Cos'è questo suono fastidioso e odioso? Bah non mi va di vedere cos'è.
Dopo un tempo indefinito il suono si ripete.
-Ma porca paletta!-
Mi sveglio e capisco cos'era quel suono odioso, spengo la sveglia ma non riesco a spegnere il dolore che ho alla testa, cazzo che sbronza, era da quando avevo vent'anni che non mi ubriacavo così.
Mi alzo e vado in bagno per buttarmi letteralmente sotto la doccia.
Dopo che ho recuperato un po di vitalità mi preparo per il lavoro, però prima ho bisogno di analgesici.
La mia coinquilina starà ancora dormendo beata lei.
Dopo aver chiamato un taxi scendo in strada.
Nell'aspettare il taxi ripenso a ieri.
Dopo che faccia da pinguino arrabbiato è andato via sbattendo, Camilla la segretaria del presidente mi ha avvisato che c'era una riunione interna.
Ho chiamato il mio segretario, ridacchio ancora a pensarlo così anche se dopo ieri non so se mi viene ancora da ridere.
Dopo averlo avvisato della riunione ci incamminiamo per la sala riunioni.
-non credere che ti aiuterò scordatelo-
-sei il mio segretario mettitelo in testa e non farmi fare brutte figure-
-si, continua a ripeterlo. Forse succederà davvero.
Ma solo quando l’inferno diventerà ghiacciato-
Lo guardo è impossibile negare la sua bellezza e da incazzato è ancora più sexy.
Arriviamo nella sala, ci accomodiamo ai posti e inizia la riunione.
Una riunione durata tre ore che palle.
Ho una fame pazzesca chissà se posso chiedere al mio segretario di portarmi qualcosa da mangiare.
Schiaccio il pulsante per chiamarlo e non risponde, ci riprovo e ancora niente.
Uff mi appoggio alla poltrona con tutto il peso
Quel ragazzo mi darà filo da torcere me lo sento.
Ad un tratto la porta si spalanca è lui.
In tutta la sua gloria. È in disordine.
Si sistema la camicia nei pantaloni, il viso arrossato e i capelli in disordine.
Ha appena scopato con qualcuna, ora nell’orario di lavoro, con me che lo chiamo.
Mah
-cosa vuoi? Mi hai interrotto sul più bello. Che hai una sfera magica?-
Lo dice anche che stava scopando.
Lo guardo allibita. Non sono una santa ma almeno al lavoro ho un decoro etico.
-non si scopa durante il lavoro. Te lo vieto.-
-se mi si presenta l'occasione lo faccio e come. E poi cosa fai se non rispetto? Mi licenzi? No perché se no mi scopo tutto lo staff.-
-senti mi hai già stancato e ho fame quindi non mi va di sprecare energie utili nel risponderti. Mi puoi prendere qualcosa da mangiare per favore?-
-no, vai da sola, non sono il tuo cameriere.-
E con questo esce sbattendo di nuovo la porta.
È ufficiale. Mi.sto.pendendo.
Resisto senza mangiare per almeno altre due ore poi mi alzo e vado nella cucina.
Passo davanti la scrivania del mio segretario che sta smanettando con il computer e vado nella stanza dietro.
Cerco nelle credenze e non trovo niente e che cavolo.
Ritorno nel mio ufficio e decido di morire di fame.
Finalmente le sei.
A casa divoro tutto quello che trovo di commestibile.
Non trovo la mia coinquilina chissà dov'è.
La chiamo e mi risponde al secondo squillo
“Stronzetta dove sei?”
“a casa, tu dove sei?”
“a fare compre. Ti ho comprato un vestito bellissimo per sta sera.”
Cazzo i suoi vestiti sono come dire minuscoli?
“ok ci vediamo tra poco.”
Mi butto sul letto, sono sfinita.
Mi sveglio appena sento il letto muoversi e la mia amica mi guarda, -dai stronzetta alzati sono le otto.-
Uff sbuffo sonoramente ma ho voglia di uscire quindi mi alzo.
Mi passa la busta con il vestito la apro ed estraggo il contenuto che come immaginavo è quasi inesistente.Però è bello nero corto il dietro è di pizzo e si ferma a un millimetro dal culo dove poi fa una fascia nera che dovrebbe coprire, avanti ha un fascione per il collo e scende per poi allacciarsi alla fascia.
È molto elegante e provocante devo ammettere che ha buon gusto la mia amichetta.
Ci prepariamo mi stiro i miei lunghi capelli, mi trucco con uno smokey eyes, al vestito ci abbino dei sandali gioiello rossi e la borsa anch'essa rossa per le nove e mezza sono pronta.
Ci dirigiamo al nostro locale preferito e ordiniamo già così c'è meno gente.
-allora stronzetta?aggiornami.-
-mah, non ho niente di elettrizzante ma solo pentimento. Ti ho detto che faccia da pinguino è diventato il mio segretario.-
Fa un assenso con la testa. Io e lei parliamo tanto la sera davanti ad una buona bottiglia di vino ci aggiorniamo su tutto, lei è tutto per me, non saprei vivere senza.
- bene, mi sono già pentita. Non me la sta dando una buona.-
-dai, è normale dagli un po di tempo.-
Tempo eh, secondo me non è quello.
-va bene seguirò il tuo consiglio. Però ora non roviniamoci la serata. Godiamocela.-
Detto questo finiamo i drink e ci buttiamo in pista come due pazze.
Ed eccomi qua dieci cocktail dopo, una dormita di due, in un taxi e con un mal di testa allucinante. E il vero problema è che la giornata è appena iniziata. E non oso immaginare come sarò dopo che finirà
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Lui, il diavolo.
ChickLitLa vita felice di Alice viene stravolta in un batter d'occhio, anzi, da due occhi, due occhi color verde mare, che appartengono a lui, il diavolo