Il primo oggetto

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  La foresta, sempre più buia, era molto popolata da volatili notturni e vari animali che si muovevano nell'ombra lasciando all'orecchio dei nostri amici suoni ininterrotti..
- Ve lo ripeto per l'ultima volta! Ci siamo persi!! - disse sbuffando Subaru.
- E io ti ripeto che invece stiamo andando nella direzione giusta. - gli rispose Ren.
- Zitti. - disse Kisshu all'improvviso.
- Cosa c'è? - domandò Ayato
- Sentite? - disse Kish.
- Io non sento nulla. - disse Kou.
- Appunto. Non si sente più nulla... - disse Kisshu.
- Attenti! - gridò Laito scansando una spada che spuntò da una delle numerose e folte chiome degli alberi, seguita poi da altre spade. I ragazzi le scansarono tutte quante riunendosi poi a cerchio l'uno accanto all'altro ma di spalle toccandosi con le schiene.
- Trappole. - disse Ren.
- A quanto pare siamo vicini al nascondiglio del guardiano..... - disse Shu.
- Chi mi cerca? - disse una voce potente e forte seguita dall'eco che la faceva espandere per tutto il luogo. I ragazzi si guardarono attorno restando sempre vicini osservando in aria e a terra.
- Fatti vedere. - disse Ayato.
- Eccomi qui. - disse la voce e subito dopo un forte vento si alzò scuotendo fortemente gli alberi e tutta la vegetazione.
- Accidenti! - disse Laito.
Un ombra comparve dal nulla accompagnato da una nube nera che lo rilasciò a terra tramite un fulmine.
- E' quello li il famoso guardiano? - domandò Kou.
Davanti a loro un bel po' distante c'era un ombra immobile che li fissava. Si intravedeva il contorno di una figura all'apparenza umana con due occhi gialli fissi su di loro.
- Credo proprio di si. Sembra che sia un avversario con una forza immensa- disse Kisshu.
L'ombra iniziò ad avvicinarsi lentamente ai ragazzi che la fissavano senza nemmeno sbatter ciglio pronti a qualsiasi mossa del nemico e mentre si avvicinava, i ragazzi notarono che era una nube nera che avvolgeva il corpo del presunto guardiano e man mano che questo li si avvicinava, la nube si dissolveva lentamente facendo intravedere delle parti di corpo umano.
- Sarà uno stregone? - domandò Subaru.
- Non sottovalutate nulla ragazzi. - disse Kisshu.
L'ombra continuava ad avvicinarsi e la nube oscura si dissolveva sempre di più finché...
-Eh Eh! Ma tu guarda che bei giovanotti ci sono qui! - era un vecchio, basso con baffi e corta barba bianca, occhi gialli, pochissimi capelli dietro la nuca dall'altezza delle orecchie sempre bianchi ed indossava una tunica bianca con dei sandali ai piedi.
Si udì un forte tonfo.
- Hey ma cosa fate li atterra giovanotti? Forza non fate i vecchietti! Ahahahahha capita la battuta eh? Ahahahhaha -
I ragazzi a terra iniziarono a rialzarsi.
- Ma che cos'è uno scherzo?? - disse Ayato innervosito mentre si rialzava.
- Hey vecchio si può sapere chi sei eh? - domandò Subaru irritato ancora di più degli altri.
- Già sembrava chissà chi era che stava arrivando e poi ci ritroviamo questo mostriciattolo davanti.- disse Laito sbuffando.
- Razza di maleducati! Non si tratta cosi una persona anziana come me. - disse il vecchio.
Ayato afferrò il vecchio dal collo iniziando a scuoterlo e disse:
- Che razza di scherzo è questo eh? dicci subito dove trovare il guardiano! -
- Ayato calmati. - disse Kisshu.
- Se continui a scuotermi tra poco non ci sarà più nessun guardiano. - disse il vecchio col tono di chi si sta strozzando.
Ayato lo lasciò andare di colpo e sgranò gli occhi.
- Aspetta, vuol dire che il guardiano sei tu? - domandò Kou.
Il vecchio tossì e si mise una mano sul petto.
- Il guardiano di cosa scusate? - domandò poi.
- Ma come di cosa?!!!!!!! - dissero quasi tutti all'unisono.
- Che bravi che siete! fate parte di un coro? - disse il vecchio.
- Ascoltami attentamente, noi stiamo cercando il guardiano della rosa blu. - disse Laito irritato anche lui.
- Ooooooooooooh si la rosa blu!! - disse il vecchio.
- Quindi tu sai dov'è? - domandò Kisshu.
- Sono io il guardiano di quella rosa, è ovvio che sappia dov'è...- disse il vecchio.
- Okay, allora daccela cosi torniamo dalla regina Shizen. - disse Ren.
Il vecchio stette zitto e diventando serio all'improvviso, si mise il pollice e l'indice sotto e sul mento dando l'impressione di star pensando.
- Beh cosa c'è? - domandò Kou.
- Mmmmmmmm.........ho dimenticato dove l'ho messa. -
Si udì un altro forte tonfo e quando il vecchio si voltò ritrovò tutti i ragazzi a terra.
- Certo che vi piace proprio stare a terra eh? -
-SMETTILA DI PRENDERCI IN GIRO E DICCI IMMEDIATAMENTE DOV'E' LA ROSAAAAAA!!!!!!!! - dissero Ayato e Subaru perfettamente all'unisono gridando.
- Okay,okay calmini ragazzi, rilassatevi, arrabbiarsi fa solo alzare la pressione. - disse il vecchio.
- Noi non abbiamo di questi problemi, perchè fingi di non sapere chi siamo? - domandò calmissimo Shu.
Il vecchio sorrise. - Io so benissimo chi voi siete Shu Sakamaki. E so anche della vostra povera fidanzata, che destino crudele....un destino che però può essere modificato da voi. - disse il vecchio rivolgendosi poi ad Ayato.
- Allora è una bugia che non ricordi dov'è la rosa...- disse Laito.
- Chi lo sa.....ci sono cosi tanti mondi paralleli a questo.....potrei averla lasciata in uno di quelli, oppure è proprio qui dove siamo adesso, chi può dirlo? -
- E' qui o no? - domandò Kisshu.
Il vecchio sorrise di nuovo. - Nero cristallo del grande portale, fammi viaggiare per esplorare. Se la rosa blu vuoi trovare, tra i bianchi aguzzi devi cercare, devi portarmi ciò che va letto oppure il cuore ti si spezza in petto - disse il vecchio.
- Cosa? oh no! un altro indovinello no!!! - disse Laito.
- Prendete questo, buona fortuna ragazzi, tornate presto eh! ciao. - disse il vecchio mettendo tra le mani di Ayato un cristallo nero poco prima di sparire.
- E io che pensavo che l'indovinello della regina fosse difficile, questo è davvero incomprensibile. - disse Kou.
- Che vi aspettavate? Shizen ci aveva detto che lui ci avrebbe chiesto tre cose in cambio della rosa, è chiaro che ci ha chiesto di portargli il primo oggetto. - disse Kisshu.
- Mi ha dato questo. - disse Ayato mostrando agli altri il cristallo.
- Un cristallo nero? aspetta nell'indovinello non ha parlato di un cristallo nero? - domandò Laito
- Ha detto: Nero cristallo del grande portale fammi viaggiare per esplorare. - disse Ayato e in un lampo il cristallo s'illuminò trasportando i ragazzi in una specie di vortice.
Caddero su di un pavimento a scacchi dorato e nero. Anche il soffitto aveva la stessa fantasia. Dietro di loro c'erano due enormi colonne con due statue dorate raffiguranti due leoni alati in piedi su due zampe e con la bocca aperta.
L'intera stanza era circondata da dei balconi illuminati da delle strane lampade dalla luce verde e infondo alla stanza c'era un arco in pietra che portava in un altra stanza all'apparenza piena di statue.
- Credo che la storia dei mondi paralleli non era una fesseria. - disse Ren.
- Che posto assurdo. -
- Se quel vecchio ci ha portati qui, è perché l'oggetto che vuole è in questa stanza.- disse Subaru.
- Ma qui ci sono solo queste due statue – disse Kou.
- Cosa diceva l'indovinello? - domandò Ayato.
- Se la rosa blu vuoi trovare, tra i bianchi aguzzi devi cercare, devi portarmi ciò va letto oppure il cuore ti si spezza in petto. - disse Shu.
- Adesso è chiaro, ma si è facile! I bianchi aguzzi, ovvio che sono i denti dei leoni. Quello che vuole è nella bocca di una di queste due statue. - disse Ayato.
- Andiamo a prenderlo allora. - disse Kou poco prima che una lancia gli sfiorasse il braccio.
- Ma cosa? - disse Kou alzando la voce e voltandosi di scatto. In alto c'erano una decina di arpie.
- Era fin troppo strano che fosse cosi facile.....- disse Kisshu.
- Beh, che problema c'è? Combattiamo, in effetti ho un po' di fame....- disse Laito mostrando i canini.
- Io preferisco di gran lunga il sangue umano, ma in effetti ho fame anch'io....- disse Ren.
Le arpie volarono vero i sette cercando di colpirli con le lance, Laito e Ren partirono per primi correndo verso le creature dopodiché anche gli altri si unirono alla lotta. Ayato si buttò sulla schiena di una delle arpie in volo e la colpì alla testa cosi forte da spaccarle il cranio e cadendo poi su una delle statue. Ayato con grande abilità finì ai piedi della statua destra in cima alla colonna e arrampicandosi salì verso la bocca mentre gli altri combattevano contro le altre arpie.
- Forza dannata vieni qui. - disse Laito mentre ,dopo averla colpita, si mise un arpia vicino al suo corpo bloccandola e mordendola sul collo, unica parte dove c'erano meno penne. Iniziò a nutrirsi del suo sangue prosciugandola del tutto.
- Non è paragonabile al sangue umano ma per ora va bene. - disse Laito pulendosi la bocca con la manica della giacca nera.
-Aaaaah stupida creatura. - disse Ren gettando contro un muro il corpo senza vita di un altra arpia dissanguata.
Subaru pugnalò al cuore un altra arpia e anche gli altri avevano eliminato le altre.
- Qui non c'è niente. - disse Ayato guardando nella bocca del leone, cosi saltò abilmente sull'altra statua e infatti dentro la bocca di essa, c'era una piccola pergamena.
- Trovare ciò che va letto. Ma certo era ovvio. - disse il rosso prendendo la pergamena e con un salto acrobatico seguito da una capriola all'indietro, Ayato scese a terra raggiungendo gli altri.
- Primo oggetto recuperato. - disse Ayato sorridendo soddisfatto.
- Si! è stato facile in effetti! - disse Kou.
- E' strano però che sia stato cosi facile non credete? - domandò Ren.
Il cristallo s'illuminò di nuovo catturando i ragazzi nello stesso vortice di prima riportandoli nella foresta.
- Ben tornati, avete fatto presto. Le arpie non sono cosi forti effettivamente, e poi contro dei vampiri non avevano speranze. - disse il guardiano sorridendo. - Aaah bene, vedo che avete preso la cosa che vi ho chiesto, molto bravi ragazzi, molto, molto bravi. -
- Senti, come ti chiami, adesso dicci dov'è la rosa. - disse Subaru.
- Calma, Subaru, sta calmo. E poi il mio nome è: Il guardiano. - rispose il vecchio.
- Ti chiami davvero cosi? - domandò Kou.
- Si, adesso Ayato, ti chiedo di darmi la pergamena che hai recuperato. - disse il guardiano e Ayato gliela porse e senza che lui l'aprisse, la fece svanire tra le sue mani.
- Bene. Tra tutti loro, lui è diverso, nel colore e forse anche nell'aspetto, chi può dirlo non si sà però trovarlo facile sarà, solo se in gruppo ci si passerà. Ne uno in più, ne uno in meno, tutti saranno li, ma badate solo uno sconfiggerlo potrà e alla fine il premio prenderà. - disse il guardiano poco prima di svanire davanti agli occhi dei sette ragazzi.


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