Capitolo 12 - Chiarimenti

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Serena e Julie arrivarono a Bradford nel tardo pomeriggio. Dopo aver recuperato i bagagli, uscirono dall'aeroporto e presero un taxi dirette in città. Per tutto il tragitto la bionda non fece altro che guardare fuori dal finestrino riconoscendo i luoghi della propria infanzia, ma provando anche una strana sensazione perché tutto intorno a lei la riportava al giorno della sua partenza da Bradford, il giorno in cui la sua vita era cambiata completamente. In quei due anni trascorsi lontano, mai aveva pensato che ci sarebbe tornata e invece eccola lì, pronta a chiudere con il passato per poter finalmente voltare pagina. L'unico modo per riuscirci era chiarire con Zayn, che non vedeva da una settimana. Dopo la telefonata di Louis era corsa immediatamente all'aeroporto accompagnata dall'amica, ma erano arrivate tardi. Così erano tornate al collegio e avevano aspettato la consegna dei diplomi prima di partire. Julie aveva anche rimandato il suo ritorno a casa per poterla accompagnare e non lasciarla da sola e gliene era molto grata. Senza di lei, infatti, non si sarebbe neanche accorta che il taxi aveva accostato di fronte al loro albergo. Dopo aver sistemato le valige ed essersi date una rinfrescata, uscirono dirette a casa di Zayn. In realtà Serena non sapeva se il ragazzo fosse a casa o in vacanza su qualche bella spiaggia o se addirittura non abitasse più lì, ma da qualche parte doveva pur cominciare. Quando si trovò di fronte alla porta di casa Malik, suonò il campanello sentendo un'improvvisa agitazione colpirla. Cosa gli avrebbe detto una volta che se lo fosse trovato davanti? Non ci aveva minimamente pensato. No okay, non era del tutto vero. In realtà aveva preparato una specie di discorso nei giorni precedenti. Se l'era ripetuto nella mente talmente tante volte che sembrava avesse perso ogni senso logico e poi comunque già sapeva che si sarebbe dimenticata tutto una volta che avesse rivisto gli occhi scuri di Zayn. E quegli occhi scuri in effetti li rivide appena la porta si aprì, ma non erano del ragazzo.

«Ciao!» salutò una ragazzina sorridendo. «Cerchi qualcuno?» chiese gentile.

«Sì, sto cercando Zayn. Sono una sua vecchia amica.» Quella la osservò meglio, forse cercando di ricordare se l'avesse mai vista.

«Mia fratello non c'è.» Ovviamente! Sarebbe stato troppo facile altrimenti.

«Sai dove posso trovarlo?»

«E' uscito con i suoi amici, quindi saranno in qualche locale in centro.» Certo non le era di molto aiuto, considerando che i locali in centro erano almeno una dozzina. Ci avrebbe messo tutta la notte a girarli tutti e con la fortuna che aveva non l'avrebbe trovato.

«Okay, non importa. Grazie lo stesso. Ciao» disse leggermente delusa e abbattuta, per poi raggiungere Julie che la aspettava sul marciapiede, ma la sorella di Zayn la richiamò.

«Serena, aspetta!» Come sapeva il suo nome? Non si era presentata, ne era sicura. La ragazzina intanto le raggiunse.

«Tu sai chi sono?» domandò perplessa Serena. Quella annuì.

«Zayn ha una tua foto sul comodino.» Che cosa!? Quello proprio non se l'aspettava. Aveva davvero una sua foto sul comodino? Sorrise imbarazzata, pensando però che fosse una cosa dolcissima.

«Comunque non ne sono certa, ma mi sembra di averli sentiti parlare del Club S.» Oh si, lo conosceva bene. Ci era stata anche lei un paio di volte.

«Grazie mille!» disse sollevata abbracciandola. Poi afferrò Julie per un braccio trascinandola via, mentre la sorella di Zayn le osservava allontanarsi divertita.

***

Serena fissò l'insegna luminosa del "Club S" per un paio di minuti, prima di attraversare la strada. Aveva il cuore che le batteva forte e le tremavano le mani. Sospirando aprì la porta del locale e lei e Julie vennero investite da un forte odore di alcool e da una musica assordante. Il posto era gremito di persone, non sarebbe stato facile trovarlo. Iniziò controllando al bancone del bar, ma lui non c'era e neanche i suoi amici.

Cause you're all I ever wantedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora