IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE

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Spazio autrice

Salve ragazze e ragazzi di tutto l'universo sono tornata più presto possibile per rallegrarvi o peggiorarvi la vita poi decidete voi .
Comunque sono contenta che il mio libro stia diventando "famoso" ma tutto grazie a voi davvero grazie vi adoro grazie siete la mia vita ma adesso basta smancerie e godetevi il capitolo. Buona lettura❤

Capitolo 11

Una lacrima mi riga il viso poi un'altra e un altra ancora sono rimasta lì, pietrificata a guardarmi allo specchio mentre le mie lacrime si confondono con il mascara.
Mi metto a pensare perché era successo tutto questo soltanto per non ferire i miei genitori non contemplando che stavo ferendo me stessa ,ero stata una sciocca e allungo andare continuai a mentire e a mentire,ma a quale fine?
Sento che non posso più dire bugie su bugie ma la paura di perdere mia mamma continua a suggerirmi insistentemente di mentire,non capisco più cosa devo fare :voltare pagina e scrivere un nuovo capitolo o continuare a scrivere sulla stessa pagina di sempre, finché l'inchiostro della mia vita non finirà .
La vita non è altro che un dilemma, continui a essere indecisa finché non sei obligata a scegliere.
Ad un tratto il mio pensiero è interrotto da una persona che bussa alla porta.
Simona: occupato.
Barbara: tesoro è pronto il pranzo.
Simona: arrivo!
Mi asciugo in fretta le lacrime e cerco di levarmi il mascara ,che era colato sulle mie guance,con l'acqua.
Esco ancora con gli occhi lucidi ma li copro con un sorriso.
Carlos: mmm...buona questa pasta,Barbara sei proprio un mito in cucina
Barbara: grazie caro.
Io non tocco il piatto.
Barbara: tesoro mangia altrimenti si fa fredda.
Simona: mamma oggi non ho fame.
In realtà ho fame ma mi sento male come se il mondo mi cade addosso.
Dopo pranzo ci sediamo tutti sul divano e sulle poltrone.
Tutti chiacchierano allegramente ma c'è sempre una persona che sta lì rannicchiata nel angolo del divano in silenzio si parlò di me, non ce la faccio più.
Tutte le bugie mi sono cadute addosso e sono una più pesante dell' altra.
Vedo che Mersedes parla sempre con Carlos e io stringo i pugni.
Aduncerto punto squilla il telefono di Kendall
Kendall: James, Logan dobbiamo andare alla rock records per il servizio fotografico.
Mercedes: come mai Carlos non deve venire lui è così carino e starebbe benissimo in una fotografia
Carlos: grazie per il complimento ,comunque io già sono andato ieri.
James: ciao noi andiamo.
James si avvicina a me e mi prende il mento con due dita e dice...
James: ti voglio bene lo stesso anche se oggi hai tenuto il broncio.
Mi da un bacio sulla fronte e raggiunge Kendall e Logan ormai fuori la porta.
Mercedes inizia a fare dei complimenti a Carlos che Puttana !
Te l' avevo detto che dovevi ucciderla mentre eravate in bagno.
Stai un po' zitto subconscio!
Ok ma sati calma.
Ad un certo punto Mercedes bacia Carlos .
In quel istante sentì il mio cuore spezzarsi in mille pezzi e neanche la colla più potente del modo poteva riparalo.
Mi metto a piangere e corro in camera non chiudo neanche la porta ero troppo distrutta .
Dopo una mezz'ora bussano al campanello erano i ragazzi Logan: dov'è Simona?
Mercedes fa una piccola risatina e dice.
Mercedes: è in camera sua a piangere.
Kendall: che cosa? E perché?
Carlos: chiedilo a lei io non ne so niente.
Sti cazzi!
James entra e mi trova con la faccia immersa nel cuscino
James: come mai piangi?
Simona: non sto piangendo ho solo sonno
James: Allora sai parlare.
Simona: stupido!
James: comunque non mi hai detto perché piangi.
Simona: non sto piangendo ho solo sonno!
James: si e io sono la fata madrina
Mi scappa una risatina
James: allora ti vuoi decidere a dirmi perché piangi o ti devo farle il solletico?
Alzo la testa dal cuscino
Simona: è una cosa personale non te la posso dire
Entra Mercedes e fa una faccia irritata
Mercedes: Simona cara non ti ricordi cosa ti avevo detto puoi ancora rimediare.
Simona: no!
Mercedes: come no! ?
Simona: lo dirò a tutti e non mi frega niente !devi solo morire! !!
Avevo toccato il fondo e solo allora capisci che devi risalire.
Devo dirlo a mia mamma adesso non mi importava più se se ne fosse andata io mi devo levare questo peso chiamo mia mamma lei si siede sul letto e io mi alzo in piedi e mi metto d' avanti a lei .
Sento il mio cuore che manca qualche battito, cerco di prendere fiato ma prima che ci riesca...

Preferisco la verità che uccide alla bugia che illude.

(Spazio autrice)
Scusate per l'inizio di questo capitolo così triste ma lo scritto prima di sapere la verità sulla rivista (capitolo precedente) e anche perché il contesto mi obbligava a creare questa atmosfera.
Comque cosa è successo a Simona ?come andrà a finire?
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Don't stop loving me//Carlos PenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora