Mi sveglio alle sei e mezza mi lavo mi stiro i miei lunghi capelli e mi vesto.
Oggi è una giornata bellissima quindi opto per una blusa rosa pallido e una gonna nera con vita alta, il mio tacco dodici nero e la borsa abbinata. Nel frattempo si sono fatte le otto, alle nove devo stare in sede non vedo l'ora.Sento suonare, è il taxi scendo e dico l'indirizzo e partiamo.
Dopo quarantacinque minuti sono arrivata per fortuna, pensavo di non farcela visto il traffico. Pago la corsa e mi inoltro dentro l'edificio, come ieri mi avvicino alla reception gli comunico che sono la nuova dirigente e lei mi porge un badge con il mio nome e mansione e mi accompagna all'ascensore.
Salgo al mio piano e mi avvicino ad un'altra reception saluto la segretaria che si presenta come Caroline le mostro il badge che mi hanno dato giù, lei mi conduce al mio studio e mi avvisa che molto presto il capo sarà qui.
Mi guardo un po intorno nel mio nuovo studio, ho uno studio fichissimo e bellissimo, impersonale ma bellissimo. Le pareti sono di un beige chiaro così come i divanetti la scrivania enorme invece è di un marrone scuro e la mia poltrona è nera di pelle, sulla scrivania c'è un computer modernissimo e poi altre cose di ufficio sparse, alla mia destra c'è una porta e una libreria mi avvio verso quella porta e noto che è c'è un bagno super accessoriato anch'esso tutto sul beige e marrone. Wow. Ritorno nello studio e mi congratulo con me stessa per dove sono arrivata.
Dopo una buona mezzora che sono nel mio studio, sento bussare. Entra la segretaria Caroline "ma perché non poteva essere un bel maschio, uff".
- Alice è arrivato il capo, posso farlo accomodare?-
-certamente - le dico alzandomi e sistemo un po prima che entri.
Bussano di nuovo alla porta e questa volta è il presidente.
-salve capo, come va?- mi sposto da dietro alla scrivania e ci accomodiamo sui divanetti.
Non mi piace stare dietro alla scrivania quando c'è qui il presidente quindi opto per quelli.
-salve a lei signorina. Tutto bene grazie, a lei come va?spero che l'ufficio sia di suo gradimento.-
- sì tantissimo, mi sento molto a mio agio la ringrazio-
-bene, sono venuto per spiegare un po il lavoro che svolgerà qui.-
Ahhh non sono nella pelle, non vedo l'ora di iniziare.
Mentre mi spiega il mio lavoro che a quanto pare sarà per la maggior parte fuori paese mi dice che ho bisogno di una segretaria privata.
"Wow il mio sogno che si avvera avere una segretaria privata"
Usciamo dal mio studio e ci avviamo verso gli ascensori, il capo mi fa visitare ogni piano spiegando le varie gestioni di ognuno di essi. Quest'uomo ha un impero in mezzo alle mani. Io occupo praticamente tutto il ventesimo piano e siamo arrivati al trentesimo quando finalmente mi dice:-Questo è il piano segreteria, qui puoi scegliere la tua segretaria personale.-
Questo piano come gli altri è enorme, la differenza è che questo è un ambiente unico, le scrivanie sono tutte allineate in maniera impeccabile come sono impeccabili le persone che ci stanno dietro.
Mi guardo un po intorno, la stanza è asettica, niente piante, niente quadri, niente colori è tutto bianco.
-dai su scegli.- mi dice il mio capo distraendomi dalle mie riflessioni.
-hmm... È difficile così su due piedi. Non sarebbe meglio vedere i loro curriculum?-
-beh... Ora che ci penso sì. Va bene torniamo nel tuo ufficio.- Detto questo senza salutare usciamo "dalla stanza bianca" ho deciso di chiamarla così, sempre meglio di ospedale è.
Arrivati in ufficio il capo mi lascia sola, così che possa sistemare le mie cose e dare un tocco personale alla mia postazione.
Dopo aver sistemato tutto e mentre controllavo i miei vari compiti da fare e gestire, bussano alla porta.
È la bella segretaria del capo con i curriculum.
Sono tutti molto veloci.
Controllo i curriculum per vedere se conosco qualcuno o se qualcuno è più interessante di altri.
-oh mio dio.- incomincio a ridere freneticamente sembro una pazza lo so ma non posso fare a meno, vedere la sua faccia su questa minuscola foto mi fa sbellicare.
Ho trovato chi sarà la mia segretaria
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Lui, il diavolo.
Chick-LitLa vita felice di Alice viene stravolta in un batter d'occhio, anzi, da due occhi, due occhi color verde mare, che appartengono a lui, il diavolo