two: Teenage Dirtbag

12 1 2
                                    

Capitolo due: Teenage Dirtbag (Wheatus)


Cercai di togliermi il sorriso che avevo stampato in faccia quando Luke scese dal palco. I ragazzi hanno cantato per ben quaranta minuti. Ho ascoltato la maggior parte delle canzoni, ma quando quando ne avevo l'occasione camminavo in giro e mi mescolavo con gli ospiti. Quando Luke si diresse verso di me con un sorrisetto compiaciuto, semplicemente mi fermai dov'ero e aspettai che mi raggiungesse.

"Hai sentito la mia dedica?" Mi chiese, passandosi le mani nei capelli.

"Lo sai che l'ho sentita." Lo schernii scherzando. Mi aveva cercata per tutta la folla, e sono sicura al cento percento che aveva visto le mie guance che si erano tinte di rosso.

"Sono solo molto religioso." Fece una pausa prima di lasciar uscire una risata crudele. "Metà delle ragazze vicine al palco, hanno iniziato a dire che avrebbero dovuto iniziare ad andare in chiesa per entrare nel mio letto."

Alzai gli occhi al cielo di fronte alla stupidità di quelle ragazze. Se stessero complottando di entrare nel suo letto, almeno dovrebbero farlo in modo meno evidente - come fa Willow.

"Beh, non sono sicura che dedicando una canzone a Dio assolverà tutti i tuoi peccati." Dissi a Luke con un ghigno. "Scusa, Lucifero."

"Sai una cosa? Penso di meritarmi di sapere il tuo nome, così almeno posso chiamarti con nomignoli così affettuosi come, ovviamente, fai tu." Luke si fermò più vicino a me per poi prendere un sorso di quello che c'era nel mio bicchiere.

"Ti rendi conto che il Diavolo viene anche chiamato Lucifero, vero?" Gli chiesi, con una risata. "Credi che sia un nomignolo affettuoso?"

"Mi piace sempre pensare positivo." Luke scrollò le spalle, prima di afferrare il mio polso. Io gli feci un sorrisetto per poi usare la mia mano per portarlo verso ad un gruppo di persone.

"Luke!" Willow lo chiamò, sorridendo. Non l'avevo vista prima, ma adesso rimpiango di aver deciso di portare Luke da questa parte. "Mi è piaciuta un sacco la tua musica!"

"Grazie." Sorrise Luke gentilmente, guardandosi in giro con aria assente. Tirai fuori il mio telefono per controllare l'ora: 19:49. La notte era ancora giovane.

"Dovresti suonarmi qualcosa un giorno di questi." Ci riprovò, visto che con il primo tentativo non era andata molto bene.

"Sai una cosa?" La guardò Luke tutto ad un tratto interessato a lei. "Suonerò per te se mi dirai il nome della tua amica."

Stavo curiosando in giro per il mio telefono senza nessuna meta, e mi ci volle qualche secondo per realizzare che Luke stesse facendo dei gesti diretti a me, per farsi capire da Willow. Spalancai gli occhi e saltai letteralmente addosso a Willow per non farle dire nulla, ma le parole erano già uscite dalla sua bocca.

"Chi, lei?  Lei è Indie Anna."

"NOO!!" Mi lamentai in sego di protesta. Se fosse legale, in questo momento la strozzerei. Lasciai cadere il mio braccio sulla spalla di Willow e mi girai verso Luke per guardarlo trattenere una risata.

"Il tu nome è Indiana e tu butti merda su di me?" Sorrise maliziosamente, e da li seppi che l'avrebbe usato contro di me.

"E' Indie," Feci una pausa drammatica, cercando di fargli capire che c'è uno spazio tra i due nomi, "Anna. Sono due nomi differenti. Nome: Indie; cognome: Anna."

"Mmm," Luke sogghignò, "un po come il mio nome è Lucas."

"Oh, fottiti Lucifero." Sospirai. "Se staremo qui ad analizzare il mio nome allora devi andare a prendermi un altro drink."

Lucifer, l. hemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora