Capitolo 5

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''No, Newt non buttarti!'' Urlai.
E poi: il vuoto.
Si svegliò di soprassalto, come se quel sogno, anzi incubo, non fosse passato.
Da quando aveva scoperto di essere la sorella di Newt, aveca sempre incubi per paura di perderlo.
Erano passati pochi giorni dalla scoperta.
All'improvviso un pensiero riaffiora nella sua mente "Velocista, è questo il tuo destino''
Si era completamente dimenticata di quel particolare.
''Vuoi parlarne?'' Disse una voce dietro di lei.
Si girò di scatto, spaventata.
Era Newt.
''Di cosa?'' Rispose lei.
''Lo sai benissimo; di come diventare velocista.''
Lei rimase in silenzio, scossa da quella domanda.
''Senti, lo so che la notizia di essere fratelli ti ha scosso, ma sono passati tre giorni e tu non hai fatto niente. Devi ricominciare, e io ti posso aiutare'' disse il ragazzo.
''E come?'' Disse lei incredula.
''Vieni con me'' la incitò lui dandole la mano.
Lei la prese e andarono entrambi verso la gattabuia.
''Ma dove stiamo andando Newt, qui non ce niente'' si oppose lei.
''Shh'' la rimproverò lui.
Rimasero in silenzio ed entrarono. Newt si chiuse la porta alle spalle e aprì una botola segreta sotto il letto.
Entrarono e lui si chiuse la porta alle spalle.
Era una stanza non molto grande con un  letto, dei cassetti e un grande zaino appoggiato al muro.
''Ecco, ora possiamo parlare senza che ci sentano" disse Newt.
Sofia rimase in silenzio per un po, ammirando la stanza, e poi cominciarono a parlare.
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Scusate per i capitoli corti, ma spero comunque che vi piaccia. Ciauuu

Maze Runner: la prima velocistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora