Il giudizio della famiglia

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Rose uscì dal portone d'ingresso e si sedette sugli scalini. Respirò profondamente. L'aria era fresca, si erano avvicinate le giornate fredde e buie, ma per lei quello era il profumo della libertà.
Si era pentita di quello che aveva detto la sera precedente a Scorpius, lei gli voleva bene e si sentiva protetta con lui.
Certo, lei e Scorpius dovevano comunque stare attenti: l'unica a scuola che sapeva di loro era sua cugina Lily, e nessuno dei due ci teneva a diffondere la notizia, non così presto, almeno. Se l'avessero saputo a casa...
Un venticello leggero le accarezzò il volto, portandole un profumo che conosceva bene. Si voltò.
Scorpius era dietro di lei: le mani in tasca, i capelli pettinati e gli abiti in ordine. Lo osservò, il sorriso sulle labbra. Era così diverso dai ragazzi che era solita frequentare a casa. Non aveva quel tocco di pazzia che suo cugino Fred mostrava con orgoglio, né l'espressione beffarda di James.

Le si avvicinò.

"Forse è meglio spostarci dall'entrata, non vorrei che MS Pour venisse a disturbarci".

Si diressero verso il lago, sulla sponda nascosta dagli alberi. Quello era diventato il loro rifugio durante le giornate primaverili, quando ancora la temperatura consentiva loro di studiare all'aperto ma ora si erano dovuti spostare in biblioteca, al loro solito tavolo.

Scorpius si sedette sull'erba ghiacciata, senza preoccuparsi della terra che gli avrebbe sporcato i pantaloni della divisa. Rose gli si sedette sulle ginocchia, appoggiandosi al suo petto.

"Che programmi hai per oggi?"

La rossa si portò la mano di lui in grembo, intrecciando le dita con le sue.

"Non so, quando mi sono alzata Lily e Alice dormivano ancora; poi non le ho viste".

"Sei a mia disposizione, quindi?" sussurrò, appoggiando la testa sulla sua spalla.

Rose rise.

"Dipende da cosa vuoi fare tu" rispose, voltandosi verso di lui.

Scorpius la baciò, lentamente, assaporando le sue labbra. Rose gli gettò le braccia al collo, facendolo quasi cadere all'indietro. Non le sarebbe dispiaciuto passare così tutta la giornata, tra le braccia di lui. Sarebbe stato bellissimo.
Il campanile rimbombò segnando le sette, ancora un'ora e le lezioni sarebbero iniziate.

Rose si staccò con disappunto dal biondo e guardandolo negli occhi disse: "È meglio che vada"

"Di già?" Chiese Scorpius prendendo il polso della ragazza che era già in piedi.

"Si...non devo fare tardi o si insospettiranno" ribattè la rossa posando nuovante le sue labbra su quelle della giovane.

"Io non so se verrò...Beatrice potrebbe uccidermi" dichiarò Scorpius.

"Allora mi toccherà difenderti" ridacchiò la Weasley allontanandosi verso la porta scura.

Intanto era arrivata nella Sala d'Ingresso lasciandosi alle spalle l'aria frizzante. Un ragazzo e due ragazze la stavano attendendo davanti alla Sala Grande.

"Dov'eri finita?" le chiese curioso il giovane moro, andandole incontro.

"Sarà stata a godersi il silenzio mattutino per studiare quello schifo di Storia della Magia, vero Rose?" disse Lily per coprirla.

"E se anche fosse?" ribatté Rose, fingendosi offesa.

Prima che Lily potesse rispondere, s'intromise Alice.

"Tu, Rose, sei strana forte... utilmente studi come se avessi i MAGO".

Le due rosse si scambiarono uno sguardo d'intesa e la Potter disse: "dai andiamo a mangiare...fino a un minuto fa ti lamentavi che avevi fame. Vero Al?!" .

Omnia Vincit AmorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora