-Quindi, una volta calcolata la radice quadrata del numero, arrivate alla conclusione che il risultato è 6.- .
La lezione di matematica proseguiva normalmente, l'insegnante, una donna sui cinquant'anni e la voce fastidiosa stava spiegando come calcolare il risultato di un'equazione di secondo grado quando la campanella che segnalava la prova antincendio suonò.
-Chi sono gli aprifila e i chiudifila? Mettetevi in fila per due con il vostro vicino di banco.- disse la prof Johnson mentre prendeva il registro di classe da sopra la cattedra.
Nick, la compagna di banco di Sydney, nonché chiudifila, era assente da tutta la settimana a causa si una brutta allergia, quindi Sydney la sostituì restando da sola dietro ai suoi compagni, aspettando di poter uscire dall'aula.
"Se ci fosse un vero incendio a quest'ora saremmo già tutti morti." pensò notando che erano già dieci minuti che aspettavano a metà corridoio di raggiungere l'uscita di emergenza.-Non si può nemmeno pisciare in pace che fanno questa stupida prova antincendio?!- esclamò una voce maschile vicino a lei.
-Posso aggiungermi? Le regole dicono che devo seguire la classe più vicina e raggiungere la mia una volta fuori dall'istituto.-.
Sydney, che aveva capito a chi apparteneva la voce, si limitò a scuotere la testa e proseguì lungo le scale che portavano nel cortile sul retro cercando invano di rimanere calma e ignorare il fuoco che sentiva in tutto il corpo causato dal ragazzo alto che stava di fianco a lei, fuoco che rendeva scendere le scale molto più difficile considerando le numerose spinte che riceveva dai ragazzi di un'altra classe dietro di lei. L'ennesima spinta e Sydney inciampò. Stava per cadere, ma una mano forte le afferrò il braccio e riuscì a tenerla in piedi. Il ragazzo di fianco a lei le lasciò il braccio e le disse: -Primini, rompono sempre le palle. Stai attenta, saresti caduta se non ti avessi presa io.-. Lei, rossa in viso per la figuraccia, annuì e poi raggiunse l'insegnante che stava facendo l'appello: -Kirsten Lynch?-
-Presente prof.- rispose la ragazza bionda.
-Sydney Mayer?-
-Presente.- disse alzando la mano per farsi notare. La professoressa, sistemati gli occhiali sul naso, annotò sul registro la presenza e proseguì fino alla fine dell'elenco, poi chiese: -Tu come ti chiami? E di che classe sei?-.
-Sono Ashton Irwin, frequento la 5^A. Quando la campanella è suonata ero in bagno e questa era la prima classe che ho visto.- spiegò con un sorriso mettendo in mostra le fossette che rendevano il suo sorriso irresistibile.
-Bene Irwin, la tua classe è là in fondo, puoi raggiungerla ora.- disse indicando un gruppo di studenti e il ragazzo, dopo aver gentilmente salutato l'insegnante, li raggiunse, ma a metà strada si voltò in tempo per vedere la bionda distogliere lo sguardo imbarazzata, con il viso in fiamme.
____-Non ci credo!-
-Già...-
-Ashton Irwin ti ha rivolto la parola e tu non hai aperto bocca?- esclamò Allie buttandosi poi sul letto di Sydney con la grazia di una ballerina come sempre.
-Dovresti essere sorpresa se gli avessi parlato, non del contrario. Mi conosci, sai che mi blocco quando lo vedo.- rispose la bionda stendendosi di fianco alla rossa.
-Lo so Ney, ma prima non eri così, da piccola ero io la timida tra le due.- le disse fissando il soffitto azzurro della camera della sua amica.
-Sono cambiate molte cose da quando ero piccola. Sono cambiata io...- disse con tono pensieroso.
-So anche questo, ma ancora non capisco perché hai smesso con la chitarra, eri così brava.- disse ricordandosi delle giornate passate insieme a lei a cantare.
-Mi ricorda troppo quel giorno.- la voce le si spezzò un po' sulle ultime parole.
-Te l'ho detto mille volte che non è colpa tua.- disse Allie in con tono dolce, ma serio. Sapeva benissimo di quale giorno stesse parlando.
-Non posso non sentirmi in colpa, è più forte di me.- e intanto il cuore di Sydney faceva sempre più male e i suoi occhi si facevano sempre più umidi. Avrebbe pianto sicuramente.
-E questo senso di colpa è anche più forte della tua passione per la musica?- chiese Allie schietta.
Lo sguardo di Sydney si fermò sulla chitarra nella custodia nera di fianco all'armadio, ma poi distolse velocemente lo sguardo. Faceva troppo male.
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Broken Pieces || Ashton Irwin
FanfictionSydney. Strano chiamare così una ragazza che vive proprio nella città australiana che porta il suo stesso nome. Di particolare Sydney non ha solo quello: Lei solare, ma timida. Lei è allegra, ma triste. Lei è forte, ma debole. Lei è luce, ma ombra. ...