Capitolo 11

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(...)

Appena mi vide si tolse le cuffie dalle orecchie.

"Eccoti finalmente"
"Senti Alberico. Non voglio fare discorsi inutili. Dimmi quello che mi devi dire ora, oppure finirò per non ascoltare nemmeno questo"

Perchè l'ho detto, perchè?! Uff... mi odio!

"Ascolta. Ho cambiato numero e telefono poichè mi hanno rubato il cellulare. Vedi?!"

Mi mostrò il cellulare nuovo. Un iPhone 6 nuovo di zecca. Wow!

"Non avevo più nessun numero. Sono andato in po' in giro per diffondere la notizia"
"Perchè non sei venuto da me allora?"
"Sapevo che non mi avresti creduto. A malapena mi ascolti"

Momento di silenzio.

"Senti non mi importa del tuo cellulare. Dimmi la verità!"
"Ecco. Avevo paura di questo. Non ti sei mai fidata di me"

Proprio in quel momento mi accorsi di Laura che ci stava ascoltando.

"Io si, forse sei stato tu a non credermi dall'inizio"
"Okay. Basta. Si è vero. Mi scuso. Anche se non dovrei farlo. Ma lo faccio perchè io ti amo Cart. Ti prego... credimi. Ti faccio vedere... io..."
"Non cercarmi mai più. Stupido che non sei altro. Imbroglione. Che non crede e che non si fida di nessuno. Complimenti per la buffonata. Bella fantasia che hai!"
"Cart io..."
"E non chiamarmi così. Per te da oggi io sono Cartney Johnson"

Gli voltai le spalle e iniziai a camminare a passo svelto. Mi seguiva. Di nuovo. Ancora con questa storia. Mi girai e lo spinsi facendolo inciampare e cadere per terra.

"Ahiaaa"

Oh no! Sbattè la testa contro un sasso. Iniziò a sanguinare e a perdere i sensi.

"Albe, dimmi che ci sei ti prego. Albeee... chiamo l'ambulanza"

Era tutta colpa mia. Perchè non l'avevo perdonato. Perchè?! Ohhh no! Ora finirò in progione. E lui non mi perdonerà mai.
Scoppiai in un pianto fortissimo. Nel frattempo che chiamai l'ambulanza, Laura mi raggiunse.

"Cart cosa... oh mio dio! Non dirmi che sei stata tu?!"

Abbassai la testa e lei mi abbracciò. Che carina. Pensavo mi avesse abbandonata lì, sola, con Albe per terra.

"Non so il perchè... perchè non l'ho perdonato, perchè?!"
"Tranquilla Cart. Ecco l'ambulanza, saliamo"

Trasportarono Albe in ambulanza e andammo in ospedale. Lì entrò in sala operatoria, fece dei controlli e dopo un po' lo riportarono in rianimazione.
Rimase in quel reparto per circa due giorni. Io ero disperata. Milioni di brutti pensieri salivano al cervello. Rimasi in ospedale sempre con lui. Laura veniva una o due volte al giorno. Per portarmi vestiti e altra roba. Anche io ero in ospedale poichè mi trovavano "troppo magra". Dovevo curarmi per una settimana. I primi due giorni furono uno schifo per tutti.
Poi Alberico riprese tutti i sensi. Finalmente. La mia gioia. Appena me lo disserò corsi nella sua camera e piangendo gli dissi
"Ti prego, scusami, ti prego. Non voglio questo rimorso per tutta la vita. Perdonami per favore. Non volevo farlo. Te lo giuro. Anche io ti amo. Sono diventata pazza in questi giorni. Perfavore..."

Lui non disse una parola. Ma mi abbracciò. E mi diede un bacio sulla bocca. Da quanto tempo. Mi sembrava un'eternità. Mi mancavano le sue labbra, il suo profumo, le sue braccia, i suoi occhi, tutto di lui. Gli raccontai i tre giorni passati in ospedale.
Lo avrebbero fatto uscire fra tre giorni. Controlli e basta. Aveva una cicatrice in testa. Tutta colpa mia...

I tre giorni passarono in fretta

Ciaooooooooooooo! Sono tornata con un nuovo capitolo! Spero vi sia piaciuto. Se è così mettete una stellina. Continuo sempre a 3 stelline e magari anche 1 commento. Aggiungete la mia storia alla libreria per non perdervi i prossimi capitoli. Se non avete letto la storia dall'inizio salite su
Un bacione grande grande grande personcine carine❤

Alberico My Life||Alberico De GiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora