Ma poi io dico, come ti viene di metterne dei profilattici in borsa?-
-beh, non si sa mai. Meglio prevenire che curare.-
lei e le sue perle di saggezza.
Finito di parlare con Dany vado in camera mia mi tolgo le robe sporche e bagnate e mi faccio un bagno relax.

Mi butto sul letto e mi addormento.
Mi sveglio nel tardo pomeriggio tutta sudata ed eccitata.
"Non ci credo l'ho sognato pure".
Vado in cucina e mi preparo qualcosa, mi squilla il cellulare guardo un numero che non conosco.
-pronto?-
- salve la signorina Donovan?-
-sì, sono io-
-sono la segretaria della King Production, chiamo per darle conferma. Domani inizierà a lavorare qui da noi come dirigente.-
Oddio sii sto per avere un infarto.
-oh, grazie domani alle nove sarò puntualissima grazie ancora.-
- a domani allora-
mi saluta e riaggancia.
Almeno una cosa buona è successa!!