CAPITOLO 3

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Avvicinandoci al tavolo notai che era diviso in due parti e non ne capii bene il perché, poi a schiarire i miei dubbi ci pensò il signor Jake: "ragazzi voi prendete posto nel secondo tavolo, così potete parlare senza essere disturbati, noi ci sediamo nel tavolo accanto " finì la frase sorridendo. Il signor Styles era un padre molto comprensivo e affettuoso, non solo con i figli... Forse questo affetto era dato dalla sua separazione con la madre di Harvey e Christy, ma io non ne ho mai saputo molto ...so solo che erano separati da tanto e Harvey e sua sorella non sembravano risentirne; probabilmente proprio grazie all'affetto del padre. Tutti presero posto: mia madre accanto a mio padre, entrambi di fronte al signor Styles, mentre mia sorella si sedette difronte a Christy poiché erano quasi coetanee. Così, mi ritrovai seduta difronte ad Harvey, tutto era successo così velocemente che non me ne resi quasi conto. Eravamo come due statue immobili, uno difronte all'altra, cercavo il più possibile di non guardarlo... Mentre lui sembrava fare il contrario, era lì, impassibile che non la smetteva di fissarmi. Rialzai lo sguardo per poi incrociare i suoi occhi; erano la cosa più bella che avessi mai visto, ed in quel preciso momento mi stavano fissando troppo intensamente, così tanto da farmi arrossire. In quel momento Harvey fece un sorriso compiaciuto dicendo: "se ti da fastidio smetto di fissarti," "ahah no non mi da fastidio, solo che nessuno mi aveva mai fissato per tanto tempo," rise di nuovo mentre continuava a fissarmi; in quell'istante  arrossii ancora di più. La mia faccia era diventata un palloncino  completamente rosso, che poteva esplodere in qualsiasi momento; per fortuna a rompere il mio imbarazzo fu l'arrivo del cameriere, che ci chiese se eravamo pronti per ordinare.

***
Dopo aver mangiato qualche antipasto e una portata principale eravamo quasi giunti al dolce, "per fortuna la mia tortura stava per finire" pensai, mi aveva fissata per tutto il pranzo...il che non mi dispiaceva in fondo, ma mi aveva creato molto imbarazzo. In fondo cosa lo attraeva di me per guardarmi per così tanto tempo?più mi fissava più mi veniva questo interrogativo. Ero finalmente riuscita a guardarlo negli occhi per più di tre secondi, volevo vedere quanto era disposto a resistere, anche se già sapevo che a distogliere per prima lo sguardo sarei stata io. Era perfino arrivato il dolce ma noi continuavamo a fissarci; ad un tratto non ce la feci più, scoppiai in una risata: aveva fatto una smorfia buffissima che mi mise allegria e non potei fare a meno di ridere. "Lo sapevo che avresti perso, a questo gioco rimango sempre il migliore," continuai a ridere per poi dire: "hai fatto una smorfia che mi ha fatto ridere e comunque non ho perso, non stavamo giocando a niente." Come no?non te la ricordi la regola?!  Quando i due sfidanti iniziano a fissarsi inizia il gioco, e chi ride per primo perde. Ci giocavamo sempre da piccoli, non dirmi che non te lo ricordi?!." In quel momento mi tornò in mente quella scena: io ed Harvey seduti sul prato di casa mia a sfidarci su chi avrebbe riso per primo..."Ancora te lo ricordi?" domandai sorpresa, "certe cose non si scordano" rispose.

Heyyyyy allora come vi sembra il terzo capitolo?! come avrete capito la storia sta cominciando a prendere forma... Come vi sembra Harvey???? Commentatee , ricambio il follow a prestooo ❤️ -Sop-

Troppi ricordi in un solo postoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora