Capitolo 3: Città fantasma.

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Era giusto? Era giusto lasciare Carly per altri inconvenienti?

"Katy! Che stai facendo? Muoviti!"

Mi svegliai dai miei pensieri, che ne erano davvero tanti. Guardai Erif e veloce lo seguì.

"Aspettami qui vado a prendere la moto."

Erif sembrava sapere ciò che stava facendo, lui era così duro con il destino, sembrava che non gliene fregasse nulla della sua vita lui era così, voleva aiutare gli altri anche se ciò significava rischiare la propria vita... lui è così, lo ha fatto per me, e ora vuole farlo anche per Rei, ma l'unica differenza è che.. io non lo meritavo,forse, Rei invece si.

Aspettai Erif che sparì dietro l'angolo per prendere la sua amata moto.

Uff..quanto ci mette.

Era stato proprio a lui a dire di 'far presto' ed erano passati già due minuti.

Erif Pov's

Presi il casco e per un attimo avvertì la sensazione dei vecchi tempi...
Un istante prima di mettere il casco una mano mi strinse il braccio. Mi voltai veloce per vedere il volto della persona.

"Papà.."

Che ci faceva qui...lui non doveva saperlo, non doveva sapere che stavamo per partire...e che io stavo per rischiare, di nuovo.

Mi guardò con occhi diversi, quasi dolci, ma non era da lui.

"Erif...non farlo"
Strinse ancora di più le dita forse era un segnale inconscio per dire 'non andare'. Ma come lo sapeva?

Voltai il viso e distolsi lo sguardo.
Lui lasciò la presa.

"Papà...io.."

"No! Ascoltami tu Erif! Non voglio che tu metta in gioco la tua vita per una sciocchezza! "

Sciocchezza? Come poteva dire una cosa del genere? Lui non poteva dirlo!

Veloce e incazzato lo guardai negli occhi.

"Sciocchezze? Come puoi dire una cosa simile! Rei mi ha salvato la vita! Ed ora aspetta a me!"

Innervosito da parole così insensate, montai sulla moto e in un nanosecondo me ne andai rimanendolo solo.

Accostai vicino Katy che era ancora lì.

Katy Pov's

"Dai muoviti sali "

Disse mentre accelerava sul posto, delle nuvole grigie di gas uscivano dalla marmitta.

"Erif.. smettila di essere sempre così nervoso..."
Non salì subito, il suo atteggiamento mi rese infelice.

"Ultimamente sei strano...perché? Io, sono la tua ragazza e...ho bisogno di amore.."

Erif non parlò.
E purtroppo il suo casco lo ricopriva fin sotto al mento e se lo guardavo in faccia, mi rispecchiavo dalla visiera.
Odiavo quell'effetto, quando parlavo ad una persona era mio solito guardarla negli occhi perché quelli a differenza delle parole, non mentono mai. Ma in questo caso non fu possibile. Rimasi immobile, ma Erif non disse una parola...anzi una forse si.

"..sali..."

Senza speranze ormai salì sulla moto ed Erif accelerò.

Mi accorsi di stare facendo di nuovo lo stesso sbaglio, e ricordai quando dovetti dire addio alla mia città, alla mia famiglia, a Carly.
Ma se stavo sbagliando era solo colpa mia.

Mi aggrappati forte ad Erif che sembrava non lasciare l'acceleratore in pace.

"Fermati! Fermati! "
Urlai dando dei lievi pugni alle spalle di Erif.
Accostò e si fermò all'istante. Era notte fonda eravamo quasi a metà strada, si fermò in un punto dove non c'era nulla, solo alberi ai lati.

The girl on fire 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora