Il risveglio

363 22 0
                                    

Un calore mi pervase il corpo con tale eccitazione che quando mi svegliai e mi ritrovai nel mondo vero, dove avevo 16 anni ed ero uno studente del liceo, ero ancora in preda a gemiti e suppliche "cazzo!" esclamai tirando un pugno sul materasso"un'altra volta questo sogno. Ma chi é questo Erwin!?"
Mi coprì il viso per poi distanziare le dita e guardare l'ora sul comodino "...e ora sono anche in ritardo"
Saltai giù dal letto e mi ficcai sotto l'acqua bollente della doccia, che mi coloró la pelle chiara di rosso.
Ne uscì profumato con un asciugamano in vita.
Corsi all'armadio, mi infilai i vestiti stirati, presi la borsa, vi misi un quaderno, preparai il borsellino mettendolo sul tavolo, sistemai i capelli e uscì.

Corsi alla metro che per fortuna aveva ritardato come me; "CI scusiamo per il ritardo" disse la voce metallica. Appena in tempo.
Mi sedetti su un seggiolino libero vicino alla porta che si stava chiudendo e mi appisolai sulla sbarra di ferro fredda, pensando se avrei mai visto quell'Erwin che mi faceva perdere la testa tutte le notti.

Mai avrei pensato che sarebbe stato oggi.

Non solo un sognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora