The perks of being a bitch • { Luke Hemmings

1º - News

- Non verrò alla festa di stasera con te, puoi scordartelo Rivers .

- Cosa? Dai Grant, nessuno può rifiutare un invito di Dean Rivers senza poi pentirsene amaramente per tutta la vita!

Chiusi l'armadietto disperata. Perché , perché proprio a me? Avevo già mille problemi a cui pensare, ed invece doveva anche aggiungersi Dean e la sua petulante richiesta di accompagnarmi ad ogni festa possibile ed immaginabile . Aveva iniziato più o meno a Settembre, dopo che ci eravamo conosciuti ad una festa (Ma davvero?). Di solito io non ero tipo da festeggiamenti, ma era il compleanno del mio migliore amico, Aiden Jacobsen, e di certo non potevo mancare. Più che altro perché altrimenti lui mi avrebbe tenuto il broncio per almeno tre settimane. Ma se quella era stata un eccezione, di certo non ero il tipo di ragazza che tremava dalla voglia di vestirsi acchitata e andare a festeggiare da qualche ragazzo di scuola in una casa piena di barili di birra, musica , ragazzi sudati ubriachi ed in cerca di una povera matricola da abbordare . No , preferivo decisamente restare in casa a leggere o guardare serie tv ( E in quel momento stavo facendo un re-watch di The Originals, dove lo trovavo il tempo per uscire?)

- Allora vuol dire che vivrò il resto dei miei giorni nella disperazione , e in punto di morte penserò " Oh, perché ho rifiutato quell'invito da Dean Rivers? Avrei dovuto davvero accettarlo!"

- Il tuo senso dell'umorismo è sempre sulla soglia dell'offensivo , te ne rendi conto ?

- Già, è proprio quello lo scopo. Ci si vede in giro.

Detto questo, strinsi i miei libri al petto e mi dileguai tra la folla di studenti per recarmi nella classe di biologia. Quella mattinata era iniziata da sole due ore e già ero distrutta: chi non lo sarebbe, dopo un ora di matematica ed una di francese? Ed adesso mi attendevano due ore di biologia, una di fisica e poi dopo la mesa una di italiano . Che giornata fantastica.
L'unica consolazione era il fatto che le prossime due ore le avrei passate con Aiden: avevamo poche lezioni insieme, ma quelle volte erano le migliori della settimana. Entrai in classe e mi accorsi che fortunatamente il professore non era ancora arrivato. Menomale, perché per colpa di Dean ero entrata con cinque minuti di ritardo, ed io odio farmi rimproverare.

- Dov'eri ? Temevo che avessi deciso di abbandonarmi .

- Io che salto una lezione? Sai che non succederà mai, o almeno non senza di te.

Il mio migliore amico mi sorrise. Ci conoscevamo da quando avevamo sei anni, cioè dal giorno in cui lui e la sua famiglia si erano trasferiti nella casa affianco alla nostra. Per me era stata una gioia enorme, perché mentre mio fratello, più grande di due anni, aveva già tanti amici con cui giocare del vicinato, io ero completamente sola. Fino al suo arrivo. Da quel momento avevamo iniziato a fare tutto insieme: la prima pedalata, le prime vacanze al mare, il primo giorno di scuola, il primo filone , la prima vera festa. Crescendo naturalmente ci eravamo leggermente separati, insomma lui era entrato nella squadra di lacrosse della scuola, aveva il suo gruppo di amici, e per quanto abbia provato a farmi integrare con loro non ci è mai davvero riuscito . A me è sempre bastato essere la sua migliore amica, non avere tanti amici e via dicendo.

- Anche perché non sapresti nemmeno trovare l'uscita di questa scuola, senza di me!

Gli diedi una gomitata e feci la faccia da offesa, cosa che lo fece scoppiare a ridere.

- Cambiando argomento, Rivers ti ha invitata anche alla festa di stasera a casa di Jennifer o ancora non è riuscito a trovarti?

-Dato che tu non c'eri, mi ha trattenuta ad implorarmi e mi ha fatta arrivare in ritardo qui. Grazie mille.

- Hey, non è colpa mia! Ma comunque questa sera dovresti proprio venire.

- A casa di una ragazza che non so nemmeno chi sia ? Come hai detto che si chiama...Jessie ?