Solitamente mi reco qui, in questo sito e, appena smetto di leggere ogni singola pagina, ne rimango terrorizzato... Scusate, non mi sono presentato: mi chiamo Luca, ho tredici anni e abito in Italia, in Liguria, nella parte del Levante ligure. Ma direi che non siamo qui a parlare della mia vita, di dove abito, cosa faccio... anzi, forse su quest'ultimo argomento possiamo soffermarci qualche momento, anche perché è proprio di questo che voglio parlare. Allora, riprendiamo da dove sono arrivato.
Solitamente mi reco qui, in questo sito e, appena smetto di leggere ogni singola pagina, ne rimango terrorizzato. Non so perché ma ci ritorno sempre, come un drogato con la sua dose preferita di anfetamina. Non so perché ma è da un po' di tempo che mi accorgo che anche quando sono solo in casa, non sono completamente solo... Adesso non vi voglio spaventare, perché coloro che mi tengono compagnia non sono demoni che ti spiano e cercano di ucciderti alla prima occasione. Avete presente quelle ombre nere o bianche che vediamo di tanto in tanto con la coda dell'occhio? Non sono semplicemente riflessi dell'occhio o chissà cosa... sono spiriti, punto. Io con loro ci parlo, ci rido, ci scherzo, piango, mi sfogo. Però è qualche giorno che non riesco più a sentirli. Sento il vuoto, il silenzio, ho quasi... paura... Ogni tanto vedo qualche "ombra" nera muoversi, ma non mi ispira fiducia.
L'altro giorno però è successa la cosa più strana. In casa ho una tastiera elettronica e la stavo suonando, quando a un certo punto la tastiera impazzì e iniziò a fare i soliti rumori delle interferenze. Iniziai a darci piccoli colpi. L'interferenza si fece più forte. Guardai se magari fosse il mio telefono, ma era in cucina. Non ce la facevo più. A un certo punto lo schermo iniziò a far apparire parole a caso. Pensai: "Le pile saranno scariche, devo cambiarle". Poi ragionai: la mia tastiera è collegata alla corrente elettrica. Sul display comparve la scritta "STOP". Non so perché, ma ebbi un attacco di panico allucinante. Iniziai a tremare e a piangere. Corsi sul pianerottolo e suonai alla mia vicina. Purtroppo non era in casa. Dato che i miei coinquilini non sono i più simpatici, corsi in cameretta e premetti il pulsante della tastiera, che emetteva un suono assordante.
Non si spegneva.
Continuava.
Continuava.
Continuava
Avevo paura. Cominciai ad urlare. La scritta sul display impazziva. Sentii la porta dell'ingresso di casa mia sbattere, ma non c'erano finestre aperte.
Mi venne in mente una creepypasta che avevo letto che parlava di questo vento dall'origine sconosciuta. La cercai sul mio telefono, solo che non mi ricordavo il titolo. Iniziai a premere all'impazzata "Una pagina a caso", ma mi bloccai su un'altra creepypasta che diceva che quella pagina attirava a sé uno spirito. Sentii qualcosa muoversi dietro di me. Ero terrorizzato. Provai ad aprire la porta di casa, ma niente. Era bloccata. In un impeto di disperazione mi diressi sul balcone e mi buttai giù. Mi aggrappai prima ad una parabola, ma quella si piegò e venne giù con me. Poi afferrai per miracolo delle corde del bucato. Mi facevano un male cane alle mani e le mollai. Caddi in piedi, ma il contraccolpo mi spezzò tutte e due le gambe.
Quando i miei genitori e i miei soccorritori mi chiesero come avessi fatto, io gli risposi che mi era caduta una cosa e, nel tentativo di prenderla al volo, mi sono sbilanciato e sono caduto giù di sotto.
Da allora non sono mai più andato sul forum della Creepypasta, ma oggi dovevo. Stanotte ho sognato le ombre, e capii che in fondo si erano approfittate di me.
Ora, tu che stai leggendo, non girarti di colpo per vedere se dalla porta qualcuno ti spia. Non farlo. Ma se per caso lo fai, prega che non se ne siano accorte che tu le stavi guardando.
Per me è troppo tardi, loro sono qui per me.
Basta vivere.
Basta piangere.
Basta soffrire.
Basta avere paura.
È ora di andarsene.
È ora di morire.
Basta...