Prologo

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"Okay ragazzi ottimo lavoro! C'è la pausa pranzo ora, continuiamo nel pomeriggio. Puntuali, mi raccomando." Gridò il regista.
Sul set c'era sempre la solita confusione che io amavo: gli attori che uscivano di scena, i cameraman che riprendevano, i truccatori, le comparse. C'era sempre così tanta allegria! Non ci si annoiava mai. Le riprese di Violetta3 erano quasi terminate. Da un lato ero felice, perché finalmente avrei potuto intraprendere la carriera di solista, dall' altro ero triste: questa esperienza è stata a dir poco meravigliosa.

Mi diressi verso il camerino quando sentii una voce che mi chiamava:
"Tini!" Era Lodovica, ancora truccata da Francesca. "Io e gli altri stiamo andando a mangiare. Sei dei nostri?"
"No grazie Lodo non ho molta fame, preferisco riposarmi in camerino. A dopo."

Mi allontanai dalla mia amica e entrai nel camerino che dividevo con Mercedes, la migliore amica. Era davvero grande, con luci molto forti e un enorme specchio. C'era un mobile bianco ricoperto di trucchi e prodotti per capelli.
Mi sedetti e incominciai a ripassare il copione quando sentii bussare. Non feci nemmeno in tempo a dire 'avanti' che entrò Jorge.
Il mio cuore iniziò ad accelerare.
Io e Jorge siamo stati insieme per tanto tempo, ma poi delle incomprensioni ci hanno separato. In quel momento eravamo entrambi fidanzati.

Lui mi si avvicinò passandosi una mano tra i capelli:
-Tini, dobbiamo parlare-
-Non voglio parlare con te, Jorge. Non abbiamo niente da dirci.-
-E invece sì. Ascolta io...-
-Tu cosa?- lo interruppi urlando.-
Hai detto che sei stufo di sentire che mi lamento, hai detto che non volevi più avere a che fare con me, hai detto che la nostra relazione è stata un errore! Certo, abbiamo passato dei brutti momenti, ma tutti quelli belli? Li hai dimenticati?-
Mi voltai dall'altra parte per non vedere il suo sguardo ferito.
-Tini, sono qui per chiederti scusa. Io non penso davero quelle cose, non ero in me.-
Mi girai per guardarlo negli occhi. Si era avvicinato e ora le nostre fronti quasi si toccavano.
-E allora perché le hai dette?- sussurrai.
-Perché ti amo.-
Sì avvicinò ancora di più, fino a far sfiorare le nostre labbra. Savevo che era sbagliato, che il mio ragazzo non era lui, che mi aveva fatto soffrire, che non avrei dovuto cedere, ma non ce la facevo. La mia testa mi diceva che non era la cosa giusta, che stavo sbagliando, ma il mio corpo si ricordava dei baci di Jorge, il modo in cui mi appoggiava le mani sui fianchi dolcemente, di come i nostri corpi aderivano perfettamente tra loro, il suo modo di mordermi piano il labbro inferiore.
All' improvviso mi alzò da terra e mi fece sedere sulla scrivania, facendo cadere trucchi e spazzole. Ma non mi importava, ora c'era solo lui e la sua bocca sulla mia.

Proprio mentre stavo per staccarmi sentì un rumore improvviso e la porta si aprì
-Tini non...Oh.- Era Mercedes, che, rossa in viso, richiuse la porta e se ne andò.
Come se mi avessero rovesciato dell' acqua fredda addosso, mi resi conto di quello che avevo appena fatto. Avevo baciato Jorge.
Mi allontanai velocemente da lui.
-Martina aspetta...-
Ma io ero già uscita. Iniziai a correre non sapendo bene dove andare.
Il problema non era tanto il bacio, ma quello che avevo provato mentre accadeva.

ANGOLO AUTRICE
Ei salve a tutti!
Mi presento, mi chiamo Clarissa, ho 14 anni e amo scrivere. Amo la musica e soprattutto amo jortini!
Non voglio annoiarvi troppo, quindi mi sbrigo.
Questo è il prologo. Lo so che è corto, ma mi sembrava più carino fermare a questo punto, tanto aggiornerò presto. Avviso già che in questa storia Peter sarà cattivo. Non ho nulla contro Peter, perché se Tini è felice lo sono anche io, ma questa è una storia inventata ed è appunto sulla Jortini, quindi lui è di troppo.
Grazie per aver letto, è molto importante per me.
XOXOXO
||clary

Destiny ||jortini||SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora