Ora siamo clandestini

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Ora siamo clandestini


Beatrice era tranquilla e rilassata.
Le sensazione che aveva provato quella mattina avevano ormai lasciato la sua mente e la freddezza l'aveva nuovamente animata.
Era nella stanza delle necessità da quando aveva litigato con Scorpius; li era al sicuro, protetta da tutto e da tutti.
In quel luogo riusciva a sentirsi libera, anzi, ora era libera.
Il suo amore non era più legato ad un pezzo di carta, finalmente poteva scrivere il suo futuro senza che nessuno muovesse i fili della sua vita.
Dei passi famigliari giunsero alle sue orecchie.

"Ciao James" lo salutò la bruna.

"O Merlino!" Dichiarò sorpreso il giovane sedendosi accanto alla ragazza "Beatrice Nott mi ha salutato! Devo segnarlo sul calendario"

La ragazza si mise a ridere e poi rispose: "non pensavo che avessi così poca memoria da dover scrivere anche se sei andato al bagno"

James si mise a ridere e così facendo mostrò i suoi denti bianchissimi.
La giovane si beò di quella voce che sapeva essere dolce e dura allo stesso tempo.

"Hai una mira perfetta" disse dopo un pò il giovane grifondoro porgendo il pugnale argentato alla bruna.

"Ho fatto di meglio" si lamentò lei prendendo l'arma tra le esili dita e ponendolo nel fodero del polpaccio. "Comunque grazie per avermelo riportato"

"Di niente" dichiarò passando la mano tra i capelli spettanti.

"È strano sai" dichiarò la bruna "pensavo di sentirmi in modo diverso dopo quello che abbiamo fatto ma..."

"Sensi di colpa?" Chiese James sorridendo.

"No!" Si affrettò a dire Beatrice, ma vedendo il volto incredulo del ragazzo aggiunse in un sussurro: "si, forse hai ragione..."

"È normale" rispose il grifondoro.

Due occhi argento si alzarono e ingrociarono lo sgardo nocciola del ragazzo.
Il cuore di Beatrice incominciò a battere più velocemente e il respiro si fece pesante.

"Mi sarei aspettata una battuta tagliente da parte tua" dichiarò la serpeverde.

James pose le sue calde mani su quelle fredde della bruna e disse: "a volte si cambia"

"Hai ragione" aggiunse senza sapere cosa dire Beatrice.

"Sei stupenda" sussurrò all'orecchio della giovane, poi gli pose un bacio sul collo.

La serpeverde sentiva il cuore uscire dal petto e premere contro la cassa toracica, come se la pressione atmosferica fosse aumentata.
Le labbra rosse si incresparono in un sorriso e una dolce fossetta fece capolino sulla guancia sinistra.
James spostò un'onda nera dietro l'orecchio della ragazza, lasciando così scoperta la fronte.
I loro visi erano vicini e le labbra si potevano sfiorare.
Un secondo, e quelle non furono più solo labbra.
Fu passione, travolgente, fuoco, dolcezza e incredibile sensualità.
James cominciò con dolcezza, accarezzando piano le sue labbra con le sue, così morbide e fredde.
Una mano nei capelli, e approfondì il bacio una seconda volta, le loro lingue danzavano, si rincorrevano e cervanano.
La passò sulle sue labbra, mentre premeva con quelle morbide e paradisiache labbra sulle sue.
Beatrice reclinò il capo all'indietro, cominciando a giocare con la sua lingua, dolcemente e con una certa timidezza, che dovette piacergli molto, a sentire quel tocco delizioso nei suoi capelli, e sulla sua guancia.
Non insistette con la passione, e giocò anche lui, rispettando il suo ritmo.
Mentre il suo cuore rallentava.
James si staccò lentamente, di malavoglia, gli occhi ancora puntati nei suoi, del solito nocciola, sempre bellissimo, però.
Lasciò ricadere la mano sui fianchi, il respiro ancora corto, come se avesse corso.

"Dimmi che non è un sogno" dichiarò la bruna puntando i suoi occhi asfalto.

"È tutto reale te lo assicuro" Ridacchiò.

Beatrice all'improvviso scoppiò a ridere.

"Che c'è?" Chiese curioso il ragazzo allontanandosi leggermente per osservarla meglio.

"È che è strano! Fino a quattro mesi fa eravamo come cane e gatto...e ora..." disse un pò sognante la ragazza.

"Tutto può cambiare" dichiarò il ragazzo.

Beatrice appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo e chiese: "ora siamo come tua cugina e Scorpius; clandestini"

"Sì" sentenziò James voltandosi a guardare la bruna negli occhi. "Ma noi abbiamo un nascondiglio migliore"

Poi si avvicinò nuovamente e la baciò; le loro labbra si assaggiavano e le lingue si muovevano in una sensuale danza, propio come le fiamme del fuoco che si avvolgono e cercano, per poi separarsi.

Omnia Vincit AmorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora